La rivoluzione di Gianni Rodari rivive in un disco

"Rifilastrocche in cielo e in terra" è su Bandcamp dal 18/09 e contiene versioni delle opere del geniale scrittore omegnese musicate da Dente, Colombre, Camillas, Maria Antonietta e tanti altri. Il curatore Francesco Locane spiega perché le sue parole d'impegno sono più attuali che mai

Un particolare della copertina di "Rifilastrocche in cielo e in terra"
Un particolare della copertina di "Rifilastrocche in cielo e in terra"

"In principio, la Terra era tutta sbagliata", scriveva Gianni Rodari nel'incipit di Storia Universale. Beh, se dobbiamo proprio essere franchi, anche oggi non è che il pianeta e i suoi abitanti se la passino benissimo. Solo che Rodari, scrittore, pedagogista, poeta, giornalista e partigiano, non era di quelli che preferivano lamentarsi, lui cercava una soluzione per tutti, per non far sentire nessuno sbagliato. "Se un bambino scrive 'l'ago di Garda', ho la scelta tra correggere l'errore con un segnaccio rosso o blu, o seguirne l'ardito suggerimento e scrivere la storia e la geografia di questo 'ago' importantissimo, segnato anche nella carta d'Italia. La Luna si specchierà sulla punta o nella cruna? Si pungerà il naso?", scriveva nella Grammatica della fantasia nel 1973. Chi non vorrebbe, oggi, un maestro così?

Coi bambini, a cui ha dedicato la vita e l'arte, ha usato spesso e volentieri l'espediente della filastrocca per raccontare le sue storie. Della sua pubblicazione Filastrocche in cielo e in terra del 1960, ne venne fatto un disco dodici anni dopo, in cui le sue filastrocche sono state musicate da Virgilio Savona e Lucia Mannucci (entrambi nel Quartetto Cetra). Un ricordo impresso nella mente di Francesco Locane, il giornalista musicale che ha ideato il progetto Rifilastrocche in cielo e in terra, un disco che onora Gianni Rodari e lo trasporta nel presente, con le canzoni rifatte da artisti della scena contemporanea, tra cui Alessandro Grazian, Francesca Bono, I Camillas, Colombre & Maria Antonietta, Fabio Cinti, Cristallo e Dente, di cui è già stato svelato il video di Filastrocca impertinente.

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"I miei genitori mi hanno regalato la musicassetta delle Filastrocche in Cielo e in Terra di Gianni Rodari verso la metà degli anni '80. Ero piccolo, ma i libri del poeta e scrittore di Omegna li conoscevo già: i suoi personaggi facevano parte della mia vita, le sue filastrocche e i suoi racconti hanno contribuito alla mia crescita e a quella di tantissimi bimbi in tutto il mondo. Quella cassetta uscita all’inizio degli anni ‘70 ha rafforzato ulteriormente il legame con Rodari: ascolto dopo ascolto, le sue rime si sono fuse sempre più con gli arrangiamenti e le melodie di Virgilio Savona e Lucia Mannucci, formando un tutt'uno nella mia memoria e nel mio immaginario", spiega Francesco Locane.

"Nell'ottobre del 2019 ho intercettato una discussione in rete su Rodari e ho diffuso nuovamente le Filastrocche, ormai disponibili sui servizi di streaming musicale. Il potere di quelle canzoni mi pareva intatto, anche mezzo secolo dopo la loro uscita, quindi ho cominciato a fantasticare su un progetto", continua Francesco. "Ho subito cominciato a sfogliare la rubrica del mio telefono per capire chi avrebbe potuto fare parte di questo progetto. Musicisti che mi piacessero, certo, che avessero una certa sensibilità umana e artistica per il mondo e i valori di Rodari, ma anche che fossero liberi da impegni pressanti e, soprattutto, facilmente raggiungibili senza passare da manager e uffici stampa. Tutto doveva essere realizzato su base volontaria, nel modo più semplice e naturale".

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C'è riuscito, potere del rapporto di fiducia che si instaura dopo anni di onorato servizio. Il disco uscirà in download su Bandcamp il 18 settembre 2020, e ha trovato l'entusiasmo degli eredi di Gianni Rodari, dell'agenzia letteraria che cura le sue pubblicazioni, delle edizioni musicali dell'album originale e dell'impresa sociale Con i Bambini, scelta dopo una discussione con tutti i soggetti coinvolti nel progetto, per la destinazione dei ricavi, che saranno interamente utilizzati per interventi a favore dei bambini in difficoltà, nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile in Italia. Un'iniziativa culturale, artistica e solidale che acquisisce una valenza ancora maggiore durante il Covid.

Lo sviluppo del progetto ha avuto qualche intoppo, ma alla fine tutto è andato a posto: "Sin dall'inizio volevo che il disco fosse legato a un progetto di beneficenza e che uscisse nella primavera del 2020 per poi promuoverlo durante l'anno rodariano (avrebbe compiuto cento anni): la pandemia ha distrutto ogni piano, oltre ad averci portato via Mirko Bertuccioli, coinvolto nel progetto con i suoi Camillas. Tuttavia nessuno dei musicisti e delle musiciste ha mai pensato di lasciar perdere, anzi: alcuni mi hanno confidato che lavorare alla canzone è stato d'aiuto in un momento così difficile. C'è stato chi ha fatto tutto a casa come prevedeva, altri hanno dovuto ripiegare su strumentazioni casalinghe dato il lockdown, altri ancora hanno aspettato di poter raggiungere i loro studi, ma alla fine le tracce mi sono arrivate una dopo l'altra. Ogni volta è stato sorprendente vedere come alcuni musicisti riuscissero a essere personali pur rimanendo legati agli arrangiamenti originali e come altri, viceversa, creassero una canzone apparentemente nuova, ma che pulsava del genio e della bravura di Lucia e Virgilio. L'unica cosa che accomunava quei primi ascolti era l'emozione sincera che provavo".

Oltre alla musica e all'impegno sociale per le nuove generazioni, questo progetto contribuisce in modo fondante a riscoprire in una nuova veste Gianni Rodari, una figura che manca in questi tempi estremi: "Recuperare, ma anche studiare, coltivare e diffondere la figura di Gianni Rodari a mio avviso va fatto sempre. Non sono tanto i tempi pandemici a rendere questa figura necessaria, ma alcuni aspetti della società contemporanea in senso ampio: tutti i valori (una parola antica, quasi demodè?) che sottendono ai suoi scritti sono considerati a parole, sì, ma assai poco praticati, perché legati al concetto di impegno. Un impegno vero e responsabile, che va dallo studio alla lotta per la libertà e la pace, dalla pratica della gentilezza e dell'ascolto all'esercizio della fantasia apparentemente fine a se stesso (cosa direbbe Rodari di questo abuso di storytelling?), ma in realtà formativo per l'essere umano di tutte le età. Credo che bastino solamente queste poche, riduttive e disordinate osservazioni per comprendere quanto il pensiero di Rodari sia tuttora rivoluzionario e spero che le Rifilastrocche contribuiscano a diffonderlo".

Questa la tracklist:

Alessandro Grazian - L'accento sulla A

Francesca Bono - Il gatto inverno

Alessandro Fiori e Stefani Santoni - La scuola dei grandi

Silva / Phill Reynolds - Teledramma

Matteo Fiorino - Il gioco dei "se"

Moro & the Silent Revolution - Ferragosto

Pecori Greg feat. Serena Altavilla - Sul duomo di Como

I Camillas - Re Federico

Colombre & Maria Antonietta - I colori dei mestieri / Gli odori dei mestieri

Laura Loriga - Pesci, pesci

Cristallo - Dopo la pioggia

Naddei - Il ragioniere a dondolo

Fabio Cinti - Il malatino

Canarie - Il vagone letto

Dente - Filastrocca impertinente

Setti - Il giornale dei gatti

Francesca Amati (comaneci) - L'uomo di neve

Angus McOg e Meike Clarelli - Un tale di Macerata / Un signore con tre cappelli

OoopopoiooO - La bella addormentata

 

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L'articolo La rivoluzione di Gianni Rodari rivive in un disco di Simone Stefanini è apparso su Rockit.it il 2020-09-17 11:26:00

Tag: album

COMMENTI (1)

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  • tittisoda 4 anni fa Rispondi

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