Tacabanda Razza Bastarda 2000 - Rock, Folk, Etnico

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“Razza bastarda” è il titolo del terzo lavoro dei veneti Tacabanda. La razza è “bastarda” nel senso di “non pura”, e la musica di questo disco è a suo modo “bastarda”, nel senso che mescola diverse influenze cercando di creare sonorità che non si identificano con una unica zona geografica. Così quello dei Tacabanda è un etno-folk bastardo che ha spesso un gusto esotico, orientale, spesso contaminato da sonorità balcaniche, e che si spinge più a nord fino alle polke russe.

Tra i brani più significativi dei 13 contenuti su questo cd, va menzionata la quarta traccia “A la plaça reial”, in cui viene anche nominata la “razza bastarda” citata nel titolo dell’album: in questo brano pare di riconoscere lo spirito dei Mau Mau, ma più che di influenze vere e proprie preferisco parlare di medesimo approccio e stessa attitudine alla musica etnica e folk. Invece, le sonorità più orientaleggianti si avvertono oltre che nella prima traccia, anche nella seconda “Le Api”, dove la voce è quella di Romina Salvadori (voce degli Estasia).

In altri brani vi sono diversi spunti interessanti e, tra quelli più interessanti m’è rimasto in mente il simpatico e azzeccato uso del kazoo, strumento suonato sia in “Antan” (una filastrocca con molte parole onomatopeiche) che nella polka “TransiberianPolka 99”, quest’ultima è divertente e scatenata, in continua accelerazione.

Purtroppo nella copia in mio possesso mancano i testi e pertanto non ho approfondito la lettura, ma tra i più belli va segnalato senz’altro “Nato sotto un brutto segno”, che racconta le vicende di un parto, quasi raccontato (parlato) e su un ritmo reggaeggiante.

Per concludere, quindi, il risultato si fa ascoltare, anche se non mancano episodi poco incisivi (come il ritornello di “E’ dolce”, che è fatto solo di cori e che finisce per essere banale, anche se il testo e il resto della canzone sono positivi). Comunque sia, le performance dal vivo dovrebbero essere interessanti, specie se arricchite dall’esibizione di danza del ventre segnalata sulla cartella stampa.

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La recensione Razza Bastarda di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2000-07-05 00:00:00

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