I 50 dischi italiani più belli del decennio

Era un lavoraccio, ma qualcuno doveva pur farlo

23/12/2019 - 10:21 Scritto da Redazione

#50: Gigante - Himalaya (2018) 

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Con una voce come la sua, Gigante tutto avrebbe dovuto fare tranne il cantante di musica italiana. Allora com'è che questo album è ancora un piccolo classico dell'Apocalisse?

#49: Non Voglio Che Clara - L'amore fin che dura (2014) 

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Se siete romantici, nostalgici, cinici e amanti della musica raffinata, ma comunque pop, non potete non esservi innamorati di questo disco. Per cuori di un certo tipo.

#48: Dargen D'Amico - Nostalgia istantanea (2012) 

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Dargen non è un rapper. Cioè, rappa, ma è qualcosa di più. Poeta, visionario, butta fuori due pezzi da quasi venti minuti l'uno e alla fine ti sembra di essere uscito da una puntata allucinata di Blob.

#47: Soviet Soviet - Fate (2013)

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Senza questo album non ci sarebbe stata tutta la nuova ondata di band shoegaze italiane. L'apice del capitolo "scena di Pesaro" che in quegli anni ha tenuto banco nei club e nelle riviste di settore, non solo italiane.

#46: Birthh - Born in the Woods (2016)

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Se Alice aka Birthh fosse nata negli Stati Uniti o in Inghilterra, sarebbe venerata come i Daughter o Bon Iver. Non è successo, lei se n'è fottuta e ha pubblicato un album d'esordio talmente bello che l'ha portata a suonare proprio lì, dove sarebbe dovuta nascere.  

#45: Sfera Ebbasta - XDVR (2015)

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Vi piace la trap? No? Pazienza. Il punto è che questo genere ha rivoluzionato il mercato e gli ascolti degli adolescenti, arrivando a successi inimmaginabili. Se volete sapere chi è il capo che l'ha resa quello che è in Italia, dovete per forza passare di qua. Un'instant classic, per un ragazzo con stile tendente all'infinito. 

#44: Amor Fou - Cento giorni da oggi (2012)

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Se Raina e soci avessero pubblicato questo album solo due o tre anni dopo, adesso sarebbero gli idoli del pubblico che ascolta l'itpop. Perché quella formula che ha portato al successo band come i Thegiornalisti, hanno contribuito e non poco a inventarla loro, con questo discone. 

#43: Machete - Machete Mixtape vol.1 (2012)

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Salmo, Bassi Maestro, Ensi, En?gma, Hell Raton, Rocco Hunt, Gemitaiz. Un mixtape come quelli che si facevano in casa, in cassetta. La scena più fresca del tempo, quella che ha ridefinito il rap, tutta qui. L'inizio con il botto di una saga incredibile. 

#42: Julie's Haircut - Ashram Equinox (2013)

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Niente più power pop per i Julie's Haircut: qui si vola con sperimentazioni psichedeliche, spaziali, lounge, che devono molto al kraut tedesco e stregano tutti quelli che di musica ne sanno. 

#41: Caterina Barbieri - Pattern of Consciousness (2017)

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Sequencer, oscillatore armonico, minimalismo e musica sperimentale. Se queste cose vi dicono poco, passate agilmente oltre, altrimenti tornate ad ascoltare questo capolavoro che tutto il mondo c'invidia.

(Continua nella pagina successiva)

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L'articolo I 50 dischi italiani più belli del decennio di Redazione è apparso su Rockit.it il 2019-12-23 10:21:00

COMMENTI (6)

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  • Fratm44 3 anni fa Rispondi

    Bella lista grazie

  • Fratm44 3 anni fa Rispondi

    Bella lista grazie

  • francesco_proietti 4 anni fa Rispondi

    Scusate ma Per Tutti di Sinigallia??? era da top ten. Fanstasma dei Baustelle pure da top 5! Colapesce alla 33??? ma scherziamo?

  • philm 5 anni fa Rispondi

    Manca un disco, uno qualunque, di Riccardo Sinigallia. Complimenti. Esequie vivissime

  • niago 5 anni fa Rispondi

    Non mettere fantasma deo baustelle e' da chiusura di sto sito che e' sempre piu tv sorrisi e canzoni che rockit

  • niago 5 anni fa Rispondi

    Endkadenz, i dunk, sacrosanto... Meritavano una posizione in classifica a mani basse al posro di tanta robaccia pop o trap che avete buttato dntro.