Milano Music Week: il live report del “Concerto imperfetto” di Meg

Il live report del concerto di Meg ieri sera all'interno della Milano Music Week.

Meg (tutte le foto sono di Starfooker)
Meg (tutte le foto sono di Starfooker)

Ieri sera, al Teatro Martinitt di Milano, all’interno della ricca programmazione della Milano Music Week, abbiamo assistito al concerto di Meg: un’esibizione tutt’altro che “imperfetta”, riferendoci al titolo del suo ultimo disco (“Concerto Imperfetto”) che raccoglie i migliori successi della cantante in versione live. La performance dal vivo è mirabile, e trascina subito il pubblico al centro di un mondo sintetico fatto di sospensioni, onde d’urto e calibrati incastri ritmico-melodici.

La voce di Meg colora il teatro di tinte fluo e scandisce il ritmo, polposamente elettronico, dei pezzi per tutta la durata dell’esibizione. Davanti ad una sala gremita ed in trepidante attesa, si alza il sipario: al centro del palco Meg, affiancata dai suoi musicisti, intona “Olio su tela”, accolta dal calore dei fan. Un piccolo gioiello dalle atmosfere rarefatte prende forma, l’interpretazione è toccante e ispirata. Arriva subito quel senso di bucolica sincerità emozionale che caratterizza il brano e che si respira pienamente durante l’ascolto.

Trame più accelerate seguono in “Succhio luce”, che brilla di luce propria ed eccitazione ritmica: il pubblico comincia a dimenarsi sulle poltroncine mentre “Simbiosi” distende le sonorità e adagia la voce di Meg sopra un tappeto soffice e delicato. “Imperfezione” rimbalza tra gli umori compiaciuti dei fan e anticipa il finale della prima parte del concerto che si conclude con “Napoli città aperta” cantata da tutti i presenti. Si apre il secondo atto dello show all’insegna del calore e di un’energia che sorregge ed esplode. La personalità e il talento di Meg risultano sempre più convincenti; il live acquisisce ancora più sostanza e la sua voce è votata a creare atmosfera e perfetta melodia.

In sequenza “Promemoria” ed “È troppo facile” inanellano rime e parole, gettando il pubblico nella godibilissima versione di “Quello che” dall’arrangiamento raffinato e policromo. A completare il bel quadro arrivano “Illumina la notte” e “Audioricordi”. Così, senza accorgersene, si conclude il “Concerto imperfetto” di Meg. Bastano seducenti “Sfumature” sul finale dei bis, per godere di uno spettacolo perfetto, rimanendo seduti in poltrona e sperando di non dover andare più via.

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L'articolo Milano Music Week: il live report del “Concerto imperfetto” di Meg di Libera Capozucca è apparso su Rockit.it il 2017-11-21 00:00:00

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