Clavdio ha gettato il cuore marrone oltre l'ostacolo

Le cicatrici, reperti organici dei giorni felici

È uscito il primo album di Clavdio (vero nome Claudio Rossetti), recente acquisto di Bomba Dischi che negli ultimi anni ci ha abituato ai volti nuovi, spesso nuovissimi, che diventano famosi come Calcutta, Carl BraveGiorgio Poi e Franco 126. Lui è romano, diplomato come Maestro d'Arte, ha fatto studi orientali e poi ha lavorato come tanti: tipografia, call center, operaio, metalmeccanico. Quando è uscito Cuore, il suo singolo da 2,5 milioni di visualizzazioni su YouTube e passaggi radiofonici nazionali a iosa, il suo capo non sapeva neanche che cantasse.

Noi invece, musicalmente, lo conoscevamo già: nel 2014 con il suo progetto Il Rondine avevamo dato Disco del Giorno all'album Può capitare a chiunque ciò che può capitare a chiunque, che oggi vale proprio la pena riascoltare. 

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La sua voce ricorda il cantautorato impegnato degli anni settanta, tenebrosa e greve ma la sua musica non parla strettamente di politica o di società, bensì della vita di tutti i giorni, come fanno in tanti nel nuovo pop. Allora cos'è che ci fa piacere Clavdio più di tanti altri suoi colleghi? Beh, sembra sincero davvero. È naif, scorretto, deprimente, pare proprio che se ne fotta delle mode del momento e se non ci credete, ascoltatevi Togliatti Boulevard, il suo album appena uscito: 9 pezzi che variano dalla ballata acustica super folk al synth pop che fa il verso alla scena wave degli anni '80, che con la sua voce sopra diventa tutt'altro.

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I suoi testi ti prendono alla sprovvista perché si sente che non vuole cercare la hit a tutti i costi, quella con il verso che ti scriveresti sulla Smemoranda o sull'Invicta per far vedere a tutti i compagni di scuola che sei un figo. Parla d'amore e d'altri patimenti, visti e percepiti in modo adulto, assolutamente disincantato. Potrebbe diventare la voce della generazione che vuole una vita tranquilla (come quella che cantava Tricarico), senza più sorprese che poi, alla fine dei conti, si rivelano sempre fregature. I rapporti umani e la malinconia, non quella di posa per uno scatto su Instagram, quella vera che ti costringe a scriverci sopra un pezzo in cui ti senti uno scroto lanciato nello spazio tra le stelle cadenti, ecco l'esordio di Clavdio. 

L'album è vario e ti costringe a pensare a tutti i possibili percorsi che potrà prendere la sua musica in futuro, contando su una vena urbana crepuscolare, esistenziale e una voce riconoscibile da subito. Non vediamo l'ora di vederlo live.

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L'articolo Clavdio ha gettato il cuore marrone oltre l'ostacolo di Simone Stefanini è apparso su Rockit.it il 2019-03-29 16:33:00

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