La Metro C

La Metro C

Leo Pari

2015 - Cantautoriale, Pop, Folk

Descrizione

4 brani per un EP in cui la visione poetica dell’autore scardina e analizza le problematiche dell’attualità
In uscita il 15 maggio

La costruzione della Linea C della Metropolitana di Roma è considerata da molti una delle inspiegabili incongruenze e misteriose prese in giro da parte dello Stato italiano. I lavori iniziarono nel 2006 e da allora una serie di interruzioni (tra ritrovamenti archeologici, mancati permessi, fondi stanziati e poi revocati) ne hanno impedito il corretto conseguimento. Prevista per il 2012, la fine dei lavori per la terza linea è ancora oggi rimandata a data da destinarsi.

Leo Pari in "La Metro C" parte da queste premesse di carattere cronistico per allargare la lente di ingrandimento sul cittadino, concepito come persona fatta di sentimenti spesso contraddittori, individuo sociale poco incline all'integrità etica e civile.
Chi governa spesso non ci tutela, ci sentiamo delle pedine nel loro gioco di potere, ma guardandoci allo specchio che persone siamo? Chi di noi è veramente pulito e onesto nell'intimo? Chi vive questo Presente con il giusto spirito di socialità e integrazione necessari per accogliere un Futuro migliore? Ci sentiamo persi a volte in questo marasma di realtà incomprensibili, ma possiamo considerarci delle "brave persone"?

Le stesse domande sembra averle poste Francesco De Gregori tanti anni fa nel suo brano "Bambini Venite Parvulos", l’unica cover dell’EP. Una canzone che già nel 1989 parlava di "legalizzare la Mafia" e del "carisma di Mastro Lindo" che avrebbe potuto "organizzare la fila". Leo Pari fa sua questa canzone che parla del Futuro riflesso negli occhi dei bambini, quindi della Speranza, troppo spesso calpestata in questo mondo che ci parla di sfruttamento minorile, violenza, fame. Una rivisitazione in chiave dreamfolk che vuole far percepire l'immantinenza del Tempo, collocando il brano negli anni 2000 ipotizzati nel testo di De Gregori.

La terza canzone di questo EP dal sapore fortemente romano è "Lo Stakanovista". Un brano che potrebbe essere considerato autobiografico, e che fa pensare all'incontro tra due vecchi compagni di scuola che non si vedono da molti anni e che mettono a confronto i percorsi che hanno intrapreso. O forse è Leo Pari che parla con il sé stesso di tanti anni prima?

L'ultimo brano di "La Metro C" si intitola "La Soluzione". Quasi fosse un regista con un rapido movimento di camera, Leo Pari sposta l'inquadratura sul punto di vista femminile: la protagonista è una studentessa di chimica che affronta il problema di una gravidanza inattesa. Siamo di nuovo a Roma, vista attraverso gli occhi di una fuorisede che si sente sovrastata dal caos e dall'indifferenza che la circondano; persa nei suoi pensieri e nei suoi studi, è lo stridio dei freni di un treno della Prenestina a riportarla alla realtà.

Credits

Testi e musiche: Leo Pari eccetto "Bambini Venite Parvulos" di Francesco De Gregori
Prodotto da Gas Vintage Records
Produzione artistica: Sante Rutigliano e Leo Pari con la collaborazione di Gianluca De Rubertis

Leo Pari: voce, chitarre, basso, piano, sintetizzatori
Emiliano Bonafede: chitarre elettriche
Costanza Cru: basso
Filippo Schininà: batteria
Gianluca De Rubertis: piano e sintetizzatori

Mixato da Daniele Gennaretti presso Gas Vintage Studios Roma
Masterizzato da Fabrizio De Carolis presso Reference Studio
Progetto grafico realizzato da Sara Erre in collaborazione con Leo Pari

SITOGRAFIA
www.facebook.com/leoparimusic
www.leopari.com
www.lametroc.com
www.gasvintagerecords.com

Management: emiliano@gasvintagerecords.com
Booking: paola@theroost.it
Ufficio Stampa: MArtePress

COMMENTI (2)

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  • inthereins 9 anni fa Rispondi

    La Metro C è una canzone pazzesca... Molto Battistiano, ma ci trovo poco degli Audio 2, che erano una mera imitazione di Lucio. Leo Pari mi sembra che segua una strada tutta sua

  • max10 9 anni fa Rispondi

    La voce e' talmente simile a Battisti che pensavo fossero gli Audio 2!!!!