Descrizione

L’album omonimo contiene dieci tracce scritte da Johnny Dalbasso e registrate, nelle pause tra le varie date in tutta Italia del lungo tour partito il febbraio del 2013, presso il Key-lab Studio di Giugliano di Napoli (NA) sotto la produzione artistica e tecnica di Giuseppe Fontanella (24 Grana). L’intento è stato quello di realizzare il disco di un onemanband senza però esasperare l’idea del “solo”, scegliendo di collaborare con numerosi artisti della scena musicale/teatrale napoletana e nazionale. Il risultato è un disco non di genere, che va dai ritmi cadenzati del punk/rock a pezzi più introspettivi e minimali.
Tracklist:
Settanta: se avessi vissuto l’età dell’oro del Rock cosa avresti fatto?
La Rivoluzione: Ogni rivoluzione che si rispetti è accompagnata da un nome o da un aggettivo
che la caratterizza e da persone che lottano. La rivoluzione “senza nome” non può essere
fatta altro che da gente senza un volto.
Riusciresti tu: Una divinità che non sbaglia, che sa cosa fare, la cui luce spesso è così forte da
non permettere agli altri di vedere come stanno esattamente le cose, o almeno a provarci con i
propri occhi.
Manna dal cielo: si racconta che sia caduta da qualche parte, a beneficio di pochi eletti,
per altri è una leggenda, un mito, un miracolo. Questa canzone parla di quella parte di mondo che
non ha bisogno di artifizi divini per vivere.
Spara: la vita dura solo una vita se non cerchi di lasciare una traccia di te, non per forza in una
generazione o nella “storia”, anche in una singola persona.
Lampi nel buio: ci sono strade parallele alle vie principali della città, senza luci di vetrine e senzarete di sicurezza. E’ la “città vecchia” di De Andrè, molto più metropolitana e noir, dove la
gente vive “a due passi dalla vita”, senza capire se riusciranno o vorranno uscirne fuori.
Sessolosapesse: sesso, tradimenti e anelli pesanti un quintale.
Il terzo re: le centurie parlano chiaro, il terzo Re è arrivato.
Maialini: Orwell. La fattoria degli animali. Piccoli “Maialini” crescono.
C.P.C.A: gli antipodi all’interno della vita di ognuno di noi. Noi, sbattuti da una parte all’altra, con
una speranza finale.

Credits

Credits:
Nando Cotugno: basso acustico in “Spara” - Antonella Cerbone: basso in ”Il terzo
Re” - Jonathan Maurano: batteria in “Maialini”, “Riusciresti tu”, “Lampi nel buio”, “Spara”,
“Manna dal cielo”, “Il terzo Re”, “’Settanta” - Marzia Stano aka “Una”: voce in “C.P.C.A.” -
Valentina Vacca: cori in “Sessolosapesse” e “Lampi nel buio” - Giuseppe Fontanella:
Chitarra solista in “Lampi nel buio”, Synth in “Spara”.

Bio:
Johnny DalBasso è una band creata da Johnny DalBasso in cui il chitarrista è
Johnny DalBasso, il cantante è Johnny DalBasso, il batterista è Johnny DalBasso,
l’armonicista è Johnny DalBasso… Non il trionfo del “fai da te” ma il miglior modo per
cominciare qualcosa… Dal basso. La cassa della batteria e il suo suono diventano il
centro del progetto, alternati dal suono in levare di un rullante a pedale, costruito
artigianalmente con materiali di scarto di una vecchia batteria. La chitarra utilizzata è una
Danelectro pro-1, costruita in MDF, quasi un giocattolo da spingere al limite. La camicia, la
cravatta, le bretelle, simbolo borghese per eccellenza, diventano invece la divisa del
popolo del lavoro che non c’è, le maniche rimboccate il simbolo della fatica e il sudore
durante il live, della verità.

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