Francesco Lucidi, un batterista italiano in Rocketman, il film sulla vita di Elton John

Abbiamo scambiato quattro chiacchiere con Francesco Lucidi, che interpreta Nigel Olsson nel nuovo film dedicato ad Elton John

23/10/2018 - 15:04 Scritto da Chiara Longo

Arriverà nelle sale a fine maggio del prossimo anno "Rocketman", il film sui primi anni di carriera di Elton John fino al 1980, diretto da Dexter Fletcher per la Paramount Pictures. Nel cast tanti attori molto noti al pubblico, come Taron Egerton  (che avete visto in Kingsman) nella parte di Elton John, Jamie Bell, che tutti ricordano come Billy Elliot, nella parte di Bernie Taupin, il paroliere di Elton John; Richard Madden, il Robb Stark di Game of Thrones, interpreta John Reid, manager e compagno di vita del protagonista e Bryce Dallas Howard (figlia di Ron Howard) sarà sua madre. Quello che forse non sapete però è che nel cast c'è un unico italiano che in realtà non è un attore, ma un batterista che vive a Londra e che sta facendo tantissime esperienze straordinarie.

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Nato a cresciuto a Foligno, 10 anni fa Francesco Lucidi si è trasferito oltre manica quasi per caso "Avevo sempre vissuto a Foligno e facevo il tecnico di attrezzature elettromedicali, poi appena staccato il turno correvo a suonare. In Italia avevo vinto dei contest internazionali di batteria e uno dei premi consisteva in un abbonamento a un magazine per batteristi. Sfogliandolo un giorno vidi un annuncio per una borsa di studio a Londra, all'Institute of Contemporary Music Performance, all'epoca non parlavo neanche inglese ma la vinsi. All'inizio è stato traumatico, molta gente è venuta qui perché voleva andare via dall'Italia ma io non sapevo bene cosa fare, anche se in Italia quando dicevo di voler fare il musicista la gente rideva. Alla fine sono rimasto qua".

Negli anni a Londra Francesco ha potuto suonare con tanti musicisti importanti con cui ha affrontato tour mondiali che l'hanno portato su palchi altrettanto importanti, per esempio in apertura a Bob Dylan in Polonia con la violinista Anna Phoebe o sempre come spalla per i Korn. Ma una delle esperienze più strane e interessanti è la sua partecipazione a Guitar Hero Live, l'ultima versione del noto videogioco rilasciata nel 2015. In questa edizione infatti è possibile scegliere di suonare con una vera e propria live band, che reagisce positivamente o meno a seconda della vostra perfomance. Francesco è il batterista dei Blackout Conspiracy, una band fittizia di alternative metal tra quelle disponibili nel gioco. Se sceglierete di suonare in questa band, sarete sul palco con Francesco: "Abbiamo registrato tutto live, con il pubblico, il palco, le band, i musicisti, è davvero tutto dal vivo. Ci sono voluti tre mesi per essere preso, hanno fatto più di 600 audizioni. Al primo provino mi hanno chiesto di suonare i Foo Fighters, nel secondo gli Alterbridge, poi al terzo mi hanno preso. Sono un batterista energico e anche 'scomodo', quindi mi hanno preso per la sezione alternative metal".

In questo trailer del gioco potete vedere cosa intende Francesco quando dice di essere un batterista energico:

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Anche nel film su Elton John Francesco ci è finito quasi per caso, quando un'agenzia con cui era in contatto gli ha chiesto di inviare il giorno stesso un video in cui eseguiva "Crocodile Rock" in versione live e studio. "All'inizio ho dovuto declinare, in quel momento ero ad Amsterdam a fare delle sessioni di batteria e non sarei riuscito a inviare per tempo il video. Il giorno dopo mi hanno ricontattato e ho fatto questi due video, solo due giorni dopo mi hanno avvisato che ero stato preso e che nel giro di un paio di settimane avremmo cominciato a girare, è stato tutto molto veloce". A quanto pare i video inviati hanno fatto colpo sul regista, che ha trovato anche una vaga somiglianza con Nigel Olsson, lo storico batterista della Elton John Band. Come si vede nel trailer i costumi e le scenografie sono una parte fondamentale per ricostruire lo stravagante mondo di Elton John in quegli anni: "Scarpe con zeppe altissime, scomodissime, non so come facessero all'epoca. Inoltre la zeppa era in legno, una giornata intera con quelle scarpe e tornavo a casa col mal di piedi. I costumi erano molto estrosi, camicie coloratissime, pantaloni a zampa, nel film inoltre porto una parrucca, ogni mattina solo per trucco e parrucco ci voleva un'oretta. All'inizio avevano pensato di tenere i miei capelli però il taglio è troppo moderno rispetto ai canoni degli anni '70. Comunque i backstage erano pieni, vagonate di abiti, gioielli, accessori, dei colori incredibili."

"È stata una figata per come la gente si rapportava con me, come se fossi una rockstar. Sul set erano tutti molto gentili da subito, avevano imparato il mio nome, anche gli attori principali. Siamo diventati amici. Nel primo shoot abbiamo suonato insieme e sono rimasti tutti molto contenti. Una cosa che mi ha reso molto felice è stata che il regista, Dexter Fletcher, ci ha tenuto a sottolineare col resto del cast che fossi italiano, perché lui ama il nostro Paese e ci viene spesso in vacanza".

In totale le riprese delle parti con Francesco sono durate una ventina di giorni, non solo scene di live, ma anche di backstage, prima e dopo i concerti, compresi i party. "Non posso dire di essere cresciuto con Elton John, prima del film mi sono preparato guardando dei documentari, anche se poi ascoltando il Greatest Hits ho scoperto che conoscevo 3/4 dei suoi pezzi più famosi, adesso mi è rimasta nel cuore "Crocodile Rock" perché è stata quella che ho suonato per il provino e mi ha permesso di ottenere il lavoro."

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L'articolo Francesco Lucidi, un batterista italiano in Rocketman, il film sulla vita di Elton John di Chiara Longo è apparso su Rockit.it il 2018-10-23 15:04:00

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