Descrizione

A due anni dalla pubblicazione dell’LP “Il Buio” e a un anno dall’uscita del 7’’ “Via dalla realtà”, Il Buio tornano con il loro primo e vero album intitolato L'OCEANO QUIETO.

Il disco, nato in due anni, anche se la maggior parte dei pezzi sono stati scritti nei tre mesi che hanno preceduto le registrazioni, raccoglie una serie di pensieri, storie ispirate da letture e da incontri stravaganti, storie di personaggi che rispecchiano ciò che vorremmo o non vorremmo essere, o semplicemente personaggi che racchiudono in loro stessi un determinato concetto sul quale, anziché sviluppare una riflessione, la band vicentina ha preferito creare la storia, l'esempio.

Ne “L’oceano quieto” il mutamento di prospettive, di cui si era avuto un assaggio nel singolo "Via dalla Realtà, 7" qui si compie nella sua interezza: gli orizzonti si ampliano, le storie si sovrappongono fino a comporre un puzzle, un flusso di pensieri da ricostruire. È un disco amaro, che racconta le memorie e le riflessioni dei personaggi che lo popolano e della band e dove si sviluppano anche il suono e la scrittura che vedono intrecciarsi i Fugazi e gli At The Drive In con Fabrizio De André.

“'L'oceano quieto' può essere inteso come un panorama apparentemente piatto da scrutare, un puzzle da comporre, un processo di pensieri da ricostruire – spiega la band - State leggendo le memorie e le riflessioni di qualcuno forse, potete fermarvi ad ammirare o a disprezzare il suo modo di leggere la realtà in cui vive e sé stesso, o potete tentare di capire perché questi pensieri lo tormentino in questo modo”.

"L'oceano quieto" uscirà l'1 marzo 2013, prodotto da Autunno Dischi (etichetta fondata e gestita dalla band stessa) e distribuito da To Lose La Track/Audioglobe. L’album è stato registrato all’Outside Inside Studio e vede Mojomatt Bordin dei Mojomatics al mixer mentre il missaggio è stato affidato a Maurizio Baggio all’Hate Studio ed il mastering a Carl Saff (Dinosaur Jr, Guided By Voices, Verse En Coma, John Fahey e molti altri) nel suo studio di Chicago.

L'album si avvale della collaborazione di Boitier, artista proveniente dalla street art che ha realizzato l'artwork del disco. Boitier spaziando tra pittura, collage e fotografia analogica, compone, scatta e stampa utilizzando tecniche tradizionali e strumenti classici, cercando di impiegare sostanze quanto più naturali possibile al fine di creare opere non riproducibili in serie. Nel disco le tecniche utilizzate sono la stampa da contatto, l'utilizzo di negativi multipli e fotografia istantanea resa nuovamente possibile grazie a Impossible Project.

COMMENTI (7)

Aggiungi un commento avvisami se ci sono nuovi messaggi in questa discussione Invia