Angelica e Giacomo Ferrara: la collaborazione che non ti aspetti

"Vecchia Novità" è il nuovo brano firmato dalla cantautrice con un featuring davvero insolito: l'attore che interpreta Spadino nella serie "Suburra". E suona talmente bene che quasi non ci credi

Foto di Giulia Cortinovis/Rockit
Foto di Giulia Cortinovis/Rockit

Se avete seguito i loro canali social, oggi avete avuto la risposta ai mille interrogativi che vi eravate posti: “Vecchia Novità” è il nuovo brano di Angelica con Giacomo Ferrara, e il risultato finale non delude affatto. 

Lei di musica si nutre da sempre: ex leader dei Santa Margaret, Angelica da quest’anno ha deciso di intraprendere la sua avventura solista con la pubblicazione del disco Quando finisce la festa per Carosello Records. Ti senti un persona malinconica?”, le ho chiesto durante la nostra chiacchierata in redazione . “Forse sì, ma vedo comunque il bicchiere mezzo pieno”, dice. “Alla festa alla fine vedi che ci è andata”, aggiunge Giacomo. Classe 1990, è una delle promesse del giovane cinema e del piccolo schermo italiano: nella serie televisiva Netflix Suburra, è Spadino, il fratello del boss del clan "zingaro" degli Anacleti.

“Vecchia Novità” è il punto di unione tra questi due mondi, che sembrano lontani, ma che hanno più cose in comune di quanto si creda. Il brano è il risultato di un incontro casuale, di quadri astrali, di un’amicizia nuova e di tutte quelle cose che nascono con spontaneità. Ce lo siamo fatto raccontare direttamente da loro. 

Foto di Giulia Cortinovis
Foto di Giulia Cortinovis

 

Lo avete chiesto a tutti nelle vostre storie Instagram, ora lo chiedo io a voi: di che segno siete? 

ANGELICA: Acquario, ascendente Cancro.

GIACOMO: Sagittario, ascendente Pesci.

Come siete finiti a fare un pezzo insieme? 

ANGELICA: In realtà questo pezzo è nato un sacco di tempo fa, doveva rientrare nel mio disco (Quando finisce la festa), solo che non aveva un ritornello. Mi piaceva l’idea che rimanesse ancora ibrido, con un tassello mancante. L’ho fatto ascoltare un giorno ad Alessandro Raina ed il ritornello è nato in maniera molto spontanea, naturale. Il pezzo era cantato tutto da me sulle strofe, con la voce di Alessandro che guidava il ritornello; lì mi sono resa conto che una voce maschile ci sarebbe stata proprio bene a cantare quelle parole. Qualche tempo fa ero a Roma per un concerto e Giacomo mi era venuto a sentire; una volta terminato siamo finiti a fare serata insieme e gli ho fatto sentire il brano. A un certo punto Giacomo si è messo a cantare ed era bravissimo: armonizzava proprio bene, lì è stata la miccia che si è accesa. Quando siamo tornati a Milano, siamo andati in studio e in mezza giornata abbiamo registrato. 

GIACOMO: Conosco Angelica perché sono suo fan. Le ho scritto su Instagram per farle i complimenti, poi ci siamo conosciuti quella volta a Roma. Il pezzo mi è piaciuto da subito, anche se l’ho sentito per la prima volta mentre eravamo in strada a San Lorenzo nel bel mezzo di una serata. Io ho studiato in un’accademia di recitazione dove ci si approcciava anche al canto, però non avevo mai pensato di potermi cimentare nel campo musicale: il mio obiettivo è sempre stato il cinema. Però quando mi ha messo la pulce nell’orecchio ho voluto provare, e alla fine è andata bene. 

Una volta che l’hai cantata, registrata e sentita nella sua versione finale come ti sei sentito? 

GIACOMO: A un certo punto Cooper (il produttore Antonio Cupertino, ndr) mi ha praticamente dovuto cacciare dallo studio, perché ero già pronto a registrare qualcos’altro. Continuavo a dire "facciamo un’altra canzone, subito!".

ANGELICA: Ora non gli resta che fare il suo disco, è stato sverginato ormai. 

Angelica ha scritto le strofe, Alessandro Raina il ritornello, Giacomo si è ritrovato a interpretare le parole scritte da qualcun altro. Come è stato per voi?

ANGELICA: Questo è l’unico brano, da quando ho fatto uscire il disco, che ho scritto con qualcuno. Vecchia Novità era diventato una specie di cerchio non chiuso: era rimasto fermo lì per due anni, perché forse non era ancora il suo momento di prendere vita. Ero serena per il fatto che rimanesse lì a covare per un po', infatti alla fine è venuto tutto in maniera molto naturale e nell’arco di un mese il pezzo lo abbiamo chiuso.

GIACOMO: Sì, effettivamente sembra di leggere un sceneggiatura quando canti un brano. Che tu stia cantando o recitando, ti metti nei panni di qualcuno che ha vissuto qualcosa.

Foto di Giulia Cortinovis
Foto di Giulia Cortinovis

 

Come può essere vecchia una novità? 

ANGELICA: Mi piaceva il concetto di qualcosa che ti appare nuovo, ti riempie di entusiasmo perché è agli inizi, e poi, piano piano, va scemando. Una novità che diventa vecchia è qualcosa su cui hai speso tante energie e sentimenti: rimane una novità, ma si logora, perché non ha il tempo di diventare qualcos’altro. Finisce lì il suo ciclo. 

GIACOMO: Le strofe di Vecchia Novità hanno quel tocco malinconico: raccontano di un amore finito o che sta per finire: Nel ritornello, invecem, torna quella speranza, che ti ricorda gli inizi di una nuova conoscenza. 

Una volta che finisci di ascoltare la canzone ti sembra di aver assistito a un diaologo.

ANGELICA: Non facevo uscire questo pezzo proprio perché gli mancava quel botta e risposta, quel dialogo. C’è un versione registrata in studio cantata solo da me, ma non aveva quella forza comunicativa che invece questa versione esprime pienamente.

Giacomo, cosa ti piace ascoltare solitamente? Lo sai di essere in una rima di Lazza vero? 

GIACOMO: Sono un grande fruitore di tutto quello che gira: mio padre ascoltava molta musica classica, che anche io amo. Ascolto molitissimo rap, e, sì, sono in una rima sia di Lazza che di Emis Killa, che sono anche dei miei grandi amici. Mi piace ascoltare anche l'indie. Ecco, con l’heavy metal, per esempio, invece, faccio fatica. 

Foto di Giulia Cortinovis
Foto di Giulia Cortinovis

 

Angelica, con chi ti piacerebbe collaborare in futuro?   

ANGELICA: Ogni settimana potrei cambiare la riposta a questa domanda. Mi piace molto Fil Bo Riva a cui mi trovo molto affine: adoro quello che sta facendo. Ci sono collaborazioni in corso con delle donne, ma non ti svelo nulla. Un altro artista che stimo moltissimo è Giorgio Poi, il suo ultimo disco mi è piaciuto tanto: ha mantenuto tutte le cose belle del suo primo progetto, però che ha fatto uno step in avanti. 

Questo è un momento in cui gli artisti italiani collaborano sempre più tra di loro: voi avete fatto ancora di più, unendo due mondi apparentemente distanti.  

ANGELICA: Entrambi siamo usciti dalla nostra comfort zone: io avrei potuto chiedere a qualsiasi altro artista di collaborare in questo pezzo e lui avrebbe potuto rimanere semplicemente nel suo ambito cinematograifico. Invece abbiamo deciso di metterci in gioco e misurarci in una sfida diversa. 

GIACOMO: Sono d'accordo. Anche nel mondo del cinema c'è un'attenzione sempre maggiore al ruolo della musica all'interno di un film o di una serie televisiva, vedi le produzioni Netflix o Amazon Prime. Questo crea una sana competitività, dove il livello di qualità cresce sempre di più e la scelta della colonna sonora fa la differenza. 

ANGELICA: E poi, secondo me, alla fine Giacomo un disco lo farà. 

 

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L'articolo Angelica e Giacomo Ferrara: la collaborazione che non ti aspetti di Chiara Lauretani è apparso su Rockit.it il 2019-11-05 17:27:00

Tag: singolo

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