Da Perugia col furgone: la storia a fumetti dei Fast Animals and Slow Kids

"Siamo i Fast Animals and Slow Kids e veniamo da Perugia": così iniziano da sempre i concerti dei Fask. Da lì hanno fatto parecchia strada (in tutti i sensi), che ora raccontano nella loro biografica in versione graphic novel "Come reagire al presente". La nostra intervista

Spesso, nella biografia di una band, si assiste a quel punto di non ritorno dopo il quale ci sono due sole strade: la fine dell’esperienza come gruppo, oppure un rinnovamento totale. Di questo, ma non solo, parla Come reagire al presente, il graphic novel dei Fast Animals and Slow Kids, edito da Becco Giallo. Il volume grazie alle firme di Lorenzo La Neve, Giacomo Taddeo Traini, Mattia “Drugo” Secci, Alessandra Marsili, Zeno Colangelo, Jacopo Starace e Davide Toffolo (per quanto concerne la copertina), si presenta non solo come un oggetto di assoluto valore, ma anche come un ottimo résumée a fumetti di un gruppo come i FASK, ormai sulla scena da quasi dieci.

Dopo aver letto il graphic novel e aver apprezzato molto il modo sapiente in cui fumetto e fotografia hanno giocato a rimpiattino per tutto il volume, abbiamo raggiunto i ragazzi di Perugia per farci spiegare di cosa parla questa avventura editoriale. Curiosa, certo, ma non inaspettata, per un gruppo che, per stessa ammissione di Aimone Romizi e compagni, "è sempre stato on the road e sempre lo sarà".

Un libro a fumetti teso e diretto come un live dei FASK, in cui si analizzano e si rielaborano anche i naturali contrasti che possono insorgere dopo dieci anni di musica suonata assieme. È lo stare assieme sul palco e condividere emozioni con il proprio pubblico, il collante dei ragazzi di Perugia, che seguiamo nelle varie vignette in un ideale viaggio in lungo e largo per l’Italia. La simbiosi tra loro, il loro furgone e i chilometri macinati è pressoché totale: se state pensando a un romanzo di formazione come band on the road, avete pensato bene. Colori a volte più metallici, a volte più caldi e poi tante foto sopra e sotto il palco, a testimoniare la dimensione live della band perugina.

Il titolo non è stato scelto a caso e, oggi più che mai, è attuale, visto il presente che viviamo costantemente, come ci hanno spiegato: "Come reagire al presente, ancor prima del titolo del libro, è una nostra canzone a cui teniamo molto. In qualche modo parla del nostro percorso, di come il costruire qualcosa insieme a degli amici possa rendere migliore la tua vita. Tutto ciò è parte fondamentale della narrazione di questo graphic novel e ci è venuto quindi abbastanza spontaneo riprendere il titolo del nostro pezzo anche per il libro".

Il racconto della genesi di una band, del motivare le scelte, inconsapevoli o meno, che prima dei vent’anni hanno portato a passare i pomeriggi e le sere in saletta, assieme: "Quelle scelte ci hanno segnati e hanno posto le basi per tutto ciò che è avvenuto successivamente", ci rispondono praticamente all’unisono. "Suonare, passare ore in sala prove, nonostante negli anni siano cambiate alcune dinamiche, rimane l’aspetto fondamentale delle nostre vite musicali. Siamo da sempre legati alle nostre radici, al nostro passato e ci piaceva includerlo in parte nel racconto. Spesso il rischio che si corre è quello di idealizzarlo e di ricordare solo le cose positive, in questo caso però noi ricordiamo bene anche i momenti brutti, ma l’averli affrontati insieme probabilmente ci permette di essere ancora qui a raccontarli".

I live al momento sono un lontano ricordo, ma le nuove date di presentazione del libro sono una boccata d'ossigeno per una band come i FASK, abituata al contatto diretto con il pubblico: "È difficile per una band come la nostra non avere la strada e i chilometri come protagonisti assoluti di un racconto come questo. Siamo stati quasi più tempo in un furgone che dentro casa negli ultimi 8 anni".

Il graphic novel viene sempre più utilizzato come mezzo di narrazione della storia di una band, coi suoi alti e bassi, dalle prove in garage fino ai concerti che non ti dimentichi più: "L’idea di raccontare questo percorso credo la avessimo da tempo, anche se rimaneva sempre sospesa o usciva fuori ogni tanto come battuta tra noi e non era mai arrivata fino alla dimensione della graphic novel. In più probabilmente non ci consideravamo all’altezza di un libro, in qualsiasi forma. Poi però abbiamo incontrato i ragazzi di Becco Giallo, la loro proposta ci ha convinti: realizzare un graphic novel sul nostro percorso, con una storia che ci rispecchiasse e che ne mettesse in luce quel valore che noi non riuscivamo a comprendere fino in fondo dall’interno, grazie a dei disegnatori davvero in gamba, con stili diversi che scandissero le varie fasi della storia. Il tutto con la copertina realizzata da un nostro idolo come Davide Toffolo. Come dire di no?".

Nel libro, un bel po' di scene bucoliche catturano l'attenzione dei lettori. Per una band umbra sembra proprio una scelta obbligata, ma difficilmente sono i paesaggi che si sposano con la bio di una band che picchia duro: "La natura è da sempre un elemento importantissimo della nostra musica e di molti nostri testi. Nonostante la vita da tour sia davvero frenetica, stando in giro per praticamente tutta Italia, ci siamo imbattuti in una marea di paesaggi mozzafiato: dalle Dolomiti al mare più cristallino, fino a boschi incredibili di parchi nazionali. Spesso, però, è facendo deviazioni per code in autostrada che abbiamo scoperto i posti più assurdi e sconosciuti e tutto ciò contribuisce a rendere il nostro il lavoro il più bello del mondo. Per noi ovviamente".         

 

L'appartenenza verso il territorio è un sentimento forte nei FASK. Non è certo un caso se, tutte le volte che li vediamo dal vivo, si presentano con la frase: "Siamo i Fast Animals and Slow Kids e veniamo da Perugia". "All’inizio, quando abbiamo cominciato a presentarci così dal vivo, lo urlavamo più che altro perché, avendo un nome difficilissimo da ricordare per intero, volevamo dare qualche informazione chiara alla gente. Almeno tornati a casa si sarebbero ricordati 'quelli-col-nome-strano-di-Perugia'. Però in realtà siamo molto orgogliosi della nostra città, è il posto dove viviamo e dove ci troviamo a meraviglia. Una dimensione perfetta, non dispersiva come la grande città ma neanche il paesino sperduto, un luogo che ci ha accolti ad ogni ritorno dopo giorni di tour in giro per l’Italia. Qui si è svolta la maggior parte delle vicende che ci hanno forgiati come band e come persone e siamo felici di tributarla in qualche modo".

Non si può non parlare di pubblico quando si ha a che fare con i FASK, perché è il quinto membro ufficiale della band, il plus-valore per il quale nel disco il pezzo è bello, ma live è meglio: "Abbiamo da sempre un rapporto simbiotico con il pubblico. La dimensione live è fondamentale per noi e il suo elemento di bellezza per eccellenza è senza dubbio lo scambio che si crea tra noi e chi ci viene ad ascoltare.  Vedere che in qualche modo una canzone che abbiamo scritto per noi stessi possa avere un forte effetto emotivo, seppur a volte diverso anche su altre persone, crea un legame forte, un senso di appartenenza unico, lo stesso che c’è nel concetto di Come reagire al presente di cui parlavamo prima ma allargato a tutte le persone che ci seguono. Speriamo solo di suonare dal vivo davanti a delle persone il prima possibile".

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L'articolo Da Perugia col furgone: la storia a fumetti dei Fast Animals and Slow Kids di Mattia Nesto è apparso su Rockit.it il 2020-09-29 11:29:00

Tag: libro

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