JOKIFOCU Nuvole di passaggio 2007 - Rock

Nuvole di passaggio precedente precedente

“Nuvole di passaggio”, che arriva dopo un esordio ormai lontano (2002), ‘suona’ molto italiano, nonostante di mezzo, poi, ci siano passaggi più ispirati ad altri lidi: l’impianto di base, infatti, è un pop rock molto misto, che subisce incursioni a volte elettroniche, a volte vagamente folk, soprattutto nelle chitarre. Ma l’effetto che rimanda, anche dopo tanti ascolti, è sempre quello di un retrogusto che sa di Bluvertigo. Di quei gruppi un po’ a metà fra l’underground e il mainstream per cui vale la pena di vedere Sanremo, quelli che fanno fatica a trovare una posizione, un pubblico di riferimento. Perché il grande pubblico li segue fino ad un certo punto (non sono mica Ligabue, o Vasco) mentre nei sotterranei si è già creata disaffezione e disinteresse.

Anche le nuove tracce targate Jokifocu risentono di questa incertezza: sono canzoni nella maggior parte molto tradizionali, negli arrangiamenti e nella struttura. Le note di merito emergono quando riesce ad arrivare in superficie l’anima più pop, fatta di suoni eterei, più curati, che danno movimento e fanno girare alla grande un pezzo come “Afa”. Che non sarà quanto di più originale abbiamo sentito negli ultimi tempi, ma rimane uno spunto molto interessante. O anche in “Happy days”, che in più ha quel marchio di beat all’italiana che qualche coscienza la smuove.

Li aspettiamo, dunque, alla prossima prova: magari riusciranno ad avere più coraggio e tirare fuori a pieno quello che di buono si sente in questa. Il rischio, altrimenti, è che restino incollati ad un suono troppo da primo maggio o da Mei, per intenderci; a quella definizione di pop-rock che poi, alla fine dei conti, vuol dir tutto e niente.

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La recensione Nuvole di passaggio di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2008-04-15 00:00:00

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