Descrizione

Bobo Rondelli racconta il disco traccia per traccia:

"Carnevali" è un omaggio al grande poeta Emanuel Carnevali, ingiustamente sconosciuto al grande pubblico ma anticipatore della moderna letteratura americana, che partì a 16 anni dalla Toscana verso l'America dell'inizio del '900, in fuga da un padre despota, contrario al genio della sua sensibilità poetica. Imparò l'inglese attraverso i cartelloni pubblicitari. Fu stimato da poeti illustri come Ezra Pound, da lui aiutato per pagare le spese ospedaliere una volta tornato a morire 40enne per encefalite in Italia. La mia voglia, in questo brano è quella di rendere noto questo nostro toscano genio.

"Cielo e terra" racconta la magia dell'incontro tra innamorati che sembra provenire da un disegno celeste, quasi divino, che non si può che viverlo come in una danza di primavera. Ispirato a "Le notti bianche" di Dostoevskij, riportato in pellicola da Luchino Visconti che trasferirà l'originaria storia, da San Pietroburgo in una innevata Livorno.

"Qualche volta sogno" è un viaggio di pace che il dormire ci regala. La cura dai sensi di colpa. E' una confessione onirica,Mpurificatrice e felliniana.

"Autorizza papà" esprime la voglia di un padre di tornar bambino insieme al figlio. Per quanto diseducativo, è il semplice bisogno di condividere amore nonostante i disastri della vita, attraverso il ridere insieme e mostrare al figlio ciò che si è senza alcuna imposizione ma insegnandogli a cercare il luna park della vita.

"Nara F." e' un omaggio puro all'amore materno che tutto perdona a un figlio e il desiderio di far conoscere tutte le ingiustizie subite durante un'infanzia sottoproletaria di un tempo, che mai come oggi sembra ripresentarsi come una condizione di cocente attualità.

"La statale cosmica" e' la magia dell'amore di due ragazzi in un contesto di una desolata provincia, dove gli abbracci in automobile sembrano portare alle stelle. “La voglia matta" e' il racconto di un sogno sempre più diffuso, divertente e onesto nelle vicissitudini e nei disastri ispirati dal Conte Mascetti interpretato da Ugo Tognazzi in "Amici miei".

"Tieni il mio amore" e' voler conservare quell'amore che c'è stato e non c'è più, trasformarlo e custodirne i bei ricordi in uno scrigno del tempo.

"Ugo's dilemma" parte dall'esistenza di un certo Ugo, personaggio livornese frequentatore di osterie passato più volte da matrimoni a vita di osteria. Ci vedo pure un dilemma di Tognazzi ed anche Cosini, noto personaggio di Italo Svevo.

"Maestro goldszmit" e' una nenia che omaggia un eroe enorme che il mondo dovrebbe conoscere e apprezzare. Un pedagogo ebreo che vedeva Dio attraverso i bambini, visti come angeli da amare e proteggere al fine del proseguimento di una giusta civiltà in pieno terrore dello Shoah.

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