Massimo Pericolo è l'ultimo arrivato sulla scena trap più cattiva, estrema e incazzata, sulla scia di quello che un po' aveva fatto Speranza, sì, ma in modo totalmente diverso. Intanto perchè le produzioni non sono proprio di un ultimo arrivato al gioco, dietro il beat infatti stanno Nic Sarno e niente meno che Crookers. E il setting di tutto il progetto non è Salerno ma l'hinterland lombardo, con meno uaglioni quindi e più zarri.
Prima scena, Massimo Pericolo brucia la scheda elettorale, che pur in questi tempi densi di senso civico fa comunque specie. Da qui è un continuo di Amstaff che ringhiano e zarri coi piumini. Questo non è solo rap game, che a street credibility siamo nettamente sopra la media. Ed è questa la cosa che, come per Speranza, fa più impressione. Altri hanno già fatto video con le stagnole e i cani, ma quello è teatro e stai al gioco della loro narrazione. Quando Massimo Pericolo tira fuori il mi sono fatto due anni è perchè li ha fatti davvero, e te lo sbatte in faccia non per orgoglio o vanteria ma per prendere una posizione.
Questi non sono ragazzini che si sono messi a giocare con pistole. Non è una scena, né il fascino del bandito, è una fotografia reale e violenta di una realtà lontana dalle orecchie di chi ascolta Sfera sotto il caldo del piumone. Quanto conta allora il giudizio? Forse nulla, e non perchè possa essere ok bruciare una scheda elettorale, ma potrebbe non essere quello il punto. Quello che traspare, alla fine, è che nessuno si stia vantando. Non è spacconeria, è rabbia autentica da cicatrici sulla pelle. Abbiamo giocato con la trap, è stato divertente fare i gangsta da salotto, ora arrivano quelli veri però e quello che continuano a dire è che passarci davvero non è così figo, divertente o invidiabile. Non sappiamo cosa sia Massimo Pericolo o cosa diventerà, di sicuro ha qualcosa da dire.
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L'articolo Massimo Pericolo è la trap che vuole prenderti a testate di Vittorio Farachi è apparso su Rockit.it il 2019-01-24 10:17:00
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