Pelican Milk South Enough 2001 - Rock, Psichedelia

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Dalla Crotalo Edizioni Musicali arriva nel mio lettore South Enough, cd realizzato da una band metà inglese e metà italiana che porta il nome di "Pelican Milk". Ascoltando il connubio artistico anglo-italiaco si resta soddifatti: il sound strizza l'occhio alla psichedelia e le atmosfere create ricordano talvolta l'approccio musicale malinconico e dilatato di Jeff Buckley; in tutto il disco le parti strumentali talvolta si allungano e diventano preponderanti, la voce infatti non è presente in tutti i brani, ma ciò non appesantisce affatto l'ascolto, anche quando il brano è totalmente strumentale e frutto di improvvisazioni (come avviene nella jazzata traccia 14). Il violino, conduce spesso il gioco e guida il brano dall'inizio alla fine: talvolta in primo piano, talvolta in secondo, ma sempre con un ruolo importante soprattutto per l'atmosfera, alla pari con le chitarre ritmiche e mai distorte.

Son contento che i Pelican Milk, pur essendo per metà inglesi, abbiano saltato a piè pari tutto ciò che brit-pop ...non che in inghilterra ci sia solo il brit-pop, per carità, ma in italia il genere ha attecchito molto e tranne rari casi i risultati sono spesso imbarazzanti. Così i Pelican Milk si posizionano tra rock d'autore e psichedelia, vagamente mi ricordano gli scozzesi Clannad (forse per alcuni cori), ma più spesso Jeff Buckley... i brani più interessanti sono "Rosita", "Feel so and so" e "After dinner at gabs".

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La recensione South Enough di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2001-03-12 00:00:00

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