Homespun - Mail, 01-11-2007

(Homepun - Foto da internet)

Solitamente gli artisti che fanno musica elettronica sono schivi e decisamente poco simpatici. Homespun - che abbiamo apprezzato lo scorso anno per l'ottimo "When I was the first man on the moon" (Soffici Dischi) - è tutto fuorchè un tipo serioso. L'intervista di Simone Caronno.



Il tuo 2007 dev'essere stato un anno pieno di soddisfazioni. Ce lo racconti?
E' iniziato con un disco e sta finendo con un trasloco. Entrambi richiedono impegno e una certa dose di fatica, con la differenza che il secondo porta con sé anche un discreto mal di schiena e soddisfazioni sicuramente minori. Nel mezzo, gli apprezzamenti inattesi per il mio "When I Was the First Man on the Moon" e una manciata di live e dj set in giro per la penisola... per motivi diversi mi va di ricordare la serata al Rialto a Roma e l'infinita trasferta a Cosenza a mezzo treno.

Nella musica che proponi si possono individuare varie influenze: un gusto per i droni che potrebbe derivare dal Ligeti di "Volumina" come da Christian Fennesz, le parti al contrario che fanno molto Boards of Canada ma anche Jimi Hendrix, le ritmiche a volte cristalline à la Squarepusher, altre più sfocate sulle frequenze alte, un po' come fa Amon Tobin. Insomma, chi hai ascoltato per sintetizzare il tuo suono?
Insomma, ho scopiazzato un po' tutti, eh? Le influenze sono variegate come i miei ascolti, che vanno dai Beatles a Trentemøller passando per i Sepultura e Django Reinhardt. Ho iniziato a scrivere musica elettronica quando ascoltavo i Metallica e giravo con chiodo, anfibi e camicia di flanella. E pensavo che Aphex Twin fosse una marca di frullatori.

Ci spieghi come lavori solitamente sulla musica? Sperimenti in modo disorganizzato per poi trovare un'anima alla traccia oppure hai già presente come vorresti farla suonare?
Di solito parto da un'idea molto scarna (anche soltanto un suono o un'atmosfera particolare) e la sviluppo in modo assolutamente random, a seconda dell'umore e dell'ispirazione... metodo sicuramente dispersivo che, unito al mio perfezionismo sul risultato finale, mi porta ad avere una quantità inusitata di materiale in perenne stato di work-in-progress.

Che macchine utilizzi principalmente per suonare e registrare?
Un mac ed un pc con schede M-Audio e una manciata di controller midi. La maggior parte dei suoni sintetici sono generati via software, mentre per gli strumenti suonati sono solito invitare a cena qualche amico musicista per poi costringerlo ad estenuanti sessioni di registrazione.

Chi è il tuo ascoltatore medio?
Non credo di avere un numero di ascoltatori sufficiente per calcolare una media...

Se avessi una gomma da cancellare, chi elimineresti dalla storia della musica sia passata che recente?
Tempo fa, con il mio amico Ghando (chitarra nella band di Paolo Benvegnù e negli Amore, NdR) avevo inventato la radio con il tasto "crepa": se il pezzo che viene passato in quel momento non ti piace, tu premi il pulsante e l'autore muore all'istante. Credo che rivoluzionerebbe il mercato musicale, altro che iPod, mp3 e Radiohead... Ma per mancanza di tempo e fondi, credo che rimarrà per sempre nell'elenco dei progetti mai realizzati, insieme alla piadina usb. Quindi, per rispondere alla tua domanda, direi potenzialmente tutti. Anche se ritengo che pure i Tokyo Hotel abbiano una loro importanza nel panorama musicale mondiale.

Hai anche lavorato ad un progetto di mash up. Quello con Daft Punk e Toto Cutugno mi ha piegato in due dal ridere. Dimmi come ti trovi col tuo sense of humour…
Di solito riesco a tenerlo a bada con la mia depressione latente, ma a volte prende comunque il sopravvento e devo farlo sfogare... è così che è nato il progetto di mash-up italian-trash Radio Divano; di recente ho ricevuto i complimenti per "Fiumi di transistor" da Fabio Ricci dei Jalisse in persona (mentre aspetto ancora una telefonata da Jonathan Davis dei Korn).

Quali sono stati i passi fondamentali che ti hanno portato a venir recensito da riviste nazionali come Gioia?
Questo dovresti chiederlo al mio ufficio stampa...

Quindi, cosa consigli a chi vorrebbe intraprendere una carriera come la tua?
Di trovarsi un buon lavoro.

Ma soprattutto. Come mai Gioia?
Volevo che mia madre si potesse bullare con le amiche dal parrucchiere facendo vedere che ha un figlio famoso.

Dove ti porta il futuro prossimo?
Casa nuova, disco nuovo (che dovrebbe vedere la luce a metà 2008)... aggiungerei un po' di remix e collaborazioni, tempo permettendo. E uno speciale di 4 pagine su Gioia.

Infine: Qualità senza risparmio o risparmio senza qualità?
Io faccio spesa da Lidl, fai un po' tu.

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L'articolo Homespun - Mail, 01-11-2007 di Ex User3503 è apparso su Rockit.it il 2008-01-09 00:00:00

COMMENTI (1)

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  • faustiko 16 anni fa Rispondi

    "Tempo fa, con il mio amico Ghando (chitarra nella band di Paolo Benvegnù e negli Amore, NdR) avevo inventato la radio con il tasto "crepa": se il pezzo che viene passato in quel momento non ti piace, tu premi il pulsante e l'autore muore all'istante."

    :] :] :]