Presa d'incoscienza

Presa d'incoscienza

Riccardo D'Avino

2018 - Cantautoriale, Rock, Pop

Descrizione

"Presa d'incoscienza" è il mio nuovo album, in uscita il 30 marzo 2018.
Il titolo è una vera e propria dichiarazione d'intento nei confronti della vita, della società e di ogni altra cosa.
Le sue canzoni hanno come tema centrale la consapevolezza della propria incoscienza e mediocrità (o coscienza e superiorità, a seconda di come la si vuole vedere), sia essa caratteriale, sociale, etica.
Non è un disco di protesta nei confronti di ciò che ho intorno. E' un disco di protesta (o di elogio) nei confronti di me stesso, perchè sono io l'artefice di tutto ciò che di "sbagliato" ho dentro, ma anche fuori di me.

In questo album, la mia incoscienza consapevole si incarna e muta in sei forme diverse.

La opener "Tutto nel mio nome", primo singolo estratto, parla di come siamo noi stessi gli artefici, anche indiretti, di tutto il male che abbiamo intorno e di cui spesso ci lamentiamo o indigniamo: le guerre, le ingiustizie sociali, lo sfruttamento di cose e persone.

"Inno alla noia" è una canzone che indica la noia come il principale collante di una relazione, elevandola ad un nuovo sentimento.
E' dedicata a tutte le coppie che si sentono a proprio agio nella loro monotonia, per paura di troncare una relazione comoda, anche se vuota, per non rimanere soli.

In "Ti aspetto" invece immagino l'amore verso una persona come una continua attesa, che può durare anche una vita intera. Si “aspetta” qualcuno perchè non lo si conoscerà mai abbastanza, perchè chi amiamo davvero avrà sempre qualcosa di nuovo da donarci, ogni giorno.

"Mediocre coscienza" è la mia stessa coscienza che mi parla, attraverso tutte quelle cose e persone che ci bombardano di adrenalina, bisogno di affermazione, voglia di strafare.
Mi dice che la mia vita serena e da persona onesta non è abbastanza e che dovrei scrollarmi di dosso tutta questa mediocrità, fare sempre il passo più lungo della gamba. Solo così potrò “salvarmi”.

"Uno di questi giorni" è una canzone in cui metto a nudo tutte le mie ansie, il mio senso di inadeguatezza, la mia paura di essere sempre troppo lento rispetto alla velocità del mondo. E' un brano in cui parlo di tante cose che vorrei fare o vivere, anche se non so bene quando.

Il disco si chiude con "Non dormi ancora", un brano scritto proprio una notte in cui, assalito dalle mie preoccupazioni, non riuscivo a dormire. La mia testa era in guerra con sé stessa. Non importava se il giorno dopo avrei avuto da fare o mi sarei dovuto alzare presto. Quella notte la mia anima si stava guardando allo specchio e si sentiva brutta. Non poteva certo permettersi di andare a riposare.
E' questa la canzone ideale per essere posta al fondo del disco, perchè è con essa che la “presa d'incoscienza” è definitivamente compiuta.

Credits

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