Mogol contro la vedova Battisti: chi ha ragione?

È uscito proprio oggi un nuovo album con la produzione di Giulio Mogol dal titolo "Le canzoni di Mogol e Battisti in versione Rock New Era". La vedova Battisti, come al solito, non ne è stata contenta.

Battisti e Mogol a cavallo verso Roma
Battisti e Mogol a cavallo verso Roma

È uscito proprio oggi un nuovo album con la produzione di Giulio Mogol dal titolo "Le canzoni di Mogol e Battisti in versione Rock New Era", ovvero una raccolta di pezzi popolari pescati dal repertorio della coppia Battisti-Mogol che l'autore 78enne ha voluto riproporre in una versione aggiornata e rock, per venire incontro alle orecchie dei più giovani ormai abituate ad altre sonorità. 

Il disco è stato registrato con gli allievi del Cet, la scuola di musica presieduta da Mogol e dove lui stesso vive, in Umbria. Le canzoni sono cantate da una voce estremamente diversa da quella di Battisti (quella di Kocis Campani), mentre i cori sono affidati alla figlia di Wess Johnson (Deborah) e al figlio di Rocky Roberts (Randy); tra gli altri musicisti che hanno partecipato al progetto ci sono il bassista Max Gabanizza, il chitarrista Massimo Satta, il batterista Robby Pellati (già al fianco di Luciano Ligabue).
Per i più impavidi, sul sito dell'Ansa è possibile guardare alcuni estratti delle cover durante il backstage di alcune registrazioni; il risultato purtroppo non è dei migliori, anche se Mogol ha dichiarato "Abbiamo lavorato con passione per cinque mesi e non abbiamo avuto bisogno di trasferirci negli Stati Uniti per lavorare a questo progetto, come invece fanno ormai quasi tutti i cantanti italiani, convinti del fatto di trovare in America gente più capace e più professionale: ho fatto tutto in casa e questo dimostra come, con l'aiuto di musicisti e tecnici nostrani e di grande talento, sia possibile dare alla luce un disco di qualità. Ho voluto puntare sulla cultura popolare e questo è il risultato finale: questo disco raccoglie di tutto."

Mogol ha anche spiegato di non aver potuto utilizzare la voce di Lucio Battisti per un noto veto che sua moglie appone su qualsiasi iniziativa lo riguardi (sono risapute le vicende riguardanti gli inediti, o i festival e i premi a lui dedicati che puntualmente sono costrette ad abbandonare l'impresa) ma ha pensato lo stesso di sfidare l'ostracismo della famiglia rendendo questo disco disponibile anche su iTunes, un territorio finora inesplorato per le canzoni del duo, e di rivolgersi ad un tribunale il quale dovrà, con una sentenza, mettere fine per sempre a questa diatriba. 

Mogol afferma che se Battisti fosse ancora vivo avrebbe visto di buon occhio il progetto. Vero o meno, è giusto che un repertorio divenuto ormai classico nella musica italiana non venga utilizzato per volontà di una parte, ledendo di fatto l'autore ancora in vita? La questione (e le sue delicate implicazioni economiche e sentimentali) è tutt'altro che risolta.

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L'articolo Mogol contro la vedova Battisti: chi ha ragione? di Redazione è apparso su Rockit.it il 2014-11-18 20:13:00

COMMENTI (12)

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  • cesco1 8 anni fa Rispondi

    viva mogol viva la libertà

  • eugeniaforlucio 9 anni fa Rispondi

    Scusa ma volevo scrivere avesti non avresti la gentilezza...

  • eugeniaforlucio 9 anni fa Rispondi

    Bene! Allora se è il completamento del libro del 2009 lo comprerò senz'altro.
    Io ho avuto il piacere di conoscerti proprio in quell'anno ad una commemorazione della morte di Lucio svoltasi a Caprino Bergamasco e di avere con te una piacevolissima conversazione ed un istruttivo scambio di opinioni sui lavori di Battisti addivenendo allo stesso giudizio che "Anima Latina" è il suo capolavoro. Tu avresti la gentilezza di farmi una dedica sul libro. Non so se ti ricordi qualcosa, ma io sono felice di avere avuto l'onore di sederti accanto e di parlare con te che sei un esperto, dell'argomento che più mi sta a cuore: la musica di Lucio Battisti.
    Grazie dal profondo per quell'indimenticabile esperienza

  • agostino.borio 10 anni fa Rispondi

    Un altro capitolo delle malefatte di Giulio Mogol in questo video youtube.com/watch?v=qcSTI4m…

  • vetivercreed 10 anni fa Rispondi

    Ho comprato e ascoltato i New Era. E già!!! Parliamoci chiaro!!! Si tratta del primo disco dei New Era e l'album contiene delle cover di Lucio Battisti. Dopo 26 secondi di ascolto arriva la sola, non c'è Battisti ma Kocis, una banalissima voce che non passerebbe neanche la prima audizione di X-Factor. E poi C'è tutto il resto ma già mi fermerei GIà qui. Il resto è spazzatura. Tutta questa rivoluzione elettrica di cui parla Giulio non arriva mai. La masterizzazione non è adatta ad un ascolto nelle cuffie di uno smart phone; l'arrangiamento è in stile primi anni novanta e quindi è antico come il cuculo; i cori sono scolastici e tutta l'interpretazione solista è priva di personalità; le chitarre elettriche sembrano l'orchestra Rai ai tempi di canzonissima; il basso è antichissimo e la batteria è cupa. Lucio si sta rivoltando nella tomba? Ci credo!!! Ascoltate La Collina dei Ciliegi era un capolavoro di elettronica ispirato alle tastiere dei Genesis e il restauro invece gli ha tolto l'anima moderna lanciandola nel passato remoto, facendola assomigliare ad un piano bar vintage dei nonni della formula tre. Ma quello che fa più arrabbiare sono le speranze infrante di Mogol di fidarsi degli ingegneri del suono della sua scuola. Bravi a seguire gli allievi ma poco adatti a riprendere Battisti in chiave elettrica. Mancano i fraseggi chitarristici di Ligabue, mancano i suoni dei campionamenti contemporanei, manca un arrangiamento in stile anni 10, mancano degli esperti di masterizzazione e dei supervisori per la masterizzazione ottimizzata alla distribuzione in rete. Ancora poco e Mogol avrebbe vinto la causa e messo la voce vera di Battisti. E poi penso alla vedova di Battisti che non vuole cedere la voce di Battisti a Mogol. E penso che abbia inconsapevolmente ragione a non farlo. Pensate a quale figura di merda ci farebbe l'immagine di Battisti a metterci la sua voce originale in cotale produzione di infimo rango. E quando Mogol avrà vinto la causa e si potrà utilizzare la voce di Lucio? Speriamo che i nastri siano consegnati a Ligabue o Elisa, ma per carità che non vadano a finire in qualche scuola di karaoke dalle parti del CET.

  • marco.ferazzi 10 anni fa Rispondi

    Ho frequentato il CET di Mogol,posso portare la mia personale testimonianza:non vi è nulla di vetusto od obsoleto,l'approccio alla musica è addirittura internazionale,si ha la possibilità di apprendere dai migliori ed è secondo me la migliore "bottega"(inteso in senso antico,dove si va ad imparare l'arte ,in questo caso della canzone)d'Italia.Non ha vetrine mediatiche purtroppo

  • saggiofaggio 10 anni fa Rispondi

    Aggiungo: visto il backstage. Ma la censura non può nulla?

  • saggiofaggio 10 anni fa Rispondi

    Macché, Agostino. Qui si tratta di difendere dal mercimonio da pollaio il nome e l'arte di Battisti.
    La vedova perde soldi ogni volta che dice di no.
    E' quell'altro che gioca al progressista pubblicando fetenzie che nessun altro sarebbe riuscito a mettere in commercio (bel traguardo, bravo!).
    Non mi pare una questione di principio, al limite di buonsenso.
    Io il nome di Battisti non lo mischierei con band che hanno il solo "pregio" (.....) di essere andati a buttare soldi da Mogol. E starei lontanissimo da uno che cerca ancora e sempre l'ultima goccia del limoncino.
    Poteva lavorare in discografia e faceva prima.

  • agostino.borio 10 anni fa Rispondi

    Hanno torto tutti e due, Mogol e vedova. Battisti è un patrimonio di tutti gli italiani ed è vergognoso che sulla sua arte venga combattuta una guerra che mira solo ad accaparrarsi soldi.

  • saggiofaggio 10 anni fa Rispondi

    Quoto Liberal.
    L'unico contento per l'operazione è Mogol stesso, che non si stanca di tentare riesumazioni di ogni tipo.
    Ha straragione la vedova Battisti a cercare di tenere i cani lontani da quelle ossa.
    Vada a farsi allegramente fottere il vecchio, le sue pastette stile prima-di-sanremo-tutti-da-me e i suoi soldi che, per quanto si affanni a dimostrare il contrario, vengono praticamente in toto dal Lucione brianzolo.