Parix intervistato da Mecna

Una lunga intervista dove dove si parla di musica, di scarpe, di stronzate, di tipe, di rap italiano e di obiettivi da raggiungere. Mecna fa le domande e Parix risponde.

Facile: abbiamo fatto chiacchierare il nome che ci aveva più colpiti l'estate scorsa, e ormai mezza italia se ne è accorta, con quello che ci è riuscito quest'anno. Una lunga intervista dove dove si parla di musica, di scarpe, di stronzate, di tipe, di rap italiano e di obiettivi da raggiungere. Mec
Facile: abbiamo fatto chiacchierare il nome che ci aveva più colpiti l'estate scorsa, e ormai mezza italia se ne è accorta, con quello che ci è riuscito quest'anno. Una lunga intervista dove dove si parla di musica, di scarpe, di stronzate, di tipe, di rap italiano e di obiettivi da raggiungere. Mec - Parix

Facile: abbiamo fatto chiacchierare il nome che ci aveva più colpiti l'estate scorsa - e adesso è conosciuto in tutta Italia - con quello che ci è riuscito quest'anno. Una lunga intervista dove dove si parla di musica, di scarpe, di stronzate, di tipe, di rap italiano e di obiettivi da raggiungere. Mecna fa le domande e Parix risponde.

 

Ciao Parix, rompiamo il ghiaccio con una di quelle classiche domande del cazzo, tipo: "Perché ti chiami Parix?". Scherzo, non lo vogliamo sapere, aspettiamo che te lo chiedano quelli di RapBurger. Sarò sincero, prima che facessi l'EP non ti conoscevo, avevo dormito su alcune apparizioni che avevi fatto, ma dalle prime cose che ho ascoltato mi è subito sembrato chiaro che fossi uno in gamba. Come mai hai deciso di uscire solo adesso? Cosa hai fatto in tutto questo tempo? Lavoravi o facevi comunque musica? E ora cosa fai durante la giornata?
Ciao Mecna, intanto ti ringrazio per i complimenti e nell'attesa che qualcuno mi chieda il significato del mio nome d'arte ti spiego il perchè delle mie scelte riguardo all'uscita del progetto. La scelta di farlo uscire solo adesso dipende dal fatto che qualcuno mi ha dato l'opportunità di farlo, probabilmente se non ci fosse stato Dj Shablo ad aiutarmi a concretizzare quello che stavo facendo non ne sarei mai venuto a capo. Scrivo da anni, ho sempre così tanta musica in testa da non fare in tempo a fermarmi per decidere cosa fare, “genio e sregolatezza” direbbe qualcuno.
Quando ho conosciuto Shablo avevo una trentina di tracce, tutte di generi diversi nonostante in quel momento fossi molto infuocato con il rap, le ultime scritte erano prettamente rap, abbastanza scarso a mio avviso (ride, NdA). Ho deciso di fargli sentire una dozzina di tracce molto “pop/rock inglese” registrate nel 2009, cantate in inglese e che, come al solito, avevo composto da solo strumento per strumento, e da qui puoi capire come io abbia sempre avuto poco tempo per uscire a fare il cazzone, visto che ci lavoravo sopra le mie canoniche 9 ore al giorno.
Shablo mi ha chiamato subito dicendomi che il materiale era valido e che avremmo potuto rivisitare il tutto insieme al fine di renderlo piu adatto ai suoni e ai tempi che correvano, parliamo del 2011, e così ci siamo messi all'opera carichissimi. Poco più avanti incominciai a fargli sentire i pezzi rap e, dopo qualche sua dritta, incominciai a mischiare lo stile del pop/rock a quello del rap e, rendendomi conto che 9 ore al giorno di lavoro mi portavano via troppo tempo, mi licenziai. Ho passato un 2012 più che felice perchè facevo quello che volevo 24 ore al giorno, certo, senza un euro in tasca ma facendo una vita di wowowowow.
Adesso sono cambiate molte cose ma, sinceramente, a te cosa te ne frega di cosa faccio tutto il giorno? (ride, NdA)
 

Mi frega. Suoni parecchi strumenti, no? Qual'è il ruolo di Shablo e Fritz nelle produzioni?
Suono tanti strumenti, imparare a suonarli è una specie di svago, pensa che sto prendendo le prime lezioni di violoncello, così, tanto per divertimi, magari faccio un disco pop-rock-rap col violoncello (ride, NdA). Beh, sicuramente Shablo e Fritz non hanno bisogno di presentazioni, ovviamente chi segue il loro mondo musicale sa riconoscere all'interno delle mie canzoni i tocchi magici che hanno saputo dare al suono, soprattutto alle parti ritmiche, cancellandomi senza pietà le tracce di batteria che avevo messo, ovviamente con cognizione di causa.
Con Fritz abbiamo finora pubblicato solo "WoW" ma in futuro sentirete sicuramente altre produzioni. Hanno anche avuto il ruolo di dare un senso più concreto a tracce che erano inizialmente troppo lunghe e con una struttura mal distribuita.

(Mecna)


Sei uno che vomita pezzi e melodie in quantità industriale o sei molto selettivo anche nella creazione vera e propria?
Sono/mi sento un tramite tra la musica e gli uomini, la musica esiste, ha bisogno di un corpo affinché questo possa suonarla e farla sentire agli altri. Io continuo a sentire il bisogno di "buttarla fuori" come per scaricarmi del suo peso, non mi importa come, posso suonare Chopin al piano o facendo rap, ho un bisogno quotidiano di suonare e scrivere. I miei amici piu stretti che da sempre mi frequentano mi chiamano "la macchina della musica".

Ascoltando "Mai alle feste" mi è parso di capire che per fare musica non passi né troppo tempo con la tipa, né troppo tempo con gli amici. Sei un tipo parecchio solitario? Vai veramente a letto presto?
Sono abbastanza solitario, ma ho anche la mia cerchia di amici che non sono troppi ma sono importanti nel ricordarmi che se sto da solo è una mia scelta, perchè voglio in continuazione suonare e non perchè non avrei nessuno con cui mi trovo bene. Parlando di "Mai alle feste", è un po' la spiegazione che do al raggiungere un obbiettivo, per raggiungerne uno sei costretto a dare meno attenzione ad altre parti della tua vita, sei completamente dedicato a mantenere la “posizione che hai conquistato”. Sicuramente, dedicarsi seriamente alla musica mi fa perdere, inevitabilmente, i rapporti umani con molti amici o con le donne, che difficilmente riescono a sentirsi "seconde alla musica", perché senza donne vivo, ma senza musica no.
A letto presto? No, in genere vivo come un vampiro, la notte compongo e vado a letto con la luce, "A letto presto" è una metafora per dire che o vai alle feste ti ubriachi e parli con altri amici ubriachi di progetti che farete domani ma che in realtà non farete mai; oppure sviluppi dei progetti e alle feste ci vai solo qualche volta; oppure non ci vai. Ottenere qualcosa, secondo me, dipende solo da quanto lo desideri, e ti immagini da solo cosa avrei risposto se a 12 anni mi avessi chiesto cosa volevo fare da grande. Lo sto facendo, con tanti sacrifici, ho raggiunto solo qualche piccolo risultato ma che mi dà tante grandi speranze per il futuro. Mi cito e ti dico che "non impazzisco quando resto isolato", so perchè lo sto facendo.

Cambiamo argomento, parliamo di hip-hop italiano. Dimmi una cosa che ti piace dell'hip-hop italiano, sempre se ce n'è una. Ok, non c'è niente che ti piace, lo capisco. Parliamo d'altro allora, voglio farti un quesito abbastanza inutile, ma d'altronde questi di Rockit mi hanno chiesto di intervistarti e tramite questa domanda si potrebbe capire molto di te. Se conosci una ragazza stupenda, bellissima, ci parli, sembra perfetta per te, ma poi a casa sua la sgami avere non uno ma almeno due paia di Hogan, cosa fai?
Hogan? Guarda, ho dovuto cercarle sul web per capire che sono scarpe, non me ne frega un cazzo della moda. Mi vesto e mi pettino in mille modi diversi perchè non mi piace fare sempre la stessa cosa, vedermi sempre uguale o essere legato a uno stile. C'è un programma su Real time si chiama "ma come ti vesti", ecco io metterei i conduttori su un ring con Pino Scotto, magari un giorno lo faranno a "Celebrity deathmatch" (ride, NdA). Sicuramente non scelgo la donna dalle scarpe, ma se ha le Hogan leopardate probabilmente sarebbe dura da accettare... Mentre sull Hip Hop? Vuoi davvero farmi parlare di Hip Hop? Ok. Il mio è vero, il tuo è finto, sei un fake, io rappo bene tu fai schifo e sei commerciale, collanone cappello con la visiera dritta, soldi, anelli, macchinoni, flow, dissing, metrica, beat, graffiti, breackdance, io sono un mc e tu sei solo un rapper, se non sei hip hop non rappare, crew, nei '90 si ma adesso solo merda... Boh, Mecna, di sicuro ne sai di più tu di hip hop. Io colgo solo tanto odio e poca arte... I miei rapper preferiti sono Kaos, a cui devo molto di quello che so, Fibra, Marracash, Ensi, Primo, Salmo e altri ancora.

Come hai preso i feedback sulla tua musica? Ti aspettavi di più o sei sorpreso? Qual'è l'artista più sopravvalutato nel panorama musicale?
I feedback sulla mia musica mi sembrano molto positivi se si tiene presente che sono un completo sconosciuto, diciamo che ho avuto la fortuna di essere piaciuto ad alcuni artisti che spontaneamente mi hanno “presentato” ai loro fan, questo è il migliore feedback che potessi ricevere ora, come passare da spettatore di Fabri Fibra, uno dei miei miti rap ad essere scelto per aprire i suoi live. Immagina che soddisfazione, potrei andare avanti mesi solo grazie a questa botta di adrenalina. Per il resto, io cerco di fare bella musica, di cantare quello che sono, quello che sento senza troppe seghe mentali, voglio concentrarmi sul presente poi vedremo se la mia musica piace a tanti o a nessuno. Un nome sopravvalutato? Se lo dicessi vorrebbe dire parlarne male a tutti gli utenti di Rockit, lascio che siano gli altri a parlare male di me.

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L'articolo Parix intervistato da Mecna di Mecna è apparso su Rockit.it il 2013-06-25 11:52:00

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