Ciulla, le mie canzoni sono dei messaggi vocali

Il cantautore lucchese ha raccolto gli audio di amici e fan che hanno risposto alla call sui social e ci ha fatto un “Album di Ricordi”: venti tracce in cui ognuno racconta aneddoti ed episodi significativi della propria vita, musicati e mixati

Ciulla - foto di Agnese Nesti
Ciulla - foto di Agnese Nesti

"Per tutta la mia infanzia mio papà aveva l’abitudine di portarmi a spasso con il suo Bravo rosso, quando ancora l’uso del casco non era obbligatorio. Era il suo simbolo, andava ovunque con quel due ruote vecchiotto e io lo adoravo, perché l’estate la passavamo ad andare in giro per le campagne salentine. […] Faceva caldissimo, ma l’arietta fresca di quando si era sul motorino la ricordo ancora oggi. Mio papà mi indicava tutte le masserie, gli alberi e le piante che vedevamo durante il tragitto e in particolare i cipressi, che sono molto diffusi nella mia zona. Ogni volta che ne vedevamo uno, mi recitava i primi versi della poesia di Carducci:

I cipressi che a Bolgheri alti e schietti
Van da San Guido in duplice filar

Queste le parole di Roberta, una delle ragazze che ha risposto alla call to action di Ciulla, cantautore, produttore e compositore lucchese classe ’91. Che ha chiesto, tramite i social, a fan e amici di inviare dei messaggi vocali che contenessero aneddoti, ricordi o episodi particolarmente significativi dell’infanzia o dell’adolescenza: "La cosa più folle che abbia mai fatto, e non smetterò mai di ringraziare la mia squadra e tutte le persone che hanno inviato le loro storie", dice Ciulla.

Album dei ricordi - Ciulla - artwork di Veronica Moglia
Album dei ricordi - Ciulla - artwork di Veronica Moglia

Il racconto di Roberta, come tutti gli altri, è stato musicato e mixato dal cantautore e trasformato in una canzone, Cipressi, traccia numero dodici di Album dei Ricordi, uscito per Costello's Records/The Orchard/Black Candy e secondo lavoro del lucchese, dopo Canzoni dal quarto piano, pubblicato nel 2019.

Tra le persone che hanno partecipato ci sono anche amici e colleghi, come Emma Nolde, Eugenio Sournia dei Siberia, Maru, Bonetti, Carlo e Simone dei Senna, Giacomo Gelati de Le Altre di BNicola Lombardo e Giorgio Mannucci. Il risultato è una collezione preziosa e personale, accompagnata da basi musicali che assecondano il mood e il significato dei racconti, amplificando attraverso la musica il potere evocativo delle parole.

In poco più di una settimana Ciulla ha musicato i racconti che gli sono arrivati e in un mese sono stati pubblicati il singolo e l’album, con il risultato di una raccolta davvero emozionante di racconti di tante personalità diverse: "Il 'disco' sta ricevendo davvero moltissimi apprezzamenti e non solo per l’idea originale: tante persone ci scrivono per dirci che si sono emozionate ad ascoltare le storie, perché in ognuna ha ritrovato un pezzo di sé", spiega Simone di Costello’s Records.

Quale è stata la parte più divertente durante la realizzazione dell’Album? "Capire ogni volta che tipo di atmosfera musicale potesse sposarsi bene con le singole note vocali che mi arrivavano", dice Ciulla: "Nell’hard disk ho molte idee musicali che non ho mai usato e, così, quando abbiamo deciso di intraprendere questa follia, mi sono detto 'ok, almeno utilizzerò qualche vecchia idea'. Beh, mi sbagliavo di grosso. Fin da subito mi sono accorto che ogni voce e ogni storia necessitava di un approccio e di un’atmosfera musicale diversa. È stato un lavoro incredibile e direi anche formativo perché ho messo a dura prova la mia creatività, facendomi scoprire un approccio musicale completamente nuovo".

Ciulla - foto di Agnese Nesti
Ciulla - foto di Agnese Nesti

La parte più più difficile? È stata anche quella più soddisfacente: "Musicare nel giro di una settimana quasi venti tracce di due o tre minuti partendo ogni volta da zero", dice Ciulla, e continua: "A giugno mi sono imposto un rigido piano di lavoro chiudendomi in casa per una settimana – come se il lockdown non mi fosse bastato – e, ogni volta che pensavo di aver quasi finito, mi scriveva Simone di Costello’s per dirmi che era arrivata una nuova nota vocale da musicare".

"Le tracce su cui ho lavorato e che abbiamo incluso nell’album sono state alla fine il doppio rispetto a quelle che avevamo pensato all’inizio. Il disco è stato pubblicato soltanto un mese dopo e, per tutta questa serie di motivi, ne vado davvero orgoglioso: credo che nessuno abbia mai fatto un'operazione di questo tipo", dice Ciulla.

Le venti tracce raccontate e raccolte nell'Album dei Ricordi sono state anticipate dal singolo Mamma ho perso lo stereo, brano-manifesto per l’artista che rievoca con dolce malinconia alcuni scorci del suo passato e che svela i sogni e i simboli più importanti della sua vita – dalla provincia, alla sua casa, al mare –: "Quando eravamo in procinto di pubblicare il brano, abbiamo pensato che sarebbe stato interessante e funzionale trovare una manovra promozionale che potesse sostenere l'uscita del pezzo in maniera particolare", spiega Simone di Costello's. Del singolo, il video:

video frame placeholder

Diretto da Bruno Ciancaglini e prodotto da Kalispéra, il video vede il protagonista Alberto Paradossi aka Corraldo impegnato nella costruzione di un mondo tutto suo dentro la sua stessa casa, ricostruendo all’interno della storia che ha scritto per sé stesso una vita immaginaria. Che comincia a sembrargli sempre più vera, fino a diventare l’unica che conosce.

Parallelamente al disco è stato anche realizzato un "album di figurine", firmato Veronica Moglia ­– graphic designer/stylist ­– e distribuito in anteprima per alcuni addetti ai lavori: "Avevamo la voglia di aggiungere qualcosa di 'fisico' per completare l’operazione Album dei Ricordi. Veronica, che è stata l’art director dell’intero progetto, ha suggerito l’idea di produrre un vero e proprio album di figurine che riproducesse su carta l’immaginario grafico di tutto il progetto", spiega Ciulla, e continua: "Siamo partiti dal contenuto di Mamma ho perso lo stereo, che mette in relazione il me 'piccolo', di ieri, con quello ventinovenne di oggi, per proporre un immaginario fortemente anni ’90 che volevamo estendere a 360°".

Mamma ho perso lo stereo - Ciulla - artwork di Veronica Moglia
Mamma ho perso lo stereo - Ciulla - artwork di Veronica Moglia

Un progetto originale che attende un seguito, o forse no: "Album dei Ricordi è stato un esperimento e così deve rimanere, anche se non nego che per il futuro mi piacerebbe ributtarmi ancora in un altro progetto che vada totalmente fuori dalle regole del mercato a cui siamo abituati", ammette Ciulla e, continua: "Come ho avuto modo di dire in altre situazioni, reputo l’Album dei Ricordi 'un progetto pop che va oltre il concetto di pop stesso'".

Per il resto, Ciulla ha un sacco di progetti importanti che ancora non può svelare, ma che arriveranno presto.

---
L'articolo Ciulla, le mie canzoni sono dei messaggi vocali di Claudia Mazziotta è apparso su Rockit.it il 2020-09-09 10:30:00

Tag: album

COMMENTI

Aggiungi un commento Cita l'autore avvisami se ci sono nuovi messaggi in questa discussione Invia