Le major vogliono i diritti anche sui mixtape ascoltati in prigione

Ha fatto discutere una causa dell'Universal contro alcune compagnie che confezionavano mixtape regalo per le famiglie che volevano inviare musica ai propri cari in cella. La richiesta è di 150,000 dollari per ogni brano del loro catalogo utilizzato illegalmente.

14/01/2015 - 16:02 Scritto da Redazione

All'Universal non piacciono i mixtape. Secondo la major discografica il termine è diventato sinonimo di “copertura per la pirateria”. Non importa se le canzoni siano mixate in unica traccia, se i brani non siano completi o se ognuno di questi finisca sfumando sul successivo, è sempre un'infrazione della legge sul copyright. L'occasione questa volta è la causa verso un gruppo di compagnie - tra cui la Centric Group e la Keefe Group – accusate di aver veduto dei pacchi dono pensati per i familiari di detenuti che vogliono spedire regali ai propri cari in prigione. All'interno di questi regali erano presenti dei mix con canzoni di Steve Wonder, Eminem, LL Cool J, James Brown, e i Jackson Five.

La richiesta di risarcimento da parte dell'etichetta discografica è di 150,000 dollari per ogni brano del loro catalogo utilizzato illegalmente. Al momento le compagnie coinvolte nella causa hanno deciso di non commentare pubblicamente l'accaduto.

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L'articolo Le major vogliono i diritti anche sui mixtape ascoltati in prigione di Redazione è apparso su Rockit.it il 2015-01-14 16:02:00

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