Primavera Sound, l'Italia si presenta con il suo gruppo elettronico

Iosonouncane, Lorenzo Senni e Lory D sono i tre nomi di casa nostra all'interno di una line up che va da Tyler, the Creator a Iggy Pop. Conferma che certi suoni, non troppo profeti in patria, all'estero risultano più potenti che mai

Sembra sia andata così: i Pavement, band simbolo dell'indie propriamente detto, hanno spoilerato per errore la full line up del Primavera Sound 2020 e l'organizzazione, in fretta e furia a orario non consono, ha condiviso video e poster. Presentazione rovinata? Ma neanche per idea, la line-up del ventennale del festival più famoso d'Europa sembra aver messo d'accordo proprio tutti e non potrebbe essere altrimenti, grazie al cartellone più vario e aperto della sua storia. È evidente che la concezione di festival hipster vada rivista in modo drastico guardando i nomi che si esibiranno dal 3 al 7 giugno a Barcellona: 211 artisti di 35 nazionalità diverse e attenzione alla parità di genere in tutti i sensi, da quello sessuale a quello musicale. 

Nella line up convivono Tyler, The Creator, Lana del Rey, The Strokes, Pavement, Massive Attack, Chromatics, The National con leggende come Iggy Pop, Bauhaus, The Jesus & Mary Chain, Kim Gordon e ancora Yo La Tengo, Dinosaur Jr., Einsturzende Neubauten e Napalm Death insieme al futuro della musica internazionale: Koffee, Duki, Paloma Mami o Maria The Scientist. Quando è uscito il cartellone, dopo i nomi scritti in grassetto, abbiamo perso la vista a guardare tutti gli altri, quelli che rendono il festival tale: i nomi degli artisti che suonano prima o dopo i cosiddetti headliner, che preparano l'atmosfera per la festa o che la creano direttamente, lasciando stupefatti tutti quelli che si trovano anche per caso davanti al palco. 

 

video frame placeholder

La bellezza del Primavera Sound è proprio quella di lasciarsi trasportare dal flow, perdersi i conosciuti dopo esser stati rapiti dagli sconosciuti e non avere rimpianti. Tra i nomi scritti più in piccolo, siamo stati felici di trovare tre italiani: Iosonouncane, Lorenzo Senni e Lory D. Per chi passasse di qui per caso, diamo qualche indicazione per capire chi sono: Iosonouncane è il nome d'arte di Jacopo Incani, cantautore sardo e caso più unico che raro in Italia, coniuga l'elettronica con la tradizione e riesce  produrre nel 2015 quello che per noi è il miglior disco del decennio scorso, DIE. Ha già suonato al Primavera nell'edizione 2017, per la sua esibizione al Primavera 2020 suonerà il nuovo, attesissimo album IRA, in uscita a metà di quest'anno, per alzare a livelli stratosferici l'hype per il suo ritorno.

video frame placeholder

Con Lorenzo Senni si esplorano tutt'altri registri: il cesenate è conosciuto in tutto il mondo per la trance e i breakdown, che l'hanno portato ad essere il primo artista italiano a firmare per la Warp Records, l'etichetta britannica dei vari Aphex Twins, Squarepusher, Autechre. Vero big di casa nostra in un genere in cui facciamo sempre più spesso la differenza nel mondo, grazie a trionfi come quello di Caterina Barbieri (che ha suonato al Primavera l'anno scorso rappresentando l'Italia insieme a LNDFK) e Alessandro Cortini. Diverso è l'approccio di Lory D, classe 1969, king degli acid party e della rave culture italiana da fine anni '80 in poi. Produttore techno, protagonista della Boiler Room, compositore di colonne sonore, leggenda della scena. 

video frame placeholder

Anche quest'anno, l'Italia è rappresentata dalle sue eccellenze (che brutta parola, trovate un sinonimo), ognuna nel suo campo d'azione. Ancora non si conoscono i nomi degli artisti che suoneranno al Primavera PRO, l'incontro internazionale dell'industria musicale in cui l'anno scorso l'Italia ha presentato Birthh e Hån. Seguiteci e vi terremo aggiornati.

---
L'articolo Primavera Sound, l'Italia si presenta con il suo gruppo elettronico di Simone Stefanini è apparso su Rockit.it il 2020-01-16 10:48:00

Tag: live

COMMENTI

Aggiungi un commento Cita l'autore avvisami se ci sono nuovi messaggi in questa discussione Invia