Catarsi Catarsi 2000 - Lo-Fi, Rock, New-Wave

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Un cd di quattro brani può essere lunghissimo o fin troppo corto, a prescindere dal suo effettivo minutaggio. Mi spiego meglio: se il materiale in esso contenuto piace, quattro tracce sono pochine, se invece non incontra il nostro gradimento possono diventare interminabili. Il disco in questione, prodotto dai pugliesi Catarsi, ricade prepotentemente nella prima categoria. I suoi quindici minuti scarsi contengono quattro canzoni ben fatte ed estremamente piacevoli, seppure non sempre originalissime. Ma andiamo con ordine. L’iniziale Non è è un brano abbastanza di atmosfera, giocato su una linea melodica efficace e languidi riff di chitarra, che a me ha in un certo senso ricordato Lieve dei Marlene Kuntz. La successiva Cupo alternante brivido è veloce e nervosa, con le chitarre più taglienti. La terza traccia, Piange la mia testa in mezzo ai guai, è forse la più commerciale, la più pop del lavoro, ma non in senso negativo.

Nel complesso le atmosfere non sono mai troppo pesanti, ed il ritornello è facilmente assimilabile, per un risultato finale che coniuga qualità ed accessibilità. Chiude il cd Sgorga dalle labbra come soffio vitale, pesantemente influenzata dai Massimo Volume, e non solo per la scelta del parlato invece del cantato. Ciò non toglie che il pezzo sia alquanto affascinante.

Che dire, quindi, per concludere la recensione? Che ci troviamo di fronte ad un cd di qualità decisamente buona, spesso sopra la media. Certo, qualcosa è ancora da migliorare, soprattutto dal punto di vista musicale (perché i testi sono già notevoli), ma il gruppo è indubbiamente in grado di dire la sua nell’ormai fittissimo panorama rock nazionale.

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La recensione Catarsi di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2000-09-06 00:00:00

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