Che suono ha il Waterphone, lo strumento utilizzato nei film horror

Avete mai pensato a come si ottengono quei suoni metallici, vibranti e spettrali che creano il climax di tutte le scene horror e di tensione in un film? Per la maggior parte delle volte, si usa un Waterphone.

Richard Waters e il suo Waterphone
Richard Waters e il suo Waterphone - Richard Waters e il suo Waterphone
13/10/2015 - 12:16 Scritto da Nur Al Habash

Avete mai pensato a come si ottengono quei suoni metallici, vibranti e spettrali che creano il climax di tutte le scene horror e di tensione in un film? Per la maggior parte delle volte, si usa un Waterphone.

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Si tratta di uno strumento dall'acustica atonale che consiste di una scodella in acciaio inossidabile con al centro una specie di collo di forma cilindrica, che può contenere una piccola quantità d'acqua. Sopra il bordo ci sono invece delle barre di ottone disposte secondo una precisa combinazione di rapporti micro-tonali, che percosse o strofinate producono dei suoni eterei e vagamente tetri che nella storia del cinema sono stati usati un'infinità di volte. Qualche esempio? Potete trovare il suono del waterphone nella colonna sonora di "Poltergeist", "ALIENS", "Matrix", "Dark Water" e tanti altri.

Lo strumento è stato inventato e brevettato da Richard Waters, un americano che si ispirò al tamburo ad acqua tibetano, al violino a chiodo e al kalimba. Oltre che per le colonne sonore di film horror, il waterphone è stato usato sott'acqua dagli scienziati marini per simulare il richiamo di balene, megattere e altri cetacei. 

(via)

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L'articolo Che suono ha il Waterphone, lo strumento utilizzato nei film horror di Nur Al Habash è apparso su Rockit.it il 2015-10-13 12:16:00

Tag: strumenti

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