La notte dei lunghi coltelli, ascolta il primo singolo Morte a credito

Il primo brano del progetto solista di Karim Qqru, il batterista degli Zen Circus

Morte a credito è il primo singolo de La notte dei lunghi coltelli, progetto solista di Karim Qqru, batterista degli Zen Circus
Morte a credito è il primo singolo de La notte dei lunghi coltelli, progetto solista di Karim Qqru, batterista degli Zen Circus

La notte dei lunghi coltelli è il progetto duro di Karim Qqru, il batterista degli Zen Circus. Il primo album si intitola "Morte a credito" e uscirà il 25 gennaio.

Proprio la title-track è il primo singolo scelto per presentare il progetto: meno di tre minuti per chiarire le coordinate del progetto, violento e diretto, senza nessun fronzolo.

Ascolta "Morte a credito", il primo singolo de La notte dei lunghi coltelli e poi leggi il testo del primo singolo del nuovo progetto di Karim Qqru:
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La notte dei lunghi coltelli - Morte a credito

Allora, e' deciso:
stringetevi tutti le mani.
So che vi odiate ma per questa volta...
beh direi che per questa volta potete tranquillamente passaci sopra.
Facciamo che dopo questa tregua
vi scannerete con ancora piu' soddisfazione...
potrete farvi a pezzi come meglio credete.
Io vi chiedo solo 24 ore di calma.
Prima del massacro...
Ah il vostro eh, sia beninteso.

Morte a credito
Morte a credito
Morte a credito
Morte a credito

Eccoli qua tutti in fila
Come stupidi farisei
Ignavi, ignavi, ignavi, ignavi

Alla fine siamo tutti seduti su una grande galera,
remiamo tutti da schiattare,
puoi mica venirmi a dire il contrario!
Seduti su 'ste trappole a sfangarcela tutta noialtri!
E cos'è che ne abbiamo? Niente!
Solo randellate, miserie, frottole e altre carognate.
Si lavora! dicono loro.
Si lavora!

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L'articolo La notte dei lunghi coltelli, ascolta il primo singolo Morte a credito di Marco Villa è apparso su Rockit.it il 2012-12-12 14:47:50

Tag: singolo

COMMENTI (7)

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  • mx 11 anni fa Rispondi

    Il Gioca Jouer della fine del mondo

  • bussiriot 12 anni fa Rispondi

    "E la mancanza di trasversalità negli ascolti è una cosa triste". di FlavioLucci.
    concordo pienamente.

  • flaviolucci 12 anni fa Rispondi

    Chiudo raccontando un aneddoto: (che alla fine c'entra e non c'entra con la discussione) mesi fa dopo un concerto di un gruppo indie di punta di questi anni, il dj comincia a mettere pezzi molto fighi, ramones, dead boys new york dolls etc... Ad un certo punto parte un pezzo dei Nomeansno ed un ragazzino di 18 anni con addosso la maglietta del gruppo che aveva visto sul palco durante la serata dice: "minchia che è sta merda? I Blink 182?" Non voglio fare di tutta l'erba un fascio, ma spesso tra chi ascolta indie italiano ( che alla fine non è un genere se ci si infila il TDO e le luci della centrale elettrica) il punk o altri generi duri vengono visti come merda fumante, roba da sfigati, musica da non prendere seriamente, facile e fattibile da tutti. Beh (opinione mia) non è così. E la mancanza di trasversalità negli ascolti è una cosa triste.
    Ciao.

  • flaviolucci 12 anni fa Rispondi

    Se devo essere schietto gli zen circus mi fanno cagare. Ho ascoltato questo pezzo con molta diffidenza e ci sono rimasto di sasso. Sentire uno che riesce ad infilare un riff alla snapcase ed un cantato tra punk-OI e Sick of it all, con un parlato recitato in quella maniera (credevo fosse campionato da un film all'inizio) tirando fuori comunque un pezzo duro ma alla fine (tra virgolette) pop è abbastanza raro. La personalità ultimamente è merce rara nella scena indipendente italiana. Infilare in meno di 3 minuti tre generi diversi e suoni diversi senza farlo sembrare un cut up appiccicato con la colla non è da tutti. E per come la vedo io, se il singolo è in linea con l'album, il pubblico indipendente lo farà a fettine questo gruppo, soprattutto perchè fatto da uno che viene dagli zen, i principini della scena, che hanno un pubblico giovane, di ragazzi che spesso hanno ascoltato 10 gruppi italiani 5 usa e 4 inglesi.
    Il testo poi è la cosa più lontana dalla roba neorealista o pseudopolitica che va ora nell'indie italiano. E per fare un montaggio foto così, con i giustiziati di Norimberga e la Koch, vuol dire che di arrivare al grande pubblico e fare successo non te ne frega nulla. ed i dischi belli per me si fanno così. Come prodotto musicale è la cosa più lontana in assoluto dai gusti del pubblico indie italiano di oggi.
    Complimenti, aspetto il disco, sperando che sia all'altezza del singolo.

  • peevpeev 12 anni fa Rispondi

    È uno scherzo vero?

  • bussiriot 12 anni fa Rispondi

    Attitudine punk e schiettezza toscana davvero ad alti livelli. ottimo.

  • lelle 12 anni fa Rispondi

    madonna chemmerda galactica.