Giulia Bersani meets Massimo Pericolo

Vane è al suo lago, sulla sua spiaggia. È da poco uscito dai domiciliari ed è l'obiettivo di un'amica a cogliere tutta la rabbia e la dolcezza che ha dentro

© Giulia Bersani
© Giulia Bersani

Dentro ai tuoi occhi è la rubrica di Rockit che vi propone uno scatto dei maggiori fotografi della musica italiana, raccontato dalla prospettiva dell'autore. Oggi, Giulia Bersani condivide con noi la storia dietro a questa polaroid a Massimo Pericolo: una fotografia nata durante una notte in tenda tra amici, sulle sponde del Lago Maggiore.

Lago Maggiore, estate 2016

È stato davvero difficile scegliere una sola immagine. Conosco Vane (Alessandro Vanetti, ndr) da quando avevamo 17 anni e l'ho fotografato tante volte, prima come amico, poi come artista. Alla fine ho scelto questo scatto, non perché particolarmente bello, ma perché denso di significato.

Era l'estate del 2016 e Vane era uscito dagli arresti domiciliari da circa 6 mesi. Personalmente mi aspettavo che, una volta fuori, il peggio sarebbe passato e che si sarebbe sentito automaticamente felice e libero. Invece era come se in quell’estate non vedesse alcun futuro, come se non riuscisse a trovare nessun buon motivo per andare avanti. A pensarci adesso, mi viene da sorridere.

Eravamo con il nostro gruppo di amici di 2004 Sgrang a una delle solite tendate sul lago. L’avevamo convinto a raggiungerci, nonostante non ne avesse molta voglia, e cercavamo di tirargli su il morale. 

Nella foto, una polaroid scattata per ricordo, si vede la roccia bianca del lago. A destra, sullo sfondo, si intravede una tenda e a sinistra l'inconfondibile gamba pelosa del nostro amico Sagghino, che poi sarebbe stato co-protagonista del video di Sabbie d'oro. Vane era appena stato licenziato dall’azienda di smaltimento rifiuti elettronici in cui lavorava. Aveva il braccio destro ingessato perché, dopo un litigio con il datore di lavoro, si era spaccato la mano tirando un pugno al banco. 

In quel periodo aveva iniziato a vedere una psicologa, ma mi ricordo che raccontava ridendo che non riusciva a dirle quasi niente, perché si vergognava di spiegare ad una ragazza cosa aveva nella testa. Mi sembra fosse quella sera che ad un certo punto era sparito. Alla fine, l'avevamo trovato qualche spiaggia più in là, solo con la sua birretta, addormentato in riva al lago. 

Mi ha sempre commossa tanto questo suo contrasto tra rabbia e dolcezza. Gli voglio molto bene.

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L'articolo Giulia Bersani meets Massimo Pericolo di Giulia Callino è apparso su Rockit.it il 2020-06-12 10:11:00

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