Carmelo Pipitone, il ritratto del nostro lato oscuro

Il chitarrista dei Marta sui tubi ci presenta il suo ultimo album, "Segreto pubblico", uscito il 20 novembre, in questo esclusivo track by track

Carmelo Pipitone in una bella foto di Benedetta Balloni
Carmelo Pipitone in una bella foto di Benedetta Balloni

Tornano l'estro, la tecnica e la composizione di Carmelo Pipitone, che è uscito col nuovo album Segreto pubblico il 20 novembre. Il chitarrista e co-fondatore dei Marta sui tubi ha presentato il suo nuovo disco così: "Terrore, ricordi di felicità, mani che sfiorano, amici scomparsi, lettere perdute nel tempo, sogni, incubi, passioni, abusi, cadute e ricadute, vertigini della mente, allucinazioni e ossessioni. Queste 11 canzoni sono il ritratto del nostro lato oscuro, è un segreto che tutti possono toccare come si tocca un livido anche se ci fa male". Gli abbiamo chiesto di più e lui ha commentato per noi tutte le nuove canzoni.

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Intro

C'è sempre uno strano silenzio prima di un omicidio, una calma surreale che appiattisce tutto. Non sentirete l'odore del pane appena sfornato, se in questa stanza siete voi gli assassini, come non sentirete note amare in questo che è soltanto l'attimo che precede la fine.

Nera

Si ha la sensazione che parti del tuo corpo siano intorpidite, eppure accarezzate, riscaldate e tranquillizzate da mani sapienti. Prima che i ricordi possano iniziare a lavorare duramente osservi tutti i particolari, e lentamente decidi di firmare il tuo capolavoro,ma non prima di esserti aggiustato i capelli e di aver chiuso bene la finestra che lei avrebbe voluto spalancare per un ultimo respiro.

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Le mani di Rodolfo

“Spargi petali di rosa rossi sopra al davanzale nero ma in realtà sei morta nel 2006 prima di lui, dopo di me”. Si chiude con questa frase la canzone in questione che parla di ricordi indelebili, tanto forti che rimangono in vita, anche se quella di un fantasma. 

Gabriè

Alla fine degli anni 90, Gabriele Sammartano, amico tra gli amici, mi consigliava caldamente di non appoggiare il culo a terra ma di sedermi su delle tegole. Sosteneva insomma che “la terra ti prende per il culo e questo non è divertente”. Aveva un modo di fare tutto suo Gabriele, era sempre allegro e spensierato e noi troppo stupidi per capire che non era affatto così.

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L'intelligenza delle bestie

Quando si ha a che fare con la parte più brutale di se stessi per molte ore al giorno, le permetti di sputarti addosso, di bruciarti la pelle e gli occhi, addirittura di assaggiarti come si assaggiano le torte, comodamente seduta al tavolino del tuo bar preferito. Dovrai combatterla ferocemente per strapparti di dosso la vergogna ed il ricordo della carne. Solo così otterrai una meritata domenica di festa.

Giusti

Gli empi si nascondono dietro ad una vita socialmente perfetta, piena di confort e banalità.Vivono in case sicure, si disperano per te perché sono disperati e si affannano ad educare perché sono ineducati, indicandoti orizzonti senza un cielo vero. Saranno vittime del loro stesso dio.

Lei

Il mio sguardo si posa su un romanzo e su un terreno pieno di rovi e di gelo, su una bottiglia, su un quadro. Tornano alla mente i ricordi di un'estate vestita di bianco, di spine che feriscono le dita e di cerchi d'acqua persi nel lago. Brillano le lettere che mai ti ho scritto che, come pedine in linea, ti lasciano andare via. Lei è andata via.

Il mio vecchio mondo

Nascosto dietro ad un mondo al contrario, su una scala in salita, la luce e il buio si incontrano, si abbracciano e si perdonano. Ho sempre vissuto lì e in quel castello diroccato trovo la pace come se il senno non mi fosse mai appartenuto. Foglie di un antico albero cadono ai miei piedi e scopro di poter volare in questa valle proibita.

Abbuccamo

Questo è un dolce, futuro addio.

 

foto di Benedetta Balloni
foto di Benedetta Balloni

Vertigini in mare aperto

Come un marinaio vibro e canto, brindo e suono, ballo e danzo, sorrido e rido. Aspetto che la tempesta mi porti giù col favore delle tenebre. È stato un lungo viaggio e sono stanco. Mille pensieri stanno per scomparire e “...e il naufragar m'è dolce in questo mare”.

Ogni giorno e io

Questa è la chiusura di un viaggio nella mente di un omicida, tra figure, facce, immagini dalla fantasia in briciole. E' il percorso di un potenziale “me” nascosto tra un meccanismo della mente e l'altro, tra un disegno della vita che brucia le mie mani e le arrampicate su parentesi per perdere i sensi.

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L'articolo Carmelo Pipitone, il ritratto del nostro lato oscuro di Simone Stefanini è apparso su Rockit.it il 2020-11-23 10:25:00

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