Questo venerdì è stata approvata la delega sulla cultura umanistica che, insieme ad altri decreti legati alla legge 107/15 inerente alla riforma della scuola, segnerà in modo evidente il ruolo della musica nell’educazione degli studenti italiani. Secondo quanto riporta il Corriere, saranno stanziati due milioni di euro all’anno per assumere 2.400 insegnanti dedicati alla musica e inserire così l’insegnamento musicale a pieno titolo nel piano formativo delle scuole di ogni ordine e grado.
A scuola quindi si potrà imparare “a leggere, scrivere, a far di conto e a far di canto”, così ha commentato Luigi Berlinguer, ex ministro dell’istruzione e ora a capo del Comitato Nazionale per l’Apprendimento della Pratica Musicale (Cnapm), un organo del Miur che si occupa della formazione dei docenti in ambito musicale.
Un passo avanti positivo, quindi, che si aggiunge ad altri segnali incoraggianti raccolti negli ultimi anni. Secondo i dati del Cnapm, già il 40% delle scuole italiane punta sulla musica e molte hanno superato i vecchi standard di insegnamento - oltre al flauto dolce tanto odiato da Morricone - per dedicarsi a progetti più ambiziosi come orchestre nate direttamente in classe o bande musicali che si possono esercitare tramite un videogame che sfrutta la realtà virtuale.
Alla base di tutte queste iniziative è nato, infine, Musicaescuola.it il sito voluto da Miur e Cnapm per raccogliere tutti i dati e le attività inerenti all’istruzione musicale in Italia.
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L'articolo Sempre più spazio alla musica a scuola: stanziati due milioni di euro all’anno di Sandro Giorello è apparso su Rockit.it il 2017-04-12 10:43:00
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