Descrizione

L'album ha iniziato a prendere forma quando tra le mani ci siamo trovati una vecchia chitarra classica che, utilizzata senza il ponte, ci ha stregato. Il suo suono, infatti, ricorda quello di un'antica chitarra indiana: la vibrazione della corda a stretto contatto con il legno è stata un’immensa fonte di ispirazione, divenendo in breve tempo un’innegabile cifra distintiva.

Il passo successivo è stato quello di ricercare altre sonorità che bene si amalgamassero con la patina low-fi che volevamo apporre alle canzoni: anche l'aspetto vocale è stato curato –brano per brano- proprio in questa direzione.
Il risultato è un prodotto dal sapore tutto suo, quasi… di capra!

Di fatto, questo disco è un viaggio ed ogni canzone è un luogo, una situazione a sé: si passa da ambientazioni piratesche a parentesi poliziesche, dai saloon ai deserti, dall’hard rock allo stoner, dall’indie all’elettronica… il tutto legato da un sottile fil rouge che rende il disco, per quanto eterogeneo, sempre coerente…

Credits

COMMENTI (1)

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  • totopio 11 anni fa Rispondi

    Prendi un cromosoma di stoner ed accoppialo con la voce profonda di De Leo... la vostra capra geneticamente modificata è MAESTOSA!!! Complimenti :)