Dente - Scimmie - Milano

(Dente dal vivo - Foto di Emanuela Salvi)

Dente ha suonato ad una festa di compleanno (non sua). Davanti a lui c'era un pubblico poco rispettoso che ha disturbato il concerto chiacchierando tutto il tempo. E dispiace perchè la sua ironia, la sua leggerezza, la sua musica sono ottime per festeggiare gli anni che passano. Un Marco Villa incazzato ci racconta come è stato.



“Ne ho abbastanza di ‘sti trenta stronzi che si osservano tra loro senza mai rivolgere uno sguardo a chi per sbaglio questa sera sta sudando sopra un palco”

La citazione dei Numero 6 in apertura è d’obbligo, perché purtroppo, uscendo dal concerto di Dente e Dave Muldoon alle Scimmie, il primo pensiero che sale è che l’atteggiamento del pubblico è stato semplicemente imbarazzante. Un chiacchiericcio continuo e fitto che a tratti sovrastava l’accoppiata chitarra e voce presentata da entrambi i musicisti e culminato in un compleanno festeggiato a cinquanta centimetri dal palco, con tanto di prova d’abito dopo aver scartato il pacco. Una assoluta mancanza di rispetto che ha messo in continua difficoltà chi stava dall’altra parte del microfono: sia Muldoon che Dente hanno cercato di rispondere all’atmosfera con un’ironia leggera e una resistenza da applausi, ma dire di essersi veramente goduti i loro set equivarrebbe a mentire.

Ed è un peccato, perché il sudore di cui sopra, sul palco, c’è stato, accompagnato da una genuinità declinata in due toni totalmente diversi. Per Muldoon in modo ruvido e ruspante, chitarra concreta e voce sofferta a portare a compimento un suono americano che passa per lo Springsteen acustico e per il timbro di Lanegan. Pezzi scarni ed essenziali, giocati con l’ausilio di chitarra e pedali e una sola, spettacolare, sortita al pianoforte, per un risultato che colpisce più di quanto fece a suo tempo il lavoro in studio.

Per Dente, invece, la genuinità significa un’essenza naif che non può non creare dipendenza. Pezzi poeticamente segnati da una magia tutta loro, sorretti da una chitarrina che pare sospesa in aria e uniti da monologhi surreali in perfetta sintonia con i brani. Pezzi dei due album usciti per Jestrai e alcuni inediti, il tutto a ricreare quella bolla estatica già ampiamente apprezzata su disco.

L’accoppiata era ottima e i due hanno fatto il proprio dovere fino in fondo: lecito, quindi, arrivare alla fine con un’irritazione che tende all’incazzatura. D’altra parte è il ventidue agosto e sembra il ventidue novembre, le cose che non funzionano sono più di una.



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L'articolo Dente - Scimmie - Milano di Marco Villa è apparso su Rockit.it il 2007-08-22 00:00:00

COMMENTI (21)

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  • rotfl 17 anni fa Rispondi

    e io sempre più annoiato dai concerti in generale.

  • quid 17 anni fa Rispondi

    bah, sempre più perplesso.

  • rotfl 17 anni fa Rispondi

    sì ma non tanto da non lasciare spazio a sviluppi interessanti: tipo il musicista che intona "tanti auguri a teeee" (sgolandosi al microfono) interrompendo il suo pezzo e smettendo di suonare con relativo gelo in sala e tutti che si girano a guardarlo basito.... hahahahaha, splendido. perché non succedono mai queste cose? cioè, cazzo, siete o non siete artisti? avete un palco sotto il culo, sfruttatelo anche per qualcosa di più interessante delle solite canzoni fatte mille volte. (è un personalissimo invito ai musicisti in generale, non a Dente in particolare né una critica a quest'ultimo, sia chiaro).



  • utente0 17 anni fa Rispondi

    SUONARE NEL LOCALINO = CONCERTO

    visto che anche ai concerti (non parlo dei concerti di gruppi di un certo livello, perchè quelli vengono ascoltati indipendentemente dal luogo) ci si va per gli stessi motivi del localino: vedere un concerto, bersi una birra, farsi i cazzi propri. la differenza sostanziale è il volume, ad un concerto è talmente alto che qualsiasi comportamento irrispettoso e cafone viene sovrastato, mentre nel localino no.
    ma come fate a difendere dei comportamenti del genere?


  • utente0 17 anni fa Rispondi

    aggiungo che se chiamano due come Dente e Muldoon e non un tastierista con le basi vuol dire che l'intenzione è più verso il concerto che verso il pianobar...
    il gestore poteva almeno dirlo ai musicisti chiedendo lo per favore una pausa per l'ingresso della torta e lo spacchettamento regali...non credo che nessuno avrebbe obiettato se non david bowie (forse)...

  • quid 17 anni fa Rispondi

    calma, non era una festa di compleanno: durante un concerto di dente e di muldoon un gruppo di persone si è messa a festeggiare un compleanno, è diverso. non era un festeggiamento privato con locale affittato: era una serata normale con un tavolo prenotato. la differenza c'è, eccome.
    e resto dell'idea che, essendo le scimmie in una zona non proprio desertica in quanto a locali, se uno vuole bersi una birra e chiacchierare lo fa nel locale a fianco. poi è stupido pretendere silenzio assoluto e adorazione, ma resto convinto che se vado a vedere un concerto e faccio fatica a sentirlo forse non sono io a sbagliare.

  • utente0 17 anni fa Rispondi

    concerto = tu suoni su un palco davanti a gente che paga un biglietto per vedere te.

    suonare nel localino = tu suoni davanti a gente che è lì per vedere te, per bersi una birra o per farsi i cazzi suoi.

  • utente0 17 anni fa Rispondi

    e quale sarebbe la differenza? non certo nella proposta che uno fa, le canzoni sono quelle, perchè meritano piu rispetto ad un concerto che in un localino?
    è un problema di mentalità... ci sono tanti localini dove non si suona e puoi fare quel cacchio che vuoi. perchè andare a rompere in un posto dove si suona e c'è gente che magari va con l'intento di ascoltare? secondo me è cafoneria e basta. poi c'è chi per educazione non dice niente e chi gli girano le palle e insulta le persone... basta con sta mentalità del: è già tanto che stai suonando, non rompere i coglioni!

  • utente0 17 anni fa Rispondi

    prima di citare qualcosa bisognerebbe capirlo.
    gli skiantos con quella canzone ironizzavano proprio sugli atteggiamenti elitari di chi si ritiene depositario di una qualche cultura.
    proprio come chi si lamenta della gente che chiacchiera ai concerti.
    hai fatto autogol.

  • utente0 17 anni fa Rispondi

    "questa è cultura, pubblico di merda!" (Skiantos, 1979)