Descrizione

“Terra senza pioggia” è una ballata divisa in quattro quadretti, in cui uomini, donne, monumenti e personaggi letterari si intrecciano e si scontrano nell’attesa che la vita ritorni, che le nuvole bagnino il suolo. L’atmosfera musicale è orchestrata da pianoforti preparati, saxofoni e intrecci di chitarra, che riprendono temi musicali scomparsi come il ragtime. Questi scampoli musicali sembrano riemergere da un passato mai esistito, che appare improvvisamente in un suono volutamente invecchiato, coperto da una patina di polvere e dal suono dei graffi di una puntina. È il brano di presentazione di Scatola Nera e della loro archeologia musicale, presentata da un’overture che riecheggia lo swing e qualche fumosa sala da ballo, dove si insinua come uno spettro un profondo
suono di Moog

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