The End Of Six Thousand Years Isolation 2008 - Metal, Hardcore, Death metal

Isolation precedente precedente

Bell’esordio per i The End Of Six Thousand Years, che portano avanti con “Isolation” la loro proposta metalcore che mutua più elementi dal metal estremo di quanto vagonate di giovani americani emotivamente fragili ci abbiano abituato a sentire.

Incedere pesante, doppia voce roca (forse a tratti un po’ stentorea), un buon equilibrio tra hardcore e metal mantenuto grazie a trame ancora sospese tra la maggior dinamicità del death e le linee più melodiche e prevedibili dell’hardcore (“The marriage of heaven and hell”). A tratti ricordano per sonorità i Between the Buried and Me, il cui aspetto progressivo potrebbe essere una buona meta a cui tendere. Il gruppo riesce lungo le dieci tracce del disco a dare una prova assolutamente convincente di sé, sia a livello tecnico, sia come approccio alla materia (“The sun abyss”, "In sleepless silence").

Un episodio interessante che farà contenti tutti gli appassionati di metalcore che provengono da un retroterra estremo. Se il solco tracciato da questo “Isolation” darà frutto quanto promette, mieteranno consensi.

---
La recensione Isolation di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2008-05-08 00:00:00

COMMENTI

Aggiungi un commento Cita l'autore avvisami se ci sono nuovi messaggi in questa discussione Invia