Soyuz Soyuz 2009 - Rock, Alternativo

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Cazzo quanto mi manca riascoltare "Waiting Room" dei Fugazi. È da tanto che non lo faccio. Adesso parlo di questo disco e poi lo faccio.

Dico questo perchè i Soyuz sono una bellissima sorpresa fuoritempo. Tre giovani veneti che si svegliano al mattino e decidono di proporre un sano rock di stampo anni 90. E centrano perfettamente l'obiettivo. Hai presente quando ti fai prendere da quei frammenti di ritornelli che ti restano in testa tutto il giorno senza neanche chiederti perché percome? Ecco. Cinque tracce con ritornelli melodiosi, con un graffiante mood rock eppure perfettamente adeguate alle logiche casalinghe di una radiolina insolitamente piacevole.

Ritmi sfrontati e coinvolgenti, azzeccatissimi e sorprendentemente efficaci: come in "Around Me, Maybe". Più ascolto questo pezzo e più mi spingo a pensare a Morricone, quando afferma che i ritmi sono finiti. Perchè è vero! O no? Bah, sta di fatto che questa canzone è evidentemente capace di evocare un suono ed un effetto dannatamente già sentito. Eppure tutto è gestito come se fosse la prima volta. Perchè il lavoro di copia/incolla è presente anche in questi tre giovani ragazzi, ma la grazia e la voglia con cui deviano ogni citazione diretta è notevole. Potrei chiamare in causa gli Offspring più pop o i giri di basso dei Faith No More. Ma non lo faccio. Ecco, dico solo che sono sorprendentemente bravi. E sono sorprendentemente appassionati a quello che fanno, e lo fanno bene. Stop. Come ti dicevo: hai pesente quando ti fai prendere da quei frammenti di ritornelli che ti restano in testa tutto il giorno? Ecco.

E adesso "Waiting Room".

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La recensione Soyuz di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2010-03-04 00:00:00

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