Es [Veneto] - Studio report n°4 - n°5



Studio report 4
Data: giovedì 18 Aprile 2002
Ora: 21:00

Mi faccio accompagnare da Melissa in studio, visto che i miei compagni sono tutti impegnati. E poi è sempre utile qualcuno che giudichi “da fuori” l’operato.

In realtà, arrivati allo studio, troviamo anche Simone intento a smontarsi la batteria che aveva lasciato in studio. Riesco a trascinarlo sulle tastiere per provare qualche scambio da mettere su “Hipster”. E’ strano vedere un batterista che si diverte sui synth. Potremmo provare a scrivere qualche pezzo di elettropop…
Forse dovrei descrivervi l’angolo tastiere... Moog! Tre, quattro... con gli spinotti da spostare, le rotelline, quei suoni “whooo whooo”... e noi due a toccare tutto. E poi qualcHe piano elettrico, organetti coi selettori verdi e gialli, tastiere coi tasti che restano giù quando li premi... e tante altre cose che non abbiamo nemmeno tirato fuori. Si rischia di perderci una vita, a provare.

Su “Hipster” montiamo una tastiera ‘whoooaah’ e una ‘fiizzzzz’, e le suoniamo contemporaneamente.

Su “Endo” un piano elettrico percussivo.

Su “Azzurro Superiore” un altro piano.

Su “Musicardiaca” una tastiera moderna... sembra impossibile, vero? L’inattaccabile Korg X2 a 88 tasti fa anche stavolta la sua parte, nel simulare un pianoforte annegato nei riverberi. Nell’altra stanza (adibita, 2 volte alla settimana, a sala prove) c’è un gruppo che suona rock-blues, mi pare di intuire.

Stiamo procedendo pian piano, un pezzo alla volta. Riascoltiamo le cose dopo averle suonate. La costruzione comincia ad avere una forma.

Melissa solitamente è molto critica. La nostra ‘finestra sull’esterno’. Stavolta, però, siamo promossi.

Riascoltiamo il mio respiro, registrato a mo’ di percussione su “Comfortevole” (non ve lo avevo ancora detto, vero?). E’ bello.

Con le tastiere siamo a metà dell’opera. Ma abbiamo già passato mezzanotte, quindi la seduta è tolta e verrà riaggiornata la prossima settimana. Buonanotte.

ALes (al_es@libero.it)

Studio report 5
Data: mercoledì 24 Aprile 2002 Ora: 21:00

Psichedelia è la mia malattia. Stasera siamo in 2, io e Mario, a sfidarci sui synth di Max.

Nell’altra stanza il solito gruppo blues fa le prove.

La prima a passare ‘sotto i ferri’ è “Judy California”. Aspettavo questo momento: Max rispolvera un organo elettrico Farfisa, perfetto per un suono garage tra International Noise Conspiracy e B52s. Ci faccio dei giretti sopra. E’ una cosa fantasmagorica, cambia il mood della canzone in modo determinante. Max si lustra il pizzetto: significa che sta pensando qualcosa; in questo caso vorrebbe inserire un giro di basso sul pezzo. Quando la sala sarà libera ne vedremo delle belle. Per “Praline” montiamo la nostra Kawai monofonica da 150 mila lire. Ha qualche problema col volume degli attacchi, ma tutto sommato va che è una bellezza, tanto che costruiamo 2 frasi musicali sovrapposte e alla fine ci sentiamo molto “Guardiano del faro”.

Quella specie di accozzaglia sonora da ritagliare che alla fine diventerà “L’uomo incapace” avrebbe bisogno di un piano elettrico, ma quello che usiamo è scordato! Max prova a smontarlo per vedere come diamine si può mettere a posto, ma alla fine rinunciamo. Lasceremo il compito al Rhodes o al vibrafono, ovviamente quando il gruppo blues (“ai chent gettno satisfescion”) ci darà campo libero. Per ora ci limitiamo a inserire un effetto vento nel pezzo.

Qual’è l’idea per chiudere in bellezza la serata? Registrare una canzone nuova di zecca: “Uomo uovo”. Un loop di rumore elettronico che va avanti per alcuni minuti. Nessun problema. Tastiere liquide oscillanti, che entrano ed escono. Nessun problema (ma quante tastiere ha, sto disco???) Un synth a sostituire il basso. E qua cominciano i cazzi: rifare, rifare, no, sbagliato, rifare, aiuto, rifare, rifare... pensare alla ritmica, pensare alle battute, pensare alla struttura, rifare, ricomincia, rifare...

Alla fine ce la facciamo. Riascoltiamo, va benissimo.

Dal campionatore escono i pezzi di film che ho registrato l’altra sera.

“Sembrate gli Airfish!” dice Max. Ridiamo.

ALes (al_es@libero.it)



Continua, dopo una breve pausa, il racconto degli es, band trevigiana alle prese con le registrazioni del primo disco ufficiale che uscirà in autunno su Fosbury Records.

Per l'occasione recuperiamo quindi due 'puntate' del resoconto...

Luogo: Croce di Musile di Piave (VE) - "Maximum Volume studio"

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L'articolo Es [Veneto] - Studio report n°4 - n°5 di Redazione è apparso su Rockit.it il 2002-05-08 00:00:00

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