Sporco Impossibile al Circolo degli Artisti - Roma

(I Nohaybandatrio al Circolo degli Artisti - Foto di Laboratom)

Lo scorso 29 novembre al Circolo degli Artisti di Roma c'è stato il quarto appuntamento con Sporco Impossibile, la rassegna il cui compito è individuare nuovi gruppi emergenti validi e organizzare concerti al fine di dargli la visibilità che si meritano. Per questa occasione hanno suonato gli Annie Hall, Le luci della centrale elettrica e i Nohaybandatrio. Rockit era media partner dell'evento. Elisabetta De Ruvo ha fatto due chiacchiere con gli organizzatori e ci racconta la serata.



Li seguo fin dal loro primo evento, quasi spintonata a chiedere informazioni a quello che poi avrei identificato con il Presidente. Da quella sera sono passati un anno e poco più di una settimana e le cose si sono evolute, s'è acquisita una sorta di sicurezza, sebbene ogni serata sembra un salto nel buio finche non è finita.

Questa volta anche noi di Rockit siamo loro media partner e le lusinghe sono reciproche. Arrivo in larghissimo anticipo per godere dell'aria indaffaratissima che invade il Circolo degli Artisti, alle 20:30 o poco più.

Quarta serata di Sporco Impossibile e non volersi lavare ancora.

Appuntamento che ha un quid di maturità e crescita. Senza nulla togliere a ciò che sono stati gli altri gruppi per l'associazione dei ragazzi più zozzi della Roma anni 2000. Citiamone alcuni, non per dimenticarne altri: The Niro, Canadians, Fake P, Carpacho. Sì, indie e non solo, che qui non ci sono remore e quando la musica è bella, è bella e basta e se si può spiccare il volo, non siamo lì ad aspettare i voli pindalici.

Questo il riassunto della quarta "puntata".

Annie Hall e i viaggi fantastici in luoghi fantastici. Si parte dalla provincia ma c'è voglia di arrivare lontano. Provincia, passato o Storia d'esistenze che si riverberano in un live intenso. "Troppo Wilco...", qualcuno mi dice: è così deleterio affermare cose del genere? Non ho molto da controbattere esplicitamente in merito, rispondo solo che "Ghosts' Legs" lo reputo personalmente uno dei migliori singoli dell'anno (2007) e ascoltarla dal vivo regala tanto di più. Questo è il primo grazie per la serata.

Vasco "Vlad" Brondi, da "taluni" ribattezzato Lucio, per comprensibile vicinanza-confusione a Le Luci Della Centrale Elettrica. I più attenti custodiscono gelosamente questo lavoro autoprodotto omonimo e "scrauso" registrato senza orpelli di sorta, nell'istintività più veloce, ora in via di più precisa definizione insieme a Giorgio Canali, nella Milano "da bere". E non si beve solo lì: Vasco ci va d'alcol e giudizi, sguardi attenti e dati di fatto, denunce e paure, rivalse e incazzature, grida rauche e stridule sulle note della sua chitarra acustica, che prima o poi gli darà le dimissioni, visto il modo in cui la tratta. Anche se. Certe volte il controsenso "ti maltratto perchè ti amo" ha il suo perchè. Malato.

Nohaybandatrio: qualcuno nei negozi di dischi, quei pochi dove si trova il loro primo e unico album (per il momento), chiede degli altri lavori. Ignoranza o non accettazione di penuria d'ascolto? Terzi e ultimi i romani hanno dilatato i tempi a dismisura. Dei pezzi e della serata. Ostici, rock, accademici, diretti. Il livello di professionalità giunge a picchi di importante considerazione per loro e di esaltazione per il pubblico.

Perchè ci chiediamo ancora: la bella musica dov'è?

La prossima volta affacciatevi allo "sporco" palco, liberatevi dei formalismi e lasciate che la risposta a questa domanda arrivi da sola. Naturalmente.

Guarda la galleria fotografica della serata



L'intervista a Simona Pastorelli

Un anno fa l'esperimento Sporco Impossibile prendeva forma nel suo primo effettivo evento. Se doveste fare un sunto della vostra attività fino ad oggi, in che termini vi esprimereste?
Direi puro divertimento. Noi cerchiamo di muoverci nel modo più professionale possibile, ma sentiamo proprio la necessità di affrontare il tutto con leggerezza ed ironia. E speriamo che gli altri lo percepiscano. E poi c’è tanto lavoro per confezionare al meglio tutto quello che inventiamo e produciamo per i gruppi: dai video ai podcast, dall’allestimento durante le serate alle diverse iniziative di promozione.

Quanto è difficile "scommettere" su gruppi sconosciuti o quasi per una serata live nella capitale?
Beh dici scommettere ed hai ragione. Organizzare concerti, soprattutto in una città sovraffollata da eventi di ogni tipo come Roma, è davvero un salto nel vuoto. Se poi ci aggiungi che gli artisti coinvolti sono sconosciuti ai più le cose non migliorano. Per questo Sporco Impossibile non vuole essere solo un evento fine a se stesso, ma vuole lavorare soprattutto sui gruppi. I tre mesi precedenti all’evento servono a raccontare gli artisti coinvolti nel progetto e permette al pubblico (anche quello meno attento o meno ‘indie’…) di incuriosirsi.

Dopo le precedenti edizioni avete continuato a seguire alcuni gruppi, con l'organizzazione di live in giro per l'Italia. Mi riferisco a Eildentroeilfuorieilbox84 come pure ai Camera 237. Per non parlare del videoclip prodotto da voi per The Niro per il suo Ep uscito alla fine di Gennaio. Quali le differenze nell'organizzare e promuovere questi artisti a Roma e nel resto d'Italia?
Vorrei precisare: noi continuiamo a seguire tutti i gruppi con cui abbiamo collaborato. Certo non nello stesso modo: alcuni li seguiamo da lontano perché hanno già strutture che si occupano di loro, mentre con altri invece abbiamo un rapporto più stretto. Ci piace farlo notare perché l’idea che è sotto Sporco Impossibile è proprio quella di creare una rete di relazione tra noi e gruppi, diventare un punto di riferimento senza legarli in nessun modo. Chiusa questa parentesi, ti devo dire che la differenza sta nel fatto che a Roma giochiamo in casa. Conosciamo il campo ed abbiamo i nostri “ultras” persone affezionate al progetto, a noi ed ai gruppi. Fuori dall’Urbe dobbiamo ancora dare prova di quanto siamo in grado di fare. Ma le regole del gioco rimangono sostanzialmente le stesse.

"Sporco Impossibile crea un legame tra i percorsi degli artisti e i mondi di chi ascolta". Quanto sono lontane le due entità secondo voi?
Non troppo o almeno non quanto si possa pensare. Se ti dovessi dire la questione non è quanto siano distanti, ma piuttosto capire come sono collegati. Mi spiego meglio con un piccolo esempio personale: io non ho senso dell’orientamento, spesso mi capita di farmi guidare da altri e di scoprire che zone della città che nella “cartina mentale” erano lontanissime alla fine sono davvero vicine, basta imboccare la via giusta. Ecco noi cerchiamo di tracciare una scorciatoia che li colleghi attraverso tutte le attività che portiamo avanti.

Una curiosità. Tu, Simona, sei l'unica ragazza del gruppo Sporco Impossibile, tra l'altro anche la più giovane. Ti senti una sorta di kamikaze, un piccolo genio o magari la rappresentante per le quote rosa legali?
Io amo lamentarmi riguardo questo argomento. Ma lo faccio per attirare l’attenzione degli altri. Non vorrei mai avere le quote rosa dentro Sporco Impossibile. Non perché mi piace fare la prima donna o la bambina viziata, ma perché credo che il nostro team di lavoro sia perfetto così com’è. Non vorrei mai sostituire o aggiungere nessuno. Dai, in fondo posso anche sopportare che si impallino sulla Domenica Sportiva o di non poter parlare di abiti e di uomini. Per queste cose ci sono le amiche!

Avete la coscienza sporca?
Da sempre e ce ne vantiamo. Ma d’altronde chi è che ce l’ha pulita??

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L'articolo Sporco Impossibile al Circolo degli Artisti - Roma di Elisabetta De Ruvo è apparso su Rockit.it il 2007-11-29 00:00:00

COMMENTI (1)

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  • chantalle 16 anni fa Rispondi

    I miei ultimi voli pindalici hanno avuto attellaggi molto pelicolosi, mi laccomando di stale attenti la plossima volta...

    :]

    sayonala