La disposizione di un'orchestra sul palco dipende dal funzionamento del nostro cervello

Uno studio spiega il legame fra i due emisferi e l'elaborazione dei toni acuti e gravi

London Symphony Orchestra
London Symphony Orchestra - foto via summitrecords
03/05/2016 - 10:23 Scritto da Claudia Bertolini

Avete mai fatto caso alla disposizione di un'orchestra sinfonica sul palcoscenico? Se prestate attenzione noterete che gli strumenti a corda che producono suoni acuti siedono alla sinistra di quelli che producono toni gravi. Passando da sinistra a destra vediamo violini, viole, violoncelli e contrabbassi. Perché? L'organizzazione di un'orchestra non è data dal caso o da una consuetudine culturale, come guidare nel lato destro della strada, ma è legata alla nostra costituzione biologica. I toni acuti vengono elaborati meglio dall'emisfero sinistro del nostro cervello, mentre i toni più gravi tendono ad essere elaborati meglio da una regione simile ma localizzata nell'emisfero destro. La storia però non finisce qui e i ricercatori Richard Kunert del Donders Institute e Max Planck Institute for Psycholinguistics di Nijmegen (Paesi Bassi) ci raccontano qualcosa in più.

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Il nostro cervello, in alcuni casi, elabora infatti gli stimoli esterni provenienti da sinistra verso destra nel verso opposto. Ad esempio il violinista che vediamo sul palco tiene l'archetto con la mano destra, movimento che è però controllato dal suo emisfero sinistro. Quando legge lo spartito la pagina destra verrà proiettata nella corteccia visiva dell'emisfero sinistro. Le stranezze sull'evoluzione dell'organizzazione del cervello non sono ancora del tutto chiare, ma questo particolare incrocio sinistra-destra influenza tuttora gli esseri umani che ascoltano un'orchestra. Quanto conta davvero tutto questo? Quante volte avete sentito parlare del vantaggio che ha l'orecchio destro nel percepire i toni più acuti? La psicologa Diana Deutsch della University of California ci da una dimostrazione scientifica, pubblicando una strabiliante illusione che permette di provare a percepire la divisione dei toni all'interno della corteccia uditiva. Ascoltate questo audio per rendervene conto. (Servono degli auricolari stereo per percepire l'illusione). 

In quale orecchio sentite meglio la melodia più acuta? Ora invertite gli auricolari e riproducete di nuovo l'audio. In quale orecchio sentite la melodia acuta adesso? La risposta a entrambe le domande dovrebbe essere l'orecchio destro. Per finire fate partire di nuovo l'audio mettendo però solo un auricolare. Finora durante l'ascolto dovreste aver sentito i toni acuti e gravi rispettivamente nell'orecchio destro e sinistro. Ma il vostro cervello ha riorganizzato la posizione a causa del bias dovuto all'organizzazione del cervello.

La questione fondamentale è quindi: se l'orecchio destro sente meglio i toni acuti, perché gli strumenti che producono suoni acuti sono posizionati sulla sinistra? È per il beneficio dei musicisti stessi, i quali devono ascoltarsi attentamente tra loro per suonare insieme. Per questo la posizione di seduta ottimale è quella con i toni acuti dal lato del corpo che meglio sente i toni acuti. Questo ovviamente va a discapito (anche se in maniera piuttosto irrilevante) dell'ascoltatore. 

 

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L'articolo La disposizione di un'orchestra sul palco dipende dal funzionamento del nostro cervello di Claudia Bertolini è apparso su Rockit.it il 2016-05-03 10:23:00

Tag: scienza

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