Xilema - report - BosniaTour



28/04/01
Dopo chilometri e chilometri e tre frontiere militarizzate attraversate, con conseguente terrore di apertura di fly-case, amplificatori custodie etc..etc.. siamo finalmente giunti a Banja Luka, città principale di una delle tre province in cui si divide la Bosnia. Durata del viaggio 18 ore! Arrivo in piena notte, ore 4,30!

Dei santi ragazzi dell’organizzazione ci hanno aspettato portando viveri e accompagnandoci a dormire in case ospitali; anche loro sanno o immaginano che le prossime giornate saranno a dir poco pesantine!!!

29/04/01
Infatti il primo giorno ci si sveglia con la voglia ma soprattutto la curiosità di andare a fare un sopralluogo nei due locali dove si suonerà nei prossimi giorni: il club Onaxis e la discoteca Music Hall.

Il primo locale, il club Onaxis è un posto per noi e per il nostro spettacolo davvero piccolo, quasi da film, ma questo ci piace e ci da un senso di calore, lo stesso percepito nei locali dove anche in Italia ci siamo trovati a fare i conti con lo spazio (siamo troppo esuberanti!) e la vicinanza al pubblico.

La sera, dopo un divertentissimo (!) concerto d’archi con Clown, grande ricevimento di benvenuto all’ambasciata con beni d’ogni genere portati su spettacolari vassoi da camerieri in livrea, i nostri eroi hanno fatto la solita figura da rockers, in mezzo a tutto ciò! Ci sentiamo più a nostro agio quando in libera uscita ci ritroviamo a passare da un locale e l’altro seguendo la scia di ragazzi che spostandosi in massa amano ascoltare musica e guardare vecchi video, ballando tutti stretti in queste specie di chalet aperti sulla strada e con i bicchieri sempre in alto, ballando ballando arriviamo all’Onazis dove ci aspetta il Dj set dei torinesi Clinic Of Sound.

30/04/01
La mattina del grande giorno colazione con pizzette, brioches a base di wurstel e caffè turco da noi molto apprezzate (!!!)
Nel primo pomeriggio siamo al Club Onaxis per il sound check.

Arriva una batteria, offerta da un volenteroso serbo-bosniaco, direttamente dalla Londra anni ’60 (w Ringo Starr!) e con l’ormai mitico sgabello a due gambe (tutta la truppa si chiede ancora adesso come si faccia a suonare con uno sgabello che non sta’ in piedi! Una specie di cubo di Rubik!) Mentre Emo (per chi non lo sapesse nostro indispensabile fonico e/o angelo custode) smonta tutte le nostre ciabatte e le rifà adattandole alle prese locali, si risolve la questione batteria e disposizione sul palco che termina con una cena a base di prodotti locali, birra, caffè e Rakkia (grappa del luogo che arrecherà molte vittime prima del ritorno in patria!!!)
Come augurato il locale si riempie velocemente, più di quanto ci saremmo immaginati, non ci si muove da nessuna parte! Anche uno zaino viene disperso tra la gente e rischiamo di non poter suonare a causa dell’indispensabilità del suo contenuto… (lasciamo che certi segreti rimangano tali!)
Partiamo con la scaletta e si rimane subito sconvolti dal fatto che nonostante il pubblico conosca davvero poche parole di italiano, saltano tutti e sale il delirio.

La Mosca, Effepi, Rimalarima, Rotta 6, 4 Punk, fino ad arrivare ad Origami, pezzo sul quale capiamo che ormai la situazione e’ fuori controllo…. Difatti giunti a Mobil Suite e ai rigorosi saluti è impossibile scendere dal palco, i bis sono d’obbligo!

La soddisfazione più bella e’ stato vedere il giorno dopo persone passeggiare per Banja Luka con la maglietta XILEMA - elettro-acustica-teatrale!!! Ottima serata, galvanizzati attendiamo la data alla Music Hall discoteca principale della città, palco onorevole calcato anche da Boy Gorge e i Culture Club… spaccheremo tutto!!!!

31/04/01
Altra giornata libera trascorsa in varie avventure locali, e soste ai bar del corso e sul fiume (tradizione banjalukese!) nonché assistendo ai vari concerti itineranti degli Ottoni a scoppio (banda milanese).

Riusciamo a conoscere un po’ meglio questa città, circondata da una natura ancora selvaggia e da colline che sono verdi davvero. Seppur ci siano ancora sottili equilibri tra le varie etnie, una voglia di ricominciare e di imparare si percepisce soprattutto tra i giovani, che arrivano qui da tutta la Bosnia per lavorare e studiare nelle varie facoltà universitarie, in accademia o al conservatorio.

La serata libera la trascorriamo ancora da spettatori degli Helein (compagni di spedizione made in Milano).

01/05/01
Attesissima giornata ed attesissimo concerto alla Music Hall, rifugio aereo trasformato in discoteca un vero e proprio bunker a cui si accede dopo tre piani di scale, veramente anni ’70 con specchi alle pareti, lampadari a palla colorati e pavimenti illuminati.

Organizzato per la serata anche un live-painting di 3 artisti torinesi che durante il sound-chek assistono con emozione alla preparazione di un live, preparando a loro volta installazioni che poi termineranno durante il concerto.

Incominciamo a caricarci dopo aver risolto i soliti problemi tecnici, subito dopo la cena (a base di carne ovviamente!).

Un paio di telecamere iniziano a pedinarci appena la discoteca apre al pubblico… le donzelle del gruppo riescono a svignarsela nell’ufficio del boss offerto come camerino e stracolmo di alcolici per ogni occasione, ci abbiamo trovato anche una porta blindatissima se proprio volete saperlo!!!

Mentre i Boys vengono non solo incastrati in improbabili interviste in inglese ma anche colti sul fatto a sbevazzare allegramente al bar.

Poi ci si trova tutti nei camerini e dopo un po’ di carica si parte!!!

Alla porta dei camerini hanno piazzato pure delle guardie del corpo, c’è molta gente impaziente, curiosa, che ha voglia di ascoltare musica e di ballare.

E noi saliamo sul palco e li accontentiamo con quell’energia che non dovremmo aver bisogo di raccontarvi e che scarichiamo sul palco! Un energia esplosiva, come una scossa elettrica, e qui non stiamo assolutamente scherzando!! Ogni riferimento elettrico è puramente reale: abbiamo preso la scossa per tutto il cocerto, il palco era veramente pieno di cariche e noi dei perfetti conduttori!!!

La gente esaltata ed ignara di tutto ciò ballava e se la sballava alla grande!!!

Impossibile descrivere oltre la serata: grandi i consensi e grande la nostra festa!

. . . Ci scusiamo con il gentile pubblico ma non ci è possibile continuare a raccontare le avventure bosniache nei giorni liberi dopo i due concerti, causa l’alto contenuto alcolico!!! (ricordate la Rakkia?)



In Aprile gli Xilema hanno fatto un mini-mini tour di 2 date in Bosnia.

Qui c'è un loro racconto su come è andata!

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L'articolo Xilema - report - BosniaTour di Redazione è apparso su Rockit.it il 2001-04-28 00:00:00

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