Live Report: Marlene Kuntz al Dingwalls - Londra

(Foto di Carlotta Fiandaca)

I Marlene Kuntz inaugurano un nuovo tour nei club e per farlo scelgono come prima tappa il Dingwalls di Londra. Sarà stata la loro prima data in Uk o forse, più semplicemente, sentivano la mancanza delle sonorità elettriche, dopo i tanti concerti teatrali dalle atmosfere più intime e rilassate. Il risultato: uno dei live più energici da molti anni a questa parte. Carlotta Fiandaca racconta.



I Marlene Kuntz sono sbarcati in Terra d'Albione; sono arrivati a Londra con le loro chitarre elettriche, la potenza della loro musica e le più sinuose e passionali melodie. E' il loro primo concerto inglese, hanno preparato una performance che esprime la loro essenza più profonda, ripercorrendo tutti i momenti musicali vissuti in più di vent'anni di carriera, da "Come stavamo ieri" a "111". Siamo a Camden Lock, nel cuore pulsante di Londra. Il Dingwalls è un locale storico per i concerti dal vivo: tipicamente londinese, le finestre con le grate e le pareti di mattoncini. Intimo e raccolto, uno scrigno che amplifica l'anima più elettrica dei Marlene che ci avvolge e ci travolge. Danno l'idea di volerla conquistare, l'Inghilterra. Tirano fuori tutte le loro sfumature, la foga, il sudore, le urla e la rabbia dei primi anni, ma anche la versione più intimista di loro stessi del periodo s-low; reinterpretano vecchi capolavori della musica italiana e presentano un brano inedito, "Canzone in prigione", title track del nuovo film di Davide Ferrario, "Tutta colpa di Giuda", nelle sale italiane da Aprile.

Il live propone una scaletta da levare il fiato, una selezione dei migliori brani della loro storia come "Ineluttabile" e "Festa mesta". Una presentazione eccellente, forte, energica, sia per il pubblico londinese ma sopratutto per quello italiano, abituato da molto tempo a vedere i Marlene giocare meno con i distorsori e più con le atmosfere intime e raccolte. Nuotiamo nell'aria e sobbalziamo appena si accennano le parole di "Ape Regina" o "Sonica". "Impressioni di settembre" colpisce anche l'inglesina dietro di me. E loro, per tutto il concerto, si comportano da gentlemen imprescrutabili, s'intonano perfettamente all'ambiente. Un concerto impeccabile, denso di tutto: del sound potente delle chitarre, della batteria di Luca Bergia, nascosto là in fondo al palco, ma presente in ogni pezzo come una botta nello stomaco. Vicino la lui ci sono Davide Arneodo (tastiere, violino e percussioni) e Luca 'Lagash' Saporiti al basso a completare una formazione compatta e decisa. Certo, ci aspettavamo la comparsa di Skin – amica e padrona di casa - a completare il sesestetto per "La canzone che scrivo per te", ma putroppo non si è fatta vedere. Poco importa. Nell'intimità del locale i Marlene sono così vicini che ci sommergono, di suoni e sensazioni, delle più dolci armonie. Calmi nell'aggredire chitarre e tastiere, sono a loro agio, siamo noi là sotto quelli emozionati. Persino Gianni Maroccolo, che si è goduto il concerto da spettatore proprio accanto a me, di certo felice, quasi incantato per quelle due ore e un quarto di grande musica.

Un concerto che soddisfa soprattutto chi è Italiano ma vive qui, chi da sei mesi, chi da sei anni. E scopro con piacere che i concerti italiani sono apprezzatissimi, perchè è bello pensare che tra la moltitudine di eventi e serate che la città mette a disposizione, ce ne sia una che ti riporta a casa nel modo più emozionante, senza spostarti di un passo. I Marlene hanno scelto Londra per un'apertura in grande stile del loro nuovo tour nei club che andrà avanti in Italia fino a maggio. Hanno scelto proprio lei, una delle città più impregnate di cultura musicale al mondo, riferimento e musa ispiratrice per molti artisti. Noi usciamo dal locale parlando in italiano a voce alta, fieri che i Marlene Kuntz all'estero ci rappresentino così.



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L'articolo Live Report: Marlene Kuntz al Dingwalls - Londra di Carlotta Fiandaca è apparso su Rockit.it il 2009-03-26 00:00:00

COMMENTI (1)

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  • flowerpeacenunziociccone 15 anni fa Rispondi

    CIAO DA FLOWERPEACE&NUNZIOCICCONE GIUSTO A TITOLO DI CRONACA E PER INFORMAZIONE GENERALE ORA CHE SI PUO' FAR VIAGGIARE LA NOTIZIA IN MANIERA PIU' COERENTE RISPETTO AL PASSATO,NOI SIAMO ITALIANI ARRIVATI A LONDRA IN UN FURGONE CARICO DI CHITARRE A SUONARE E RAPPRESENTARE LA MUSICA ITALIANA SENZA BIGLIETTO AEREO PARTENDO DA NAPOLI FACENDO TAPPA PER 6 ANNI A MILANO ABBIAMO LASCIATO AMPIE TRACCIE SU TUTTI I TERRITORI STANCHI DELLA ROUTINE MUSICALE ITALIANA ABBIAMO SFIDATO IL FUTURO LASCIANDO TUTTO SENZA PAURA SIAMO POI GIUNTI A LONDRA NEL 2000 ORA SIAMO NEL 2009
    CREDO CHE C'E' UNA MANCANZA D'INFORMAZIONE DOVUTA A PURA NEGLIGENZA OPPURE VISTO CHE NESSUN RICONOSCIMENTO VIENE DATO ALLA PRIMA LINEA NOI CI SENTIAMO DI RAPPRESENTARE QUELLI CHE COME NOI FANNO TUTTO DA SOLI...E CONTINUIAMOO. Vivere la vita creandosi la propria colonna sonora'
    FRATELLI CICCONE "FIGLI DEL SUD"
    Fare della creativita' musicale uno stile di vita.
    "TRA VICOLI E CENTRI SOCIALI CANTA LA NAPOLI SOMMERSA Il quartiere di Scampìa genera i Fiori del Male un gruppo di rock duro, animato dai tre fratelli Ciccone."
    -FABRIZIO RAVELLI, LA REPUBBLICA
    ricerca.repubblica.it/repub…

    "Storie Milanesi. Cinque ragazzi napoletani alternativi e ribelli hanno trasformato una passione in un progetto di vita Fratelli rock, missione di pace Una band rilancia la musica della spiritualita' per i giovani milanesi. "Flower peace".Are you ready?Lovati Carlo"
    -lovati carlo, CORRIERE DELLA SERA
    archiviostorico.corriere.it…

    "Cosicché il pubblico ha deciso, e i vincitori sono Alessia e Claudio Ciccone per la sezione producer del Nokia for Music 2006, con 8908 preferenze. "Un Sole Forte" è risultata la canzone più ascoltata di tutto l'intero Contest.Alla manifestazione hanno partecipato 387 Band e 61 Producers"
    -pina pezzullo, ecodibasilicata
    ecodibasilicata.it/1luglio2…
    LONDON demo 1997 DEI FLOWERPEACE&NUNZIOCICCONE
    F***SYSTEM...PEACE&LOVE 26 SONGDAGL'ANNI 92'-97' ROCK-CROSSOVER
    NU SOUL TO SOUL SINGLE
    Flowerpeace & Nunzio Ciccone
    Song -Figli del Sud - (Children of the South)
    Reviewed by music journalist Fabrizio Galassi on 25/02/09

    Figli del Sud (Children of the South)

    This song has a great groove from the very beginning. You can immediately feel an original way of expression, born “in the hands”, in a natural way, full of experience, of skill. It doesn’t try to be forced into a particular style, and for this reason it is unique and spontaneous.
    An excellent hit from the very first beats, then the fat bass comes in, making all the dancing cells in our body move. Hips are incontrollable, feet are gone, hands start to tap crazily on the keyboard deleting all the work already done.
    The rapping voice shows lots of style and a strong territorial echo, it brings to mind England, London, with a strong or forced accent, but it doesn’t matter, the result is what counts.
    The best part is yet to come, though, so towards the middle we find a woman (Alessia Ciccone)singing a typical melody of the Naples , but so well integrated with the rhythm to sound Jamaican in slang and tradition.
    “Figli del Sud” presents a double-face style, as one part is suitable to dancing, the other is suitable to read a book, as it’s very easy to listen to (and yet your hips will continue to pulse and beat)