Le nuove facce del rap italiano: Tedua, Rkomi e CreMa

Sono le nuove voci del rap italiano, poco più che ventenni, con tanta voglia di spaccare. Ecco chi sono e perché li abbiamo scelti per il nostro MI AMI Festival

Crema Rkomi Tedua
Crema Rkomi Tedua - Crema, foto via cloudcdn.ilgiornaledigitale.it/

Da sempre, il rap è una musica composta da giovani, per giovani; tutta una serie di classici del genere (primo su tutti Illmatic, considerato da molti il disco rap per eccellenza) è stata scritta da dei ventenni (annetto più, annetto meno), figli dei propri tempi che spesso non hanno avuto problemi nello sperimentare tecniche differenti, sempre alla ricerca di qualcosa che sia stilisticamente nuovo, diverso, mai ascoltato e mai noioso. Forse è proprio in questo polimorfismo di suoni, atmosfere, slang, che sta il successo planetario di questo genere. Ogni generazione, infatti, dagli 80s ad oggi, ha avuto un suono caratteristico e degli esponenti di spicco. Ecco, dunque, perché presentarvi alcuni ventenni da tenere sicuramente d'occhio. Tutti e tre si esibiranno al MI AMI Festival, non perderteli acquistando subito le prevendite qui.

Tedua

Tra le tante personalità che affollano il genovese studio Ostile, troviamo Tedua. Già autore di un mixtape insieme a Vaz Tè e Zero, sta facendo aspettare i propri fan con “Orange County”, i quali, per non sentirsi sperduti possono pur sempre ascoltare “Aspettando Orange County”, per l'appunto. Il rapper genovese, oltre ad essere dotato di doti coreografiche fuori dal comune (basta guardare un suo qualsiasi video, per accorgersene), si è fatto notare soprattutto per una scrittura spesso efficace e sempre sincera. Che si tratti di sciorinare gli argomenti tipici della drill (sottogenere del gangstarap nato a Chicago qualche anno fa) o di confrontarsi con tutto se stesso, aprendosi alle proprie paure, raccontando i propri successi (quelli tipici di un ventenne che ha iniziato a vivere la sua vita da solo, a Milano, lontano da casa) su un beat dal sapore più classico, Tedua non ha paura di misurarsi, non ha paura di essere sincero e, cosa non scontata per un rapper italiano, non ha paura di saggiare la propria delivery su qualcosa di nuovo, a cui, magari, l’ascoltatore medio di rap italiano non è abituato a prestare orecchio. Deve ancora trovare una dimensione a lui più congeniale, probabilmente, ma è sicuramente interessante vederlo sperimentare (e muoversi).

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Rkomi

Rkomi, compagno di merende del buon Tedua, continua a dimostrare invece una spiccata volontà di potenza: nonostante la giovane età, il ragazzo ha dalla sua un mixtape ("Calvairate") ed è in preparazione di un prodotto ufficiale. Proprio come il suo collega, sta benissimo sulle produzioni più attuali ed i due singoli usciti recentemente ("Dasein Sollen", "Sul serio") ne sono la prova. Il famoso “get rich or die trying” di qualche anno fa è diventato un “guarda che se voglio, vengo lì e mi prendo tutto quanto”, proprio a ricordare che “Le monde est à nous”, un messaggio semplice, chiaro e diretto che può benissimo, inconsapevolmente, diventare il simbolo di quell’arroganza (giusta e doverosa) che contraddistingue una giovane età, quella in cui si ha voglia di riuscire, di affermarsi, di trovare se stessi (ed è lo stesso Rkomi a ricordarcelo in una delle sue strofe). Di questa grinta se n’è accorto The Night Skinny e pare che presto ne sentiremo delle belle.

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CreMa

CreMa è un rapper toscano, ha un passato nel grunge, è stato protagonista di una commedia (finita alla Biennale di Venezia del 2014) e, tra le altre cose, è stato promosso anche dal Trio Medusa. Un curriculum impegnativo se si pensa che il ragazzo in questione ha soltanto 20 anni. Con un flow di tutto rispetto, CreMa è capace, coniugando acustico ed elettronico, di suonare lontano dai cliché. Fortissimo nel wordplay, CreMa è tra i giovani che sta riportando in auge la figura del liricista, quel rapper capace di chiudere moltissime rime in poco tempo, arricchendo il tutto con giochi di parole, figure retoriche ed immagini forti capaci di stamparsi nella mente dell’ascoltatore. Sicuramente da tenere d’occhio. Sarebbe interessante vederlo unire le proprie forze ad un collettivo altrettanto preparato come, ad esempio, il Do Your Thang, affine a lui per attitudine e scelta dei suoni.

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L'articolo Le nuove facce del rap italiano: Tedua, Rkomi e CreMa di Raffaele Lauretti è apparso su Rockit.it il 2016-05-12 13:02:00

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