Margareth Out of the city 2007 - Indie, Folk, Acustico

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Quando un pezzo di un demo dura sei minuti e te lo ascolti tutto d’un fiato.

Quando non vi accorgete che le canzoni – solo quattro – sono già finite e volete subito rimettere play dalla numero uno.

Quando certi passaggi aprono su paesaggi, pensieri e belle sensazioni, addosso.

Quando dentro un demo di quattro pezzi ci sentite l’armonica di Dylan con una tromba di sottofondo che vi fa pensare ai Calexico.

Quando andate a dormire contenti perché avete ascoltato delle belle canzoni.

Quando vi scoprite a canticchiarne una, sovrappensiero.

Quando si fa presto a dire it’s not easy stay together, I think we should quit this – e loro lo fanno benissimo.

Quando c’è un retrogusto che sa di Wilco e anche il cembalo ti sembra uno strumento da paura.

Quando dicono che there’s not time to go away e sotto c’è una batteria che se ne frega del folk e delle chitarre acustiche e va da sola, e se si sente che amano anche qualcosa d’elettronico.

Quando cinque ragazzi veneti ti mandano un demo e tu ne devi scrivere e non ti va di dire solo che sono un buon gruppo folk acustico con influenze e arrangiamenti indie e che si attende un lavoro completo per vedere se saranno all’altezza della notevole prova d’esordio.

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La recensione Out of the city di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2007-12-14 00:00:00

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