Clio and Maurice, la via italiana all'Avantpop

Milanesi, coppia nella musica e nella vita, intrecciano voce e violino in brani introspettivi e preziosi, come il recente "Friend". La dimostrazione che, anche senza avere James Blake, l'Italia può trovare una sua via alla sperimentazione

Clio and Maurice, foto stampa
Clio and Maurice, foto stampa

In Italia abbiamo un rapporto ambiguo con l’avantpop: ci piace, lo ascoltiamo – non per niente il Club to Club è uno dei nostri migliori festival –, ma quando qualcuno lo produce in casa nostra fatica molto a farsi sentire. Più in generale, avere un tocco fresco e ricercato sembra penalizzare gli artisti italiani: se James Blake fosse nato qui, avrebbe sfondato?

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A confermare di ciò Clio Colombo e Martin Nicastro, in arte Clio and Maurice. Coppia nella vita, i due vengono da Milano e la loro musica è avantpop, appunto. Pur suonando insieme dall’agosto del 2017 – e vi consigliamo di vedere le due esibizioni dal vivo nel 2018 qua –, il primo singolo ha visto la luce soltanto sei mesi fa. Nonostante questo, possono già vantare ben due tour europei e uno in Marocco.

Clio canta, e davvero bene; Martin, con un diploma al Conservatorio e un’esperienza quasi decennale con i Pashmak alle spalle, suona il violino, lo campiona, gioca con la loop station e produce le basi ritmiche. I tre singoli usciti sono una perfetta cartina tornasole del loro mondo. Sulle orme delle ambiziose produzioni d’oltreoceano – si pensi ad Arca in collaborazione con Björk – dagli arrangiamenti stratificati e avvolgenti e dalle melodie vocali in stampo dream, capiamo immediatamente dove vogliano arrivare.

Nel loro scrivere si percepisce un senso di ordine. Non si tratta però di un ordine piatto, è ricco di sbalzi e di chiaroscuri e deriva dal modo in cui sviluppano il processo creativo in maniera sinergica: scritture separate che si levigano in continuazione fino ad arrivare a essere complementari. Voce e violino danzano e si scambiano il ruolo in primo piano con grande delicatezza.

Sotto questa coperta leggera sta la prorompente necessità di schiudersi e affrontare disagi interiori "nell’unico modo che ci sia possibile", come ci hanno raccontato: con la musica. "Lost (il primo singolo uscito il 31 gennaio scorso, ndr) nasce proprio da una forte sensazione di disagio. È forse la nostra canzone più vulnerabile, per la vuotezza della struttura musicale che procede come a piccoli passi. E da questo viene la sua immediatezza. Si presenta così, nuda".

Friend è l’ultima uscita del duo: "il testo cambia continuamente, non c’è un vero e proprio ritornello. È come un flusso di coscienza in cui si capisce di essere in una relazione tossica e di doverla troncare. C’è l’iniziale senso di colpa che segue a questi momenti, il risentimento per aver chiuso il rapporto. Solo alla fine si capisce di aver fatto la cosa giusta". Musicalmente il pezzo ha influenze più anomale, essendo scaturito da un intenso ascolto di Rosalía. "Si è provato a inglobare i suoi 'clap' e i movimenti da flamenco per dare una sensazione finale di minor introspezione".

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La difficoltà più grande del nostro momento storico, ossia la pandemia, li ha messi di fronte a un problema: dover archiviare momentaneamente le uscite in programma. Il lockdown però non ha immobilizzato il duo: "era troppo forte e coinvolgente quello che stava accadendo per stare in silenzio".

Da qui l’idea di realizzare la cover di Is It Cold In The Water? di SOPHIE. La musica cresce con incedere epico, come un'onda nera, mentre la voce cerca di emergere, di rispondere per trovare una via di salvezza. L’esecuzione è preziosa, come lo è il modo di raccontarsi di Clio, con una lettura consapevole e attenta dello stato d’animo generale e in cui spicca la genuinità con cui arriva a sbatterci in faccia i suoi momenti di riflessione. "La costante creazione di muri interpersonali rende sempre più difficile parlare di sé", dice Martin. L’abbattimento delle barriere nel loro caso avviene con un grande rispetto di tutte le sfaccettature emozionali, senza scelte di comodo, utilizzando una tavolozza quanto più completa. E ci fa ben sperare per tutta la musica che ancora devono farci ascoltare.

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L'articolo Clio and Maurice, la via italiana all'Avantpop di Gabriele Vollaro è apparso su Rockit.it il 2020-06-24 09:11:00

Tag: singolo

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