L'eredità dell'hip hop: intervista ad Alien Army

Alien Army rappresenta l'eccellenza del turntablism italiano e non solo

Alien Army
Alien Army

Alien Army è un gruppo storico per il rap italiano: eccellenza nel turntablism (l'arte del djing, il sapersi muovere dietro i giradischi, disciplina fondamentale per la cultura hip hop), da sempre promuovono una propria idea di know-how musicale, fatta innanzitutto di schiettezza e buone intuizioni. Dal primo mixtape a oggi, infatti, non è sbagliato dire che l'80% dei migliori DJ italiani per tecnica e stile è passato sotto la scuderia targata DJ Skizo. Tornati in studio ancora una volta, ecco le due chiacchiere che abbiamo scambiato per l'uscita di "Goodmorning Worldwide".

Alien Army è una realtà storica del turntablism italiano. Cosa vuol dire per un gruppo così eterogeneo ritrovarsi ogni volta a mettere giù un disco?
DJ FAKSER:
Alien Army è un gruppo sicuramente eterogeneo, in quanto, a prescindere da quel collante fondamentale che è la passione per il turntablism - senza la quale nulla di tutto ciò che ci riguarda, sia individualmente che collettivamente, sarebbe potuto esistere - ciascuno di noi ha una propria storia, un proprio gusto musicale, un proprio stile e una propria cultura. Questo è un tratto distintivo di molti gruppi (musicali e non) ed è assolutamente logico che ci sia, perché creare un'aggregazione di diverse menti per dare vita ad un progetto significa determinare una coesione non solo tra le affinità, ma anche e soprattutto tra le diversità di cui ciascuno è portatore. Lavorare assieme significa, per noi, confrontarci, discutere, trovare di volta in volta la soluzione che più ci appaga e tradurla in musica. Ed è proprio questo il senso nel quale deve essere intesa l'eterogeneità di Alien Army: un gruppo di persone diverse ma con obiettivi convergenti.

Arrivate in studio con delle idee precise o lasciate spazio all'improvvisazione?
DJ FAKSER:
Il nostro metodo di produzione non segue una direzione univoca, ma si adatta di volta in volta alle tipologie e alle caratteristiche dei brani da realizzare e, di conseguenza, ne dipende in modo diretto. Se si tratta di un'introduzione o comunque di un brano di breve durata, allora può ben accadere che l'improvvisazione abbia un ruolo predominante sulla progettualità. Al contrario, brani più complessi o elaborati vengono quasi sempre realizzati a partire da una cornice ritmico-melodica di riferimento già abbastanza chiara, che richiede poi di essere affinata e riempita di contenuti ulteriori. È un continuo divenire, in sostanza. L'improvvisazione, comunque, è essenziale allo scratch, per cui la gran parte di ciò che viene fatto solo ed esclusivamente al giradischi costituisce pur sempre musica improvvisata. Questo vale in modo particolare per gli assoli di scratch.

Come avete scelto le voci del disco? 
DJ SKIZO:
Abbiamo lavorato per dare un impronta musicale a questo nuovo disco assieme a Smc Italia e le scelte sono cadute su Shorty, Forelock e Nasia Alzhanova, poi abbiamo consolidato la nostra collaborazione con Rap Pirata che è una realtà concreta che si muove fuori dagli schemi delle etichette scontate. Poi è arrivato Moder e tanti altri ospiti all’interno del disco che hanno contribuito a realizzare un prodotto fresco. Non abbiamo fatto calcoli di mercato ma di feeling nelle collaborazioni che è alla base di un suono vero.
I produttori interni come Chryverde, Mandrayq,  Shorty e ovviamente io hanno fatto il resto. Tutte le parti di scratch sono a cura di Fakser e 5L, che rappresentano un'eccellenza italiana e mondiale. Poi c'è sempre il mio tocco finale per dare su ogni traccia l'impronta originale.



Mi sembra ci sia un certo legame con il know-how bolognese. Come mai?
DJ SKIZO
: Il mio legame con Bologna esiste da sempre, quella città ha ricoperto un avamposto nel mondo dell’hip hop. Bologna ha sempre avuto delle eccellenze nelle varie branchie e ogni volta che ritorno in città respiro questa cosa, il tempo in quella città non si è mai fermato e i suoi artisti sono concreti.

Torniamo al lavoro in studio: com'è cambiata la direzione artistica di disco in disco? 
DJ SKIZO
: Non c’è mai stata una vera direzione artistica ma una sorta di overlooking sul lavoro da parte mia per poter mantenere l’impronta originale del gruppo che ricordo a tutti è uscito con il suo primo tape nel 1996… di strada ne è stata fatta tanta e per mantenere una continuità produttiva abbiamo lavorato duro, anno dopo anno, con l’avvicendamento delle risorse umane che hanno collaborato a fare crescere il gruppo stesso.

In un'intervista leggevo di uno Skizo recentemente più democratico. E prima?
DJ SKIZO:
 (sorride, ndr) No, non c'è uno Skizo democratico (brutta parola), c’è un artista più intelligente che pesa le sue parole in maniera più matura per arrivare meglio all’obbiettivo. Cambiare e segno di flessibilità e crescita sia nella vita che nella musica. Ho combattuto battaglie concrete nell’hip hop mettendo a segno alcune vittorie importanti come incassando sconfitte. L’importante è mantenere alta questa meravigliosa musica che ci è stata consegnata da chi è arrivato prima di noi. Rispettare i maestri è alla base cosi come conoscere la propria storia per poterne scrivere una nuova.
In generale vivere una vita che valga la pena di essere ricordata.

Quale sarà la formazione live con cui andrete in giro?
DJ SKIZO:
 Abbiamo delle formazioni che si avvicendano a seconda della tipologia di show che ci viene richiesto e che varia di volta in volta anche per potere dare a tutto il collettivo la possibilità di portare stili diversi sui palchi. Abbiamo una composizione del gruppo divisa tra produttori, uurntablists e DJs e ognuno di noi ha un suo spazio produttivo esecutivo che si alterna.

Avete in mente una prossima mossa come gruppo o vi concentrerete sulle carriere soliste?
DJ SKIZO:
Ognuno di noi sta lavorando già da tempo su progetti solisti, non ultimo io che ho pronti due lavori che spalmerò tra 2018 e 19. Seguirà un secondo episodio dedicato a rap e musica, e un nuovo disco di turntablism con ospiti da tutto il mondo, ma sempre di più stiamo spingendo per trasmettere a tutti la grande passione che c’è dietro Alien Army in termini di Azioni-Show-Produzioni-Gare-Musica.

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L'articolo L'eredità dell'hip hop: intervista ad Alien Army di Raffaele Lauretti è apparso su Rockit.it il 2018-07-25 11:47:00

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