Descrizione

Arriva la guerra.
La guerra che fa tremare i vetri delle finestre, la guerra con le bombe.
Bombe che cambiano le giornate, che gelano le coperte dei letti diventati troppo grandi, che costringono a traslocare perché i soldi stanno finendo. Bombe che non fanno rumore in una quotidianità qualunque, ma cambiano i riferimenti, tirano giù palazzi e lasciano spianate in cui confondersi.
Succede poi che in quelle spianate si trovano nuovi riferimenti, diversi da quegli altri, e che da quelli si inizia a tirar fuori qualcosa.
E succede poi che la vita, quella più naturale, quella appiccicosa come frutta bagnata, torna a fare visita.
In un anno la guerra esistenziale fa il suo corso, e quello che rimane dopo è il futuro coniugato al presente di un dopoguerra privato.

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