Foto Profilo: Merio

Foto Profilo è la nostra rubrica con cui presentiamo nuovi artisti: oggi è il turno di Merio.

Merio (copertina di "Pezzi di Merio")
Merio (copertina di "Pezzi di Merio")

Torna la nostra rubrica Foto Profilo, con cui continuiamo a perseguire la nostra missione primaria: presentarvi nuovissime e validissime realtà del panorama musicale italiano. La regola è solo una: per ogni risposta, una foto. Oggi è il turno di Merio, che dopo l'esperienza nei Fratelli Quintale ha esordito come solista lo scorso settembre con "Pezzi di Merio" (Costello's Records). Scopriamo qualcosa in più su di lui.

Credo che prima di tutto sia necessaria una domanda: tu e Frah Quintale, ti va di raccontare un po’ come è iniziato tutto? Qualcuno forse non sa e penso sia importante approfondire. Cosa sei contento di aver fatto insieme a lui e cosa non ti ha convinto in questo percorso?
È iniziato per gioco, come tutte le cose belle, da piccolissimi. Abbiamo sempre fatto musica insieme, sono contento di tutto quello che abbiamo fatto e ne vado fierissimo. Ad una certa però ho avuto una forte esigenza di ritrovare me stesso e provare a fare qualcosa da solo.

(tutte le foto sono di Silvia Violante Rouge, Styling: Alessandra Di Nicola)

Ho ascoltato il tuo album solista d’esordio per diversi giorni e sono arrivato alla conclusione che sia, probabilmente, uno dei dischi migliori del genere usciti negli ultimi mesi. Parlano di Guè Pequeno, ma io non sono per niente d’accordo. Cosa pensi di questo riferimento un po’ abusato e, secondo me, a tratti anche fuorviante?
Con il rap italiano ci sono cresciuto. Guè lo ascolto da sempre, quindi sicuramente qualcosa di suo lo porto nel mio background, però la mia musica viaggia su una wave diversa.

Per sfatare ogni dubbio, o magari forse chissà per confermarlo, ci diresti cosa sei solito ascoltare e cosa ti piace?
Vado molto a periodi, ultimamente mi piace ascoltare i vecchi la domenica mattina che urlano fuori dalla messa.

Secondo te in questo momento chi sono, al di là dei tuoi gusti e delle tue influenze e ispirazioni, le band o i progetti musicali che meritano più attenzione?
Mi piace un sacco la trap emergente. Stanno portando un sacco di wave fighissime, tipo la Bilogang, Young Greggio, Young Vezzo, Thelonius B, Radical, Spender, Young Gucci, Taxi, Manali SPA, Bhood. In Italia siamo pieni di talenti, ma purtroppo il talento non basta più, siamo carne al macello!

Oltre alla musica credo, da sempre, che l’atto del creare qualcosa sia condizionato anche da altro. Libri, cinema, arte, serie tv, etc. Mi piacerebbe sapere chi è Merio. Quali sono, per esempio, le cose che contano per lui.
Piacerebbe anche a me sapere chi è Merio, nel frattempo racconto la mia vita e cerco di capirlo. Quando scrivo cerco di ispirarmi al mio vissuto, non c’è niente di più vero della vita quotidiana, quello che viviamo sulla nostra pelle. Per quel che mi riguarda devo sempre sbatterci la faccia, sennò non mi diverto. Le cose che contano per me? Il buio, la musica, il silenzio e saper stare da solo.

In “Settembre”, forse uno dei brani più belli di “Pezzi di Merio”, si avverte un’atmosfera malinconica eppure scintillante, direi appunto quasi un autunno esistenziale, che potrebbe sommariamente rappresentare ogni brano di questo disco. I testi lucidi si incastonano perfettamente nelle cornici di basi austere: “La stagione è già finita / La mia faccia a tratti è divertita / Cerco una traccia di me in te bambina / La luna che mi guarda spazientita / Settembre arriva / Batte sulla spalla / La pioggia mi ricorda che devo restare a galla”. Per me rappresenta e racconta perfettamente un disagio generazionale attuale evidente. La necessità di sopravvivenza nonostante situazioni esterne avverse come fossero intemperie. Cosa pensi di questo preciso momento storico che stiamo vivendo?
Penso che siamo la conseguenza di chi ci ha cresciuto, alcuni sono fortunati, altri un po' meno. In generale ho come l’impressione che ormai alla gente vada bene tutto, c’è un pressappochismo disarmante: se li convinci che la merda sa di vaniglia alla fine se la mangiano. Vedo poco interesse, poca ricerca, eppure con tutta questa tecnologia che ci sta inghiottendo abbiamo il mondo a portata di mano, dovrebbe essere il contrario giusto? Ma come si dice: le cose le apprezzi veramente solo quando non le hai più. A volte ci dimentichiamo cosa conta davvero.

Dopo l’uscita di “Pezzi di Merio” cosa succederà adesso? A qualche mese dall’uscita del disco ti puoi considerare soddisfatto di come è stato accolto da pubblico e critica?
In genere non mi aspetto mai nulla dalla vita, di modo che tutto quello che arriva me lo godo al 100%. Sono molto contento di come è stato accolto il disco e sono contento, soprattutto, di essere riuscito a comunicare alle persone quello che avevo in mente, Ci sono morto dentro questo album e quando arrivi al cuore della gente, beh, è una delle soddisfazioni più grandi.


Di seguito i prossimi appuntamenti live di Merio.

1 febbraio Torino Spazio 211

2 febbraio Bergamo Edonè

8 febbraio Osimo (AN) Loop

9 febbraio Bologna Der Kindergarten

15 febbraio Seregno (MB) HT Factory

23 febbraio Cavriago (RE) Circolo Kessel

8 marzo Vigevano (PV) Laroom

16 marzo Savignano (FC) Sidro

11 maggio Ferrara Officina Meca

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L'articolo Foto Profilo: Merio di Natan Salvemini è apparso su Rockit.it il 2019-01-22 11:25:00

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