La risposta è nel vento: 10 cover italiane di Bob Dylan

Sarebbe impossibile fare un elenco di tutte le volte in cui Bob Dylan è stato cantato in italiano, eccone quindi una selezione di dieci da raccontare

Bob Dylan + armonica
Bob Dylan + armonica

Quante cover di canzoni di Bob Dylan esistono? Un’infinità, poco ma sicuro. Sono tanti, forse troppi, a poter dire di aver reinterpretato una canzone di un premio Nobel. Anche in Italia, dove il signor Zimmerman ha sempre goduto di stima e popolarità. Sarebbe impossibile raccogliere tutte le cover dylaniane realizzate nel Belpaese, per cui ne abbiamo scelte 10 da raccontare, da Vinicio Capossela ad Adriano Pappalardo. Già: tanti, anzi, troppi.

Vinicio Capossela - La nave sta arrivando

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Vinicio Capossela si appropria di “When the ship comes in”, tratta da “The times they are a-changing”, canzone resa immortale dall’esibizione che ne diedero lo stesso Dylan e Keith Richards al Live Aid. “La nave sta arrivando” è inserita nella edizione deluxe di “Marinai, profeti e balene”. 

Fabrizio De André - Via della povertà

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Scritta in collaborazione con Francesco De Gregori e contenuta nell’album “Canzoni”, “Via della povertà” è l’adattamento italiano di “Desolation row”. Ad Asti, nel 1974, in un concerto che avrebbe anticipato la sua prima storica tourneé, Faber ne modificherà il testo inserendo alcuni personaggi politici (e non) dell’epoca, da Giorgio Almirante a Enrico Berlinguer, passando per Papa Paolo VI a Indro Montanelli. Durante i live del 1982, la canzone verrà attualizzata con l’ingresso di Bettino Craxi, Sandro Pertini, Karol Wojtyla e tanti altri. De André si riavvicinerà a Mr. Zinnerman grazie all’album “Rimini”, tra i cui solchi compare “Avventura a Durango”, cover di “Romance in Durango”, tradotta da Massimo Bubola

Francesco De Gregori - Come il giorno

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Francesco De Gregori non ha mai nascosto il suo amore per Bob Dylan, tanto da meritarsi il titolo di “Dylan italiano”. Alla fine del 2015, il cantautore romano omaggia il suo maestro pubblicando un album dall’esplicito titolo “De Gregori canta Dylan - Amore e furto”, all’interno del quale infila undici cover, tra le quali un’ulteriore versione di “Desolation row” e questo bel rifacimento di “I shall be released”, dal titolo “Come il giorno”.

Al the Coordinator - Girl from the north country


Registrato all’anagrafe come Aldo D’Orrico, Al the Coordinator è un one man band con la chitarra acustica a tracollo, uno deciso a rinverdire i fasti del blues, del bluegrass e del folk. Con l’America del nord come stella polare e Bob Dylan faro illuminante. Non per niente, il suo album di esordio, “Join the Coordinator”, contiene “Girl from the north country”, peraltro ripresa, anni prima, da illustri colleghi del calibro di Johnny Cash e Neil Young.

I Nomadi - Ti voglio

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In piena epoca beat, anche quei figli dei fiori de I Nomadi offrono il proprio tributo al futuro premio Nobel con “Ti voglio”, rivisitazione di “I want you”, il cui testo è curato da Giorgio Calabrese.

Adriano Pappalardo - Ai miei figli che dirò

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In ogni playlist che si rispetti deve sempre comparire un pezzo trash. In soccorso arriva Adriano Pappalardo, che prende tra le sue possenti mani “Knockin’ on heaven’s door” e la massacra senza pietà con la complicità di Amerigo Paolo Cassella, autore del testo. Il pezzo è contenuto in “Mi basta così” (e a questo punto la battuta sceglietela voi), un album mai ristampato in cd. Facile capire il perché.

Perturbazione - It ain’t me babe

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Canzone che non è parte della discografia ufficiale dei Perturbazione ma che un tempo faceva spesso capolino ai loro concerti. Il video che vi proponiamo è stato girato al Festival di Internazionale di Ferrara il primo ottobre 2010.

Luigi Tenco - La risposta è caduta nel vento

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“Blowin in the wind” ha messo d’accordo un po’ tutti, dai gruppi parrocchiali a quelli di sinistra più o meno estrema fino ai fricchettoni. Merito di parole ispirate e intense, che in Italia sono state tradotte da Mogol. Il brano ha avuto numerosi interpreti, tra i quali un Luigi Tenco ancora influenzato dal beat. “La risposta è caduta nel vento” resterà inedita fino al 1972, ovvero fino a quando non uscirà l’album postumo “Luigi Tenco canta Tenco, De André, Jannacci, Bob Dylan”.

Kings - If you gotta go go now

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Una delle più importanti band della scena beat tricolore, i Kings mostrano una particolare predilezione per l’arte di Bob Dylan, del quale coverizzano ben tre brani: “Blowin in the wind” (“La risposta nel vento”), “It ain’t me baby” (“Bambina, non sono io”) e “If you gotta go go now”.

Mixed Up Confusion - Mr. Tambourine Man

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È il 1987 quando esce “The invasion of the Tambourine men”, un ep autoprodotto con sei brani interpretati da altrettanti gruppi. Tra i quali i Mixed Up Confusion (ragione sociale presa in prestito, guarda un po’, dal primo singolo di Bob Dylan), che tirano fuori dal cilindro un’interpretazione malata e, a parere di chi scrive, entusiasmante di “Mr. Tambourine Man”.

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L'articolo La risposta è nel vento: 10 cover italiane di Bob Dylan di Giuseppe Catani è apparso su Rockit.it il 2016-10-17 11:34:00

COMMENTI (1)

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  • faustiko 8 anni fa Rispondi

    Bignamino imperdibile. #BobDylan #nobel #cover