Hypnoise Opium 2000 - Rock, Psichedelia, Progressive

Immagine non trovata precedente precedente

Grazie alla fiducia della MP Records, un dinamico trio di nome Hypnoise, ci propone di ascoltare quello che il loro sforzo creativo e' riuscito a dar vita tra Seattle e Treviso, luoghi in cui e' avvenuta la produzione di questo Opium.

Va subito detto che in questo disco ha suonato anche Trey Gunn dei King Crinsom e che produzione e missaggio sono stati curati da Chris Murphy, in passato alle prese con Yes, King Crinsom, Peter Gabriel, Ministry...

Non ci sono dubbi quindi sulla matrice di base: il progressive rock... un genere ormai desueto per i grandi mercati ma ancora capace di trovare molti ascoltatori in grado di trarne emozioni.

Le muse: King Crinsom e Pink Floyd su tutti, ma tanto altro ancora... i riferimenti sono quindi di prim'ordine e senza dubbio il solo fatto di ispirarsi a tali mostri sacri necessita di una preparazione fuori dal comune.

Messi alla prova, gli Hypnoise si dimostrano fini tessitori di giochi strumentali, affrontando controtempi e cambi di ritmo senza accusare problemi e riuscendo a districarsi in suite strumentali ricche di atmosfere psichedeliche, con alcuni passaggi davvero memorabili per la precisione e il calore profusi.

La lingua scelta e' l'inglese, idioma affrontato con buona padronanza, accusando qua e la solo alcune inevitabili cadute di accento.

I quarantacinque minuti di Opium scorrono su nove brani ineccepibili dal punto di vista tecnico, con preziosi arrangiamenti e coerenza stilistica... apparentemente c'e' tutto quello che serve per un disco da ricordare, eppure non riesco a promuovere in pieno questo lavoro...

La musica degli Hypnoise, lungi dall'essere banale, risente di una certa mancanza di originalita' e in alcuni tratti riflette troppo il tentativo di riprodurre un suono datato e anacronistico, piuttosto che sforzarsi di ricercare una propria identita'.

Paradossalmente la presenza di una produzione artistica cosi' carismatica e influente ha forse pesato sulla creativita' dei giovani musicisti, limitando l'espressivita' di una band dalle indubbie potenzialita'.

---
La recensione Opium di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2000-05-29 00:00:00

COMMENTI

Aggiungi un commento Cita l'autore avvisami se ci sono nuovi messaggi in questa discussione Invia