Ascolta "Pizza & Videogames" di Birø e leggi l'intervista

Oggi è stato pubblicato "Pizza & Videogames", il nuovo singolo di Biro: gli abbiamo fatto qualche domanda

Foto di Ambra Parola
Foto di Ambra Parola

Avevamo puntato lo scorso anno su di lui, invitandolo al MI AMI Festival quando aveva poco meno di un ep all'attivo. Dopo quell'"Incipit", Birø sta preparando il capitolo 1 della sua personale, giovane e bellissima storia, ma intanto è tornato con un singolo che si candida ad essere specchio di molte vite estive: l'abbiamo intervistato.

Di "Pizza & Videogames" ci hai detto che è un brano slegato dalla storia che vuoi raccontare. La prima cosa che abbiamo potuto ascoltare delle tue produzioni è stato "Incipit", cosa ci sarà dopo l'incipit? Come continua la storia?
Dopo "Incipit" ci sarà "Capitolo 1". Come per "Incipit" si tratterà di una storia la cui ambientazione è prevalentemente notturna, anche perché personalmente mi trovo più a mio agio in quel contesto. L'idea è che il ragazzo diventerà un uomo e in quanto tale avrà a che fare con delusioni e ricordi. Mentre in "Incipit" emergeva più aspettativa e riflessione, "Capitolo 1" sarà più caratterizzato da una presa di coscienza su quello che è successo da "Il mio disordine" alla prima traccia del disco.

Nel brano dipingi la classica situazione per cui è il protagonista stesso a lamentarsi di ciò che lo circonda ma a non fare nulla per cambiare attivamente la situazione. Ti capita mai di ritrovarti così o di solito sei una persona proattiva su tutto?
Diciamo che proattivo non è il termine che mi si addice di più, però non mi lascio nemmeno scoraggiare o abbattere. Mi è capitato di dire "me ne torno a casa con la pizza e la play", però alla fine penso che sia successo a tutti in un modo o nell'altro.

Lo scorso anno hai intrapreso un tour che ti ha portato su dei palchi importanti, quanto è fondamentale per un artista emergente farsi vedere dal vivo nell'epoca della promozione digitale e delle playlist virali?
Importantissimo. Anche perché il pubblico capisce di che pasta sei fatto. La canzone online comunque passa attraverso diverse fasi che la rendono accattivante. In live capisci veramente chi sa fare e chi invece dipende dagli strumenti dello studio. È un po' come la differenza tra cinema e teatro. Il cinema ti permette di fare tante inquadrature e scegliere le migliori. In teatro, se l'attore è bravo, crea un'emozione palpabile. E la musica è emozione.

Soprattutto, pensi che il pubblico che ti ha conosciuto tramite i live abbia un approccio diverso alla scoperta musicale rispetto a chi si informa solo online?
Direi di sì. Chi si appassiona ad un artista durante un live crea un legame leggermente più stretto proprio per la questione dell'emozione. Vivi il concerto e fai tua l'esperienza ed è una cosa che inglobi anche perché in quel caso non c'è il tasto repeat. Chi ascolta il brano online si affeziona alla canzone e all'artista ma il legame vero si crea nel live.

Sempre per parlare del live, questo brano ha una buona dose di strumenti suonati, come sarà la tua formazione dal vivo? Sarai accompagnato da una band?
Più che altro ha una buona dose di strumenti campionati. Le parti sono sì suonate ma poi con Giacomo (Zavattoni) e Mattia (Tavani) abbiamo trattato un po' i vari livelli quindi non è l'accompagnamento di una band. Per ora sarò solo sul palco accompagnandomi io stesso con strumenti a seconda della necessità. La mia idea per il futuro in ogni caso è di trovare una squadra con cui riuscire a creare un live più completo.

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L'articolo Ascolta "Pizza & Videogames" di Birø e leggi l'intervista di GloriaBiasi è apparso su Rockit.it il 2018-06-08 09:03:00

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