Eva Mon Amour Senza Niente Addosso 2009 - Rock, Pop, Indie

Senza Niente Addosso precedente precedente

Eva Mon Amour, o avere un passato e non dimostrarlo. Gli Eva Mon Amour in "Senza niente addosso" mettono in fila undici pezzi di un pop-rock onesto e senza svolazzi. Diretto, semplice e preciso. Il passato, si diceva. Il passato si chiama(va) Cappello a Cilindro, band romana di folk stradaiolo che, in seguito ad abbandoni e fratture, è rinata dichiarando amore a Eva e dimenticando la propria vita precedente. Una rimozione sfrontata, direbbe qualcuno. L'inevitabile gioco di confronti, di fatto, si esaurisce subito: troppo diversi stile, genere, suoni. Si può trovare una continuità giusto nel singolo "Indi", ritmata riflessione sul significato di essere indie che si può facilmente immaginare con un vestito folk. A livello sonoro i collegamenti si fermano qui. Diverso il discorso dei testi: Emanuele Colandrea dimostra infatti di non avere perso un indubbio talento compositivo e le sue parole abbandonano feste paesane e atmosfere bucoliche per adattarsi (bene) alle nuove atmosfere. Da segnalare soprattutto il pezzo d'apertura, che si contorce su un ritornello ossessivo e pulsante, e la più riflessiva "E diventano anni". Transizione solo positiva? No, non del tutto, perché in più occasioni si verifica una sorta di black-out, di perdita di controllo autoriale, che provoca un'improvvisa caduta qualitativa: dato genere e impostazione, questo porta immediatamente ad abbracciare le più ritrite banalità radiofoniche. Valgano come esempi "Senza niente addosso" o "Sbircia pure" (in cui emerge un pericoloso chissenefreghismo vascorossiano) o "Bene o male", che annega in un brodo insipido alcune intuizioni testuali. Bilancio in attivo, dunque, ma non troppo sopra la linea di galleggiamento. Le strade possono essere due: perfezionamento e ulteriore cura autoriale o svacco verso il mainstream più insulso. Nel primo caso gli Eva Mon Amour potrebbero coniugare un ampio pubblico con una qualità sopra la media radiofonica, nel secondo... beh, non ci sarebbe più nulla da dire.

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La recensione Senza Niente Addosso di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2009-02-17 00:00:00

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