"SPQL", il nuovo canzoniere romano che ci parla della vita e della morte

Carl Brave, Il Muro del Canto, Ardecore e poi comici e attori, tutti riuniti attorno ai sonetti di Marco Lodoli. Poesia, musica e immagini per un esperimento nato dalla pandemia, e che guarda all'uomo nel profondo

Il logo di SPQL - Sonetti Pandemici Quantunque Lodoliani
Il logo di SPQL - Sonetti Pandemici Quantunque Lodoliani

Una manciata di sonetti inediti scritti da Marco Lodoli – poeta, giornalista e scrittore (Diario di un millennio che fugge) romano classe 1986 – e interpretati da alcuni musicisti e attori, accompagnati da immagini e dalla musica: è questo il progetto di poesia visuale che raccoglie sotto la sigla SPQL circa 25 "Sonetti Pandemici Quantunque Lodoliani", da ascoltare e guardare sotto l’incanto della musica e della poesia. 

Il progetto è nato in piena pandemia dall’idea di Francesco Cabras, regista, fotografo, autore e produttore. Folgorato dalla poesia di Marco Lodoli, che pubblica per Einaudi da circa trent’anni, ha deciso di coinvolgere alcuni artisti della scena romana per creare delle brevi video-poesie, realizzate in casa a seconda dei mezzi e del tempo a disposizione.

Lo scopo è dare voce a quelle emozioni, sensazioni e sentimenti che abbiamo provato tutti, chi più chi meno, nei mesi di quarantena: "Sentivo molti altri registi lavorare su progetti di documentari riferiti direttamente al coronavirus e, benché fossi anch'io attirato dallo scenario contingente, ho pensato che mi interessava di più fare qualcosa che parlasse della situazione attuale senza parlarne direttamente. Parlare, cioè, delle questioni umane che il Coronavirus ha toccato in profondità: la vita e la morte", spiega Cabras, che è anche ideatore e produttore del progetto. Perché i sonetti di Marco Lodoli quello sono, un canzoniere di vita e di morte.

Incastrati nei loro quattordici versi endecasillabi, i componimenti poetici si amplificano e si arricchiscono con la musica e l’interpretazione unica di vari artisti: da Carl Brave allo stesso Lodoli, e poi Ardecore, Daniele Coccia, Paifelman (Il muro del canto), Sabrina Impacciatore, Ascanio Celestini, Giorgio Tirabassi e molti altri.

Scelti da Cabras per il piacere di lavorare con artisti di cui ha grande stima, tutti immancabilmente romani, tutti molto diversi. "Ognuno ha apportato qualcosa di molto personale". E, interpretando a suo modo le poesie, ognuno ha composto e registrato appositamente nuove canzoni. 

Una composizione a più mani resa più complicata dal lockdown, ma "alcuni di loro sono amici e avevamo già lavorato insieme", dice Cabras. E così "Sante Rutigliano ha fatto volare il recitato di Carl Brave e sostenuto quello del Lonfo. Giovanni Abei ha dosato elettronica e chitarra per Max Paiella e Arianna Dell'Arti. Roberto Micarelli ha composto una filastrocca popolare su Simona Marchini. Alessandro Molinari ha prestato una melodia suonata dal chitarrista Massimo Alviti per Montesano e Sabrina Impacciatore. Andrea Cota ha interpretato l'aria notturna del sonetto diretto da Mario Balsamo. Bea Sanjust e Alessandro Giovannini hanno registrato con l'ukulele il contrappunto per Lele Vannoli. Max Urso dall'Honduras ha creato un beat mutuato dalla ritmica Garifuna per Alessandro Vasari. Pino Pecorelli ha rielaborato con grande atmosfera un'aria di Bach per Fabio Morichini. Pasquale Innarella e Giorgio Distante hanno suonato la tromba per Francesco Struffii e Giorgio Tirabassi. Gianluca Casadei ha suonato per Ascanio Celestini. Alessandro Marrosu per Gianluca Moro e Mauro Ruvolo per Alessandra Bruno".

La scelta dei sonetti, fratelli maggiori dei più conosciuti stornelli romani ­– come quelli di Trilussa –, d’argomento amoroso, satirico o licenziosi e a doppio senso sessuale e, in particolare, la scelta dei sonetti di Lodoli, prevede inevitabilmente la selezione di artisti la cui lingua madre è il romanesco. Una cadenza sincera e ruvida che riesce senza troppe capriole a far ridere o piangere: "I sonetti capitolini contengono spesso quella fiamma e quel guizzo istantanei che li rendono veicoli perfetti della capacità di sintesi, dell'arguzia e della capacità di graffiare tipiche di un certo carattere della città", spiega Cabras.

Composizioni poetiche rapide e intense, della misura perfetta per realizzare delle pillole poetiche musicate. Quelli selezionati dal canzoniere di Lodoli, poi, sono sonetti che esprimono a pieno l'essenza dell'autore, cioè "un misto di amore struggente verso le debolezze di ognuno, e un'ironia priva di condiscendenza cui il romanesco fa spiccare il volo". 

Poesia e musica, dunque, ma anche immagini. Alcune più casalinghe, giocose, quasi improvvisate; altre più studiate, drammatiche, recitate, per un esperimento artistico a volte più audace a volte più "leggero", ma sempre interpretato con passione e bravura eccezionali.

Tra le video poesie, Carl Brave invece di rappare, a sorpresa, recita con naturalezza un sonetto sotto un albero. Una giovanissima promessa, Dario Cagliesi, stornella alla chitarra un sonetto accompagnato e diretto dai genitori attori, Corinna Lo Castro e Andrea Cagliesi.

C’è anche Marco Lodoli in persona, che debutta scherzosamente in veste classica di cantautore, chitarra e voce. Infine, un paio di video-poesie riprendono gli unici luoghi aperti verso l'esterno di quei giorni, dove la gente poteva vivere e affacciarsi: i balconi, i terrazzi, le finestre spalancate e, in un attimo, l'esperimento artistico si fa anche documento testimonianza di un periodo storico.

"SPQL è stato realizzato con il lavoro di circa 50 persone oltre al mio. Tutti lo hanno fatto solo per amore della poesia, della musica e dell’arte. Dipendentemente dai tempi così sfavorevoli al settore della cultura e dell'audiovisivo, un progetto di questo tipo potrebbe essere l’ultimo, poiché se già era folle prima, ora temo che nessuno si potrà più permettere di fare niente solo per passione", riflette amaramente Cabras.

Eppure, si vedrà, magari con la produzione di altre brevi poesie visuali interpretate da altri artisti, attingendo dall’arte di altri poeti. Intanto, in cantiere, ci sono altri due "Sonetti Pandemici Quantunque Lodoliani" con Lavinia Mancusi in veste solista e ancora una volta con Marco Lodoli, forse a chiusura di questo progetto musicale, poetico, artistico.

Questo il sito del progetto. SPQL e Francesco Cabras sono anche su YouTube, su Vimeo e su Flickr.

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L'articolo "SPQL", il nuovo canzoniere romano che ci parla della vita e della morte di Claudia Mazziotta è apparso su Rockit.it il 2020-05-22 21:22:00

Tag: roma video Web

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