Indossatori di magliette di band e dove trovarli

Nessun giudizio, solo constatazione: le magliette delle band non si usano più, ma esistono ancora alcune categorie di indossatori incalliti

Foto di Alessandro Sozzi
Foto di Alessandro Sozzi
07/06/2018 - 11:18 Scritto da Simone Stefanini

La domanda è semplicissima: quando comprate le magliette delle band sui banchi del merch (quelli ufficiali, non i tarocchi fuori che dopo una lavatrice stanno alla Barbie), poi le indossate? Sulle prime può sembrare una cazzatona, ma nasconde tutta una serie di riflessioni sociologiche su quanto sia cambiato l'approccio del pubblico ai concerti.

La t-shirt recante logo o artwork della band, in un tempo recente eppure remoto, era il cimelio più ambito da portare a casa, per mostrare a tutti il nostro amore nei confronti del gruppo/cantante, per riconoscersi tra simili nell'epoca pre-Tinder, per indossarla al concerto del tour successivo della band facendo pesare a tutti che siete fan di lungo corso.

Oggi i banchi del merch sembrano una succursale di Etsy e vendono dalle classiche magliette alle shopping bag, giacche brandizzate, vinili, spille, bandiere, libri, maschere, gadget assortiti, se prendi tre cose un adesivo gratis, quindi con un'offerta così ampia non tutti si gettano a pesce sulla maglietta, preferendole accessori più inusuali e spesso, facendo anche errori di valutazione con ripercussioni bibliche.

Pensate ai poveracci presi dalla FOMO (Fear Of Missing Out) che nell'attesa del main act comprano il vinile (shopper in regalo così sai dove metterlo) e poi vanno in mezzo alla folla ma non se la godono mai per paura di spezzarlo e rimpiangono tempo zero di aver voluto fare gli hipster a tutti i costi invece di aspettare la fine del concerto per gli acquisti.

Magliette, dicevamo. Siamo soliti frequentare festival e concerti, uno lo organizziamo pure quindi un po' d'occhio sulla situazione merch ce l'abbiamo e ci sembra che, al netto delle magliette vendute che sono sempre tante, tra il pubblico ci siano sempre meno magliette delle band indossate. 

Nessun giudizio, solo constatazione: il pubblico italiano si sta coachellizando. Al tipico abbigliamento da scappato di casa del festival che vede maschi e femmine vestite come fonici con magliette nere delle band, pantaloni corti con mille tasche, scarpe comodissime e zaino con dentro un cambio totale e tutto il necessario per sopravvivere all'apocalisse zombie, oggi si preferisce un outfit da aperitivo. Ragazze e ragazzi che sembrano usciti dal catalogo di American Apparel, arrivando a sfoggiare persino tacchi e mocassini di cuoio nel fango, muniti solo dei soldi e delle chiavi di casa, ammantati di camicie di raso, belli come i bonifici che arrivano puntuali. 

L'unica possibilità che hanno le tanto bistrattate t-shirt per entrare nei nuovi outfit è quella di essere sempre più belle, con grafiche che sono veri e propri pezzi d'arte, con sempre meno riferimenti alle band, per una cosa vedo non vedo carbonara che capiscono solo i fan. Vanno molto quelle post meme, ironiche, tipo le Magliette Sbagliate o quelle bianche con Madonna anni '80, Justin Bieber, Michael Jackson con ET e compagnia. In caduta libera e rovinosa, quelle politiche tipo il Che Guevara che fuma il sigaro o robe 90s inneggianti alla rivoluzione. Concerti metal, punk o stadi di Vasco riequilibrano il tutto: solo lì si possono ammirare ettari di prati coltivati a magliette delle band, quindi il business non è morto, ha solo trovato il suo habitat naturale.

In queste assemblee di fan si possono riconoscere varie tipologie di incalliti e orgogliosi indossatori di magliette delle band, tipo:

Quelli che indossano la maglietta della band quando c'è il concerto della band, per risultare più banali possibili a occhio umano. Perfetta se in combo con faccia comune, altezza media, corporatura normale. Perderli e ritrovarli tra la folla non è mai stato così difficile.

via GIPHY

Quelli che hanno una maglietta sola, magari una Soundgarden del '92 che ormai regge l'anima coi denti, ma che indossano fieramente a ogni concerto per far vedere a tutti che erano lì. Morta la maglietta, smetteranno di andare ai concerti.

Quelli che comprano le magliette di band che palesemente non hanno mai ascoltato per fare i fighi in giro, tipo in teatro da Brunori con la t shirt degli Slayer, che se poi il custode vi chiede di cantare War Ensamble e voi non la sapete fa bene a cacciarvi a calci.

Quelli della maglietta dei Joy Division anche al concerto di Nek Pezzali Renga per far vedere che sono lì per fare i post ironici ma dentro hanno un'anima nera e tumultuosa, stessa soluzione applicata sopra ma con la canzone "Shadowplay".

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Quelli che vanno ai concerti dei fuoriusciti delle band con la maglietta della ex band d'appartenenza: Nirvana dai Foo Fighters, Oasis da Noel o Liam, Sonic Youth da Thurston Moore. Lunapop da Cremonini invece è sempre un tocco di classe.

Quelli con le magliette tarocche con le grafiche fatte in carcere di massima sicurezza da detenuti ipovedenti, giusto per mettere subito le cose in chiaro: siamo poveri ma almeno non abbiamo stile.

Quelli con le magliette tarocche con le grafiche fatte in carcere da detenuti ipovedenti ma indossate post ironicamente, giusto per far vedere che siamo super freschi e in quel caso è un problema poi conoscere gente come noi e valutare dalla prima occhiata se sono post ironicamente poveri o semplicemente poveri. Tante unioni sono state rovinate da questo equivoco, dovrete affinare i sensi per capire chi finge, è un attimo che vi ritrovate fidanzat* con qualcuno che pensavate blogger e invece è solo disoccupato.

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L'articolo Indossatori di magliette di band e dove trovarli di Simone Stefanini è apparso su Rockit.it il 2018-06-07 11:18:00

COMMENTI (1)

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  • giack 6 anni fa Rispondi

    Io le compro ancora le magliette a fine concerto, se ho soldi, se non costano un'assurdità (nel qual caso si passa oltre). Le indosso comunemente, ma se capita ai concerti della band le metto volentieri.

    Nota a margine c'é stato un periodo che le magliette tarocche avevano grafiche molto più fighe di quelle originali, verissimo che duravano meno... ora in termini grafici quelle originali hanno riguadagnato terreno, ma a scapito della qualità.. adesso quelle originali rischiano di durare meno di quelle tarocche..